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    Juve, Del Piero ricorda la Champions vinta nel 1996: la risposta di Ravanelli

    22 maggio 1996. Una data che i tifosi della Juve non dimenticheranno mai. Sì, perché quella sera, allo stadio Olimpico di Roma, i bianconeri di Marcello Lippi battevano ai calci di rigore l’Ajax di Van Gaal mettendo in bacheca la seconda, e fin qui ultima, Coppa dei Campioni/Champions League. Fu una serata magica per i tifosi della Vecchia Signora e a distanza di 26 anni le emozioni e i ricordi restano indelebili, sia per chi era sugli spalti o per chi seguì il match davanti al televisore, che, ancora di più, per chi era in campo.
    26 anni fa la Juve sul tetto d’Europa: il ricordo di Del Piero e la risposta di Ravanelli
    Alessandro Del Piero, che all’epoca non era ancora il capitano della Juve – la fascia di capitano era al braccio di Gianluca Vialli – ha ricordato quella serata fantastica con un post sui social nel quale si vedono lui e Fabrizio Ravanelli, autore di un gol rimasto nella storia della competizione nei minuti regolamentari, poi pareggiato da Litmanen verso la fine del primo tempo, con la coppa dalle grandi orecchie in mano. Istantanee di felicità di un tempo passato che rimarrà però impresso per sempre nella mente e nei cuori dei protagonisti e di chi quella serata c’era o se l’è sentita raccontare dai propri genitori o dai propri nonni. Immediata la risposta di Penna Bianca, che al post di Del Piero ha replicato con un cuore bianco e uno nero, il fuoco e la coppa, quella che nella Torino bianconera manca proprio dalla notte di Roma del 22 maggio 1996.  LEGGI TUTTO

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    Juve, Del Piero saluta Chiellini: “Sei un esempio per chi sogna questi colori”

    TORINO – “Hai dimostrato cosa vuol dire indossare la maglia della Juventus, ogni volta che sei sceso in campo. Per 17 lunghi anni”. Inizia così il messaggio di Alessandro Del Piero dedicato a Giorgio Chiellini, che ha annunciato il suo addio al club bianconero dopo la finale di Coppa Italia. L’ex capitano e numero 10 della Juve ha scritto un lungo post, condiviso tramite Instagram, per il difensore bianconero con cui ha giocato dal 2005 fino al 2012: “Un esempio per chiunque sogni questi colori. Da juventino e da compagno di squadra, dalla serie B allo Scudetto, grazie Giorgio! Ora goditi l’ultima allo Stadium perché sarà sicuramente speciale”. Guarda la galleryJuve-Inter: Vlahovic non molla, Chiellini addio da grande. Le pagelle bianconere LEGGI TUTTO

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    Spettacolo a Cantalupa, scendono in campo i… Del Piero

    TORINO – Ai piedi delle montagne, a Cantalupa, a un passo da Torino, la Juventus Academy di Los Angeles ha dato spettacolo e una famiglia in particolare ha regalato gioia e emozione ai fortunati presenti. Sì, perché con i colori bianconeri sono scesi in campo gli eredi di Alessandro Del Piero, in più piccoli. Tobias, il primogenito, era lì con papà e mamma Sonia, che ha ripreso e postato alcune fasi di gioco su Instagram. E allora, per Sasha e Dorotea Del Piero è stata una giornata indimenticabile, entrambi con la fascia al braccio, capitani come l’illustre genitore, per tutti i tifosi zebrati il Capitano. Come se la cavano? Bene. Dorotea è già una funambola, palla al piede: i ragazzi non riescono a fermarla, eh… LEGGI TUTTO

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    Del Piero per ora non torna alla Juve: nessuna rivoluzione in programma

    TORINO –  Per tutti quei tifosi della Juventus che in questi giorni hanno costruito castelli di carta sul futuro bianconero di Alessandro Del Piero, ritornato allo Stadium dieci anni dopo il suo addio e osannato dal pubblico come nel 2012, ci ha pensato l’amministratore delegato del club Maurizio Arrivabene a dissipare dubbi, domande, ipotesi e scenari. Con grande naturalezza, il dirigente ha spiegato la presenza dell’ex numero 10 bianconero allo stadio, sottolineando pure che l’omaggio della curva verso il campione non ha minimamente infastidito i vertici della società. Anzi. «Del Piero era a Torino con i ragazzi della sua Academy di Los Angeles, sono stati ospiti nostri alla partita, abbiamo ritenuto giusto e corretto dargli l’opportunità di salutare quello che è sempre stato il suo pubblico. Del Piero ha una storia nella Juventus, è un’icona della Juventus, era giusto che salutasse quello che era il suo pubblico. Niente di più e niente di meno». Insomma, si è trattato soltanto della celebrazione di una delle leggende bianconere, che ha approfittato del suo soggiorno a Torino con la famiglia per mostrare ai figli tutti i cimeli che lo vedono protagonista al JMuseum.Sullo stesso argomentoArrivabene: “Del Piero icona della Juve. Vlahovic? Grande giocatore”Juventus

    Juve, nessuna rivoluzione in programma

    I tifosi probabilmente continueranno a sognare un ritorno di Del Piero, ma al momento non sono in programma altre rivoluzioni societarie dopo quelle della scorsa estate, quando sono stati nominati un nuovo ad, un nuovo direttore sportivo ed è stato cambiato gran parte del Consiglio di Amministrazione. Il progetto triennale varato nel 2021 non può essere valutato dopo neppure una stagione e non saranno certo gli umori della piazza a condizionare le scelte prese a suo tempo dalla proprietà. E se a far discutere, accanto all’icona Del Piero, ci sono pure i tweet di Lapo Elkann, ieri il nipote dell’Avvocato è tornato a cinquettare nel suo ruolo di sempre, quello di tifoso che, prima di Juventus-Fiorentina, non ha voluto far mancare la sua carica alla squadra. 

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    Sullo stesso argomentoJuve, Del Piero sul ritorno allo Stadium: “Nessun secondo fine”Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, Del Piero sul ritorno allo Stadium: “Nessun secondo fine”

    TORINO – “Ritorno allo Stadium? È stato un momento fantastico a livello emotivo, è stato il momento di dieci anni che è difficilmente spiegabile. Quando si intersecano tante emozioni non è facile spiegarlo a parole”. Sono le parole di Alessandro Del Piero che ha parlato del suo ritorno all’Allianz Stadium in occasione di Juventus-Bologna ai microfoni di Sky. “Non era previsto – prosegue l’ex capitano bianconero -, non c’è stata nessuna preparazione ed è stato bello così. Si è creato un legame particolare tra me e il mondo Juventus, quando dico che voglio ringraziare non è retorica. Perché è passato così tanto tempo? Non c’è stata l’occasione prima per varie vicissitudini, mentre in questa settimana c’è stata l’opportunità di portare questi ragazzi a vedere la partita. La Juve mi ha chiesto di fare un saluto ai tifosi e sono stato ovviamente molto felice. Sono legatissimo allo stadio anche se ci ho giocato solo un anno”.
    Juve, un gol per tempo: è finale!
    “Nessun incontro segreto. Futuro? Non commento ipotesi che non ci sono”
    Del Piero ha poi parlato delle indiscrezioni su un suo possibile ritorno alla Juventus, commentate anche dall’ad Arrivabene nel pre-partita di Juventus-Fiorentina: “Maurizio Arrivabene ha espresso benissimo quella che era la mia visita. No, non c’era nessun secondo fine. Queste voci mi hanno sorpreso perché non c’è niente, nessun incontro segreto. Ho salutato Andrea, Pavel, tanti ex compagni e sono stato molto felice di farlo”. Infine su una possibile chiamata da parte della società bianconera: “In questo momento mi sembra proprio fuori luogo commentare una ipotesi che oggi non c’è. Il rapporto tra me e questi colori rimane fantastico a prescindere da quello che accadrà”.
    Guarda la galleryBernardeschi e Danilo gol, Fiorentina ko: Juve in finale di Coppa Italia LEGGI TUTTO

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    Lapo Elkann in barca con Bezos, mentre Allegri e la Juve…

    TORINO – «Stiamo poco allegri!!! Allegri….». E ancora: «Ps: gli uomini passano la Juve resta». «Un capitano è per sempre», riferito ad Alessandro Del Piero, di nuovo allo Stadium, a casa, accolto trionfalmente. Il tifoso Lapo Elkann è stato chiaro. La squadra bianconera non sta dando soddisfazioni. La partita pareggiata col Bologna è stata solo una delle tante, senza ribadire l’eliminazione dalla Champions ad opera del Villarreal. Il nipote dell’Avvocato – si apprende da Twitter – si è espresso mentre era al largo di Comporta, Setubal, in barca con la moglie portoghese Joana, Jeff Bezos e la compagna di origine messicana Lauren Sanchez. Lapo e Bezos, due che… contano. Bezos ama il calcio, si era parlato anche di un interesse per il Napoli… E comunque Amazon, il colosso creato dal miliardario americano, nel calcio adesso ci sta entrando eccome, e non solo con i diritti Champions. LEGGI TUTTO

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    Dal record di Del Piero all'eurogol di Llorente: la storia di Juve-Fiorentina in Coppa Italia

    TORINO – Come riportato dal sito ufficiale della Juventus, sono 5 i precedenti di Coppa Italia a Torino tra i bianconeri e la Fiorentina. Un confronto che vede la formazione toscana vincitrice nel primo e nell’ultimo scontro diretto (nel 1936 e nel 2015), cui si aggiungono in mezzo due vittorie juventine e un pareggio.
    1959, un passo importante verso la Coppa
    Nel 1959 i bianconeri e i toscani si giocano l’accesso alla semifinale in gara secca al Comunale. A prevalare sono i padroni di casa con il punteggio di 3-1. Per la Juve vanno in gol Stivanello, Charles e Nicolé. Quel successo contro la Fiorentina sarà un passo fondamentale per la vittoria del torneo, ottenuta contro l’Inter nell’ultimo atto.
    La vittoria della Coppa, nel segno di Charles
    Appena un anno dopo Juve e Fiorentina si contendono a San Siro la conquista della Coppa. I bianconeri, che si presentano a Milano con il tricolore sul petto, riescono a conquistare un altro successo dopo una gara combattuta. Gol del vantaggio di Charles, poi rimonta toscana con Montuori e Da Costa. Il gigante gallese realizza il pareggio e infine, nei tempi supplementari, arriva l’autogol di Orzan. Umberto Agnelli consegna il trofeo a Boniperti, il quarto della storia juventina sino a quel momento.
    Un pareggio fondamentale
    Nella stagione 1997-1998 il destino di Juve e Fiorentina si incrocia nuovamente, coi bianconeri che riescono a porre rimedio al doppio svantaggio patito in trasferta a Firenze. Al Delle Alpi basta un pareggio reti bianche per accedere al turno seguente. 
    Del Piero e il record di Boniperti
    Quello del 10 gennaio del 2006, oltre al desiderio di entrambe le squadre di vincere e proseguire il proprio percorso in Coppa, è un Juventus-Fiorentina che viene ricordato soprattutto per il record di Alex Del Piero. Il capitano bianconero infatti, segnando, avrebbe superato il numero di gol realizzati da Boniperti, l’uomo che l’ha portato in bianconero da giovanissimo. Appaiati a pari merito a quota 182 reti, il numero 10 riuscì ad andare ben oltre segnando addirittura una tripletta. Tre mesi dopo, ancora Del Piero firmò il tabellino marcatori anche in Juventus-Fiorentina di campionato.
    Llorente-Salah, sfida all’ultima giocata
    Stagione 2014-15: Fernando Llorente segna uno dei gol più belli della sua avventura bianconera, mentre per la Fiorentina c’è Salah che si dimostra imprendibile e firma anche una doppietta, per un successo poi totalmente vanificato dal ritorno, dove la squadra di Allegri si impone per 3-0. LEGGI TUTTO

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    Juve, il rammarico di Del Piero: “Se batteva l'Inter era in corsa per il titolo”

    “La prima cosa che noti se guardi la classifica è che se la Juventus fosse riuscita a battere l’Inter, ora sarebbe in mezzo a questa corsa affascinante per lo scudetto. Sarebbe stata lì con l’impeto di arrivare da dietro.” Alessandro Del Piero analizza la lotta per il titolo. L’ex capitano bianconero si rammarica per l’occasione persa dagli uomini di Allegri e indica l’Inter come squadra da battere. “Per quello che ha fatto vedere in campionato è la favorita – ha dichiarato a Sky Sport – è uscita a testa alta dalla Champions League vincendo in casa del Liverpool. Ha creato tantissimo: Dzeko come gol e assist ha segnato probabilmente quanto Lukaku. Non è un caso che i numeri descrivano la superiorità dei nerazzurri: come rosa è quella più equilibrata di tutte, soprattutto con la panchina che ha rispetto ad altre squadre. Hanno vinto l’anno scorso e certi giocatori hanno già vissuto alcune dinamiche, per cui sanno dove pescare la cosa giusta. Questo è il vantaggio nel finale di stagione”.

    “Il Napoli non regge la pressione”

    Un’esperienza che, secondo Del Piero, manca al Napoli: “Gioca il calcio più bello e spettacolare, ma non sa reggere la pressione. In questa Serie A c’è stata un’alternanza continua, senza un vero e proprio dominatore. Appena arrivi lì sopra e sembra che puoi comandare la classifica, ecco che giungono i brividi ed inizi a tremare, perché essere favoriti sulle altre ti crea pressione, tensione e responsabilità, e non la reggi. Pensiamo ad esempio al Napoli, che ha offerto il gioco più bello e spettacolare, ha fatto vittorie incredibili, è arrivato lì lì e, poi, è sempre crollato, soprattutto in casa. E’ assurdo”. LEGGI TUTTO