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    Da Chiesa a Haaland: fate la top 11 degli assenti a Qatar 2022 VOTA IL SONDAGGIO

    TORINO – (e.e.) Un po’ per gioco, un po’ per logoramento italico. Facciamo la nostra lista dei migliori assenti al Mondiale di Qatar 2022. Una bella rosa da cui attingere per una Top 11 che sarebbe in grado di giocare per il titolo. Ci sono ovviamente gli azzurri campioni d’Europa, capaci nell’impresa di non qualificarsi dopo una prima parte del girone controllato benissimo (Svizzera con il pass, noi a casa dopo la sconfitta agli spareggi con la Macedonia del Nord, tanto per ricordarlo). Ci sono i norvegesi capitanati da Erving Haaland, super bomber vincitore anche del nostro Golden Boy, e dal centrocampista dell’Arsenal Martin Odegaard. Ci sono alcuni dei più forti portieri al mondo: Gigio Donnarumma, ovvio, ma anche il colchonero Jan Oblak, per non tralasciare il milanista Nike Maignan. Ci sono i padroni del centrocampo: dall’azzurro forte (Jorginho, Tonali, Barella) al tedesco campione di tutto, Tony Kroos che ha lasciato la Germania ma resta tra i big assoluti. In difesa, ci sono i big al centro, dove il totem resta Sergio Ramos; sulle fasce ci sono, tra gli altri, i napoletani Mario Rui e Giovanni De Lorenzo. In avanti la bagarre è totale: e se Haaland titolare non si discute, accanto a lui si può mettere Momo Salah con Federico Chiesa; oppure Victor Osimhen e Kvaratskhelia con lo sfortunato Christopher Nkunku. In panchina? No, Roberto Mancini non lo scegliamo. Ha il peccato originale della mancata qualificazione con un gruppo che doveva passare.

    La nostra selezione degli assenti al Mondiale Qatar 2022

    Schema 4-3-3

    Scegli gli 11 titolari

    PORTIERIMaignan (Francia)Donnarumma (Italia)Oblak (Slovenia)

    ESTERNIAlaba (Austria)Robertson (Scozia)Mario Rui (Portogallo)Chilwell (Inghilterra)Di Lorenzo (Italia)

    CENTRALISergio Ramos (Spagna)Skriniar (Slovacchia)Bastoni (Italia)Tomori (Inghilterra)Kimpembe (Francia)Bonucci (Italia)

    CENTROCAMPISTITonali (Italia)Kanté (Francia)Bennacer (Algeria)Jorginho (Italia)Szoboszlai (Ungheria)Barella (Italia)Odegaard (Norvegia)Kroos (Germania)Verratti (Italia)

    ATTACCANTIHaaland (Norvegia)Nkunku (Francia)Salah (Egitto)Osimhen (Nigeria)Reus (Germania)Diogo Jota (Portogallo)Chiesa (Italia)

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    Questa è la vera Juventus: sesta vittoria di fila e terzo posto in classifica

    TORINO – “Comincia ad assomigliare sempre più alla Juve di Allegri, anche se non lo è ancora”, avevamo scritto giovedì sera di quella che aveva vinto 1-0 a Verona: la capacità di interpretare la partita pazientando, soffrendo e colpendo il motivo della crescente somiglianza; le troppe occasioni comunque concesse ai gialloblù e una capacità limitata di colpire il motivo del distinguo. Ebbene, quella che ha inflitto alla Lazio la terza sconfitta del campionato, scavalcandola in classifica e riscavalcando l’Inter, è la Juve di Allegri. Non ancora quella che Allegri immaginava in estate, perché le mancano ancora uomini importanti, ma per spirito, mentalità, comprensione della partita è la Juve di Allegri in tutto e per tutto. Ha controllato la Lazio senza rischiare, pur concedendole il possesso, fino al quarto d’ora della ripresa (tiro di Luis Alberto) quando era già sul 2-0, grazie alla doppietta di Kean e a una incisività molto maggiore di quella vista a Verona.Guarda la galleryMoise dai gol pesanti: la Juve ritrova Kean il guerriero

    Forza sei

    La maturazione della squadra bianconera, evidente nelle ultime settimane in cui aveva inanellato cinque vittorie di fila in campionato senza subire gol e aveva perso, decimata, senza demeritare con il Paris Saint-Germain, si è compiuta alla fine di questa prima parte di stagione in cui la Juve e il suo tecnico avevano vissuto momenti durissimi. Compiuta si fa per dire, perché la squadra bianconera può e deve crescere ancora, ma ieri ha mostrato grande maturità tattica, tecnica e mentale: il resto lo faranno sopratutto gli uomini che rientreranno, ma intanto molti di quelli che sono stati in campo in questo periodo sono cresciuti enormemente. Da Kean che ha firmato la vittoria anche ieri con i primi due gol, a Fagioli e Locatelli sempre più autorevoli in mezzo al campo, fino a un Rabiot che ha stravinto il duello con Milinkovic Savic: con tanto di colpo del ko sottoforma del pallone rubato e trasformato nel lancio per l’1-0. Ma tutti meriterebbero di essere citati, compreso Szczesny che a lungo inoperoso ha sfoderato un paio di grandi interventi nel finale, salvando la striscia di partite senza subire gol, arrivata a sei.

    Milinkovic-Savic come Ronaldo: applausi dello Stadium

    Anno nuovo

    Un mare forza 6 dalle cui onde Allegri cercherà di farsi spingere alla ripresa del campionato, il 4 gennaio con la Cremonese, per provare a inseguire il Napoli e un’impresa epica. Nel frattempo potrà continuare a far maturare la sua Juve e a lavorare sulla condizione atletica (ovviamente solo dopo il Mondiale con chi andrà in Qatar) e soprattutto sulla prevenzione degli infortuni che l’hanno tartassata. E completare il recupero di tutti i suoi giocatori, a cominciare da Pogba. Intanto ieri Chiesa ha messo il suo primo graffio su questa stagione, con l’assist per il 3-0 di Milik. Una stagione ancora lunga, che la Juve ha mostrato di volersi e potersi ancora giocare.
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    Italia, Mancini chiama Chiesa, Fagioli e Miretti

    TORINO – Le prestazioni con la maglia Juventus sono state notate anche da Roberto Mancini. Il commissario tecnico infatti ha premiato con la convocazione in Nazionale i due giovani bianconeri Fagioli e Miretti, nel gruppo per le partite contro Albania e Austria, in programma rispettivamente mercoledì 16 e domenica 20 novembre. Una lista come sempre orientata verso la linea verde, che conterà pure il classe 2006 Simone Pafundi dell’Udinese, il più giovane della truppa. LEGGI TUTTO

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    Mbappé-Chiesa, dopo l’abbraccio la risposta: fuoriclasse anche sui social

    Juve-Psg è stata la partita del ritorno in campo di Federico Chiesa. Dal boato durante la lettura delle formazioni, al lungo applauso durante il cambio: i tifosi hanno aspettato questo momento per undici lunghi mesi. Nonostante i vari infortunati, Allegri può finalmente sorridere perché ha ritrovato l’esterno bianconero che contro i parigini ha messo minuti preziosi nelle gambe, soprattutto in vista della sfida di domenica contro l’Inter.

    Mbappé e il messaggio a Chiesa

    Dalla Juve ai compagni di squadra, tutti hanno partecipato al coro “Bentornato Federico”. A loro si è unito anche Mbappé: dopo il fischio finale, il fuoriclasse francese ha raggiunto Chiesa al centro del campo: i due si sono fermati a chiacchierare e hanno scambiato la maglia, prima di salutarsi con un lungo abbraccio. La foto è diventata subito virale, l’attaccante bianconero l’ha postata sui suoi social ed è stata ricondivisa anche da Mbappé che ha aggiunto un messaggio per Federico: “Welcome back”, con tanto di braccio muscoloso. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Psg, Chiesa in campo: Mbappé, abbraccio e scambio maglia

    Bentornato Federico Chiesa. A quasi dieci mesi dal terribile infortunio, era il 9 gennaio 2022, l’esterno bianconero è finalmente tornato in campo. Prima la convocazione a sorpresa, poi l’ingresso in campo: Allegri ha scelto di buttare nella mischia Chiesa, facendo esplodere di gioia i tifosi che lo hanno acclamato a gran voce durante la letture della formazione. Il recupero dell’esterno è una buona notizia per la Juve, sopratutto a fronte dei numerosi infortuni. Per Chiesa, i minuti contro il Psg sono fondamentali, anche in vista del big match contro l’Inter, in programma per domenica 6 novembre.Sullo stesso argomentoJuve-Psg, Allegri sorprende: Chiesa può entrare nella ripresaJuventus

    Chiesa e Mbappé, tra abbracci e scambio di maglia

    Dopo il fischio finale della sfida tra Juve e Psg, Mbappé ha raggiunto Chiesa al centro al campo: l’attaccante francese ha prima parlato con l’esterno bianconero e poi i due si sono scambiati un lungo abbraccio. Cenni d’intesa con un regalo finale: lo scambio della maglietta.

    Guarda la galleryChiesa e Mbappé: grande abbraccio nel finale di Juve-PsgIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Da Yildiz con la Juventus di Allegri all’amichevole per Chiesa: parla Montero

    TORINO – Dopo il passo falso di Bologna, la Juventus Primavera riparte con un netto 6-0 targato Kenan Yildiz. Soddisfatto il tecnico Paolo Montero che si gode il momento del talento turco, per molti già pronto per andare a giocarsi le sue occasioni con la Juve di Allegri: “Ci sono tanti ragazzi che possono continuare a crescere oltre a lui, ma se può fare il grande passo spetta ai dirigenti”. Si pensa dunque al futuro, un futuro che vede nei programmi di tutta la Juve il ritorno di Federico Chiesa. Per l’esterno bianconero si pensava ad un reinserimetno passando proprio dai più giovani, ma Montero annuncia: “Lui convocato con noi? Sono loro che convocano noi. Vedremo nei prossimi giorni, ci sarà un incontro anche con la Juventus Under 23 per capire chi è a disposizione o meno”.Guarda la galleryYildiz e Mbangula fanno volare la Juve di Montero
    Goleada Juve, Montero soddisfatto
    Analizza così la partita Montero: “I ragazzi hanno potuto riposare e si è visto, si arrivava da un periodo complicato per loro che sono giovani. Abbiamo lavorato bene, con tranquillità, cosa che è molto utile per lavorare sugli errori e migliorarsi; il risultato lo hanno visto tutti, questa è una squadra che sta facendo bene dall’inizio del campionato; oggi sono stati tutti molto bravi, anche coloro che giocano meno spesso”.
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    La Juve in Chiesa con cautela. Però Max scalpita: ne ha bisogno!

    TORINO – Tre giorni ancora, poi Federico Chiesa potrebbe tornare a cambiarsi nello spogliatoio dell’Allianz Stadium dopo più di 9 mesi. L’ultima volta lo aveva fatto il 6 gennaio, prima di Juventus-Napoli in cui proprio lui aveva pareggiato il vantaggio di Mertens, fissando il definitivo 1-1. Tre giorni dopo a Roma aveva servito l’assist per un altro 1-1, quello di Dybala contro i giallorossi (poi finì 4-3 per la Juve), quindi il legamento crociato del suo ginocchio sinistro si era rotto in un contrasto con Smalling. Operato il 23, l’azzurro ha poi cominciato il lungo viaggio della riabilitazione, con tanto di sosta imprevista e forzata a inizio agosto, quando il ginocchio operato si era gonfiato. Ripartito, a inizio ottobre si è riaffacciato in gruppo e ora gli restano gli ultimi step: tornare tra i convocati, tornare in campo per uno spezzone, tornare tra i titolari.
    Tre giorni di fuoco
    Il primo step, dunque, potrebbe arrivare venerdì sera contro l’Empoli. Forse anche il secondo, che Chiesa spera comunque di regalarsi nel giorno del suo 25° compleanno: il 25 ottobre, quando la Juve si giocherà al Da Luz di Lisbona contro il Benfica la possibilità di continuare a sperare di superare il girone di Champions. Decisivi, intanto, per la scelta di convocarlo o meno con l’Empoli saranno i tre giorni che mancano alla partita con i toscani. Martedì per gli uomini di Allegri è prevista una doppia seduta e non è escluso che l’allenamento pomeridiano possa consistere in un test in famiglia con la Under 19 di Paolo Montero, proprio per verificare le condizioni di Chiesa. E’ comunque ipotizzabile che, anche se intenzionato a non impiegarlo, Allegri possa convocarlo in ogni caso per venerdì sera, per fargli riassaporare il clima della partita.
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