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    Fagioli: “Pronto per tornare alla Juve. Ogni tanto chatto con Ronaldo”

    Un passo indietro per compierne due in avanti. La prima parte della missione di Nicolò Fagioli, 21enne centrocampista della Juventus in prestito alla Cremonese, si è chiusa in trionfo, con la promozione diretta in Serie A. […]

    Se chiude gli occhi e rivive la cavalcata con la Cremonese, qual è la prima immagine che le torna in mente?

    «Il gol a Buffon. Gigi è anche una gran persona: a fine partita mi ha fatto i complimenti».

    Il primo ex compagno della Juventus che le ha fatto i complimenti per la promozione in Serie A?

     «I primi sono stati Chiesa e Morata. Con Alvaro e la sua famiglia ho un ottimo rapporto dallo scorso anno».

    Morata, quando lei lasciò Torino per trasferirsi a Cremona, le disse: «Ci rivediamo alla Juve». Si sente pronto?

    «Sì. Il mio sogno resta quello, ma non conosco il futuro e nemmeno quello di Alvaro. Adesso mi godo questa vittoria, poi ci sarà tempo per parlare con i dirigenti della Juventus e i miei agenti».

    Sullo stesso argomentoCremonese, Fagioli “sapeva” già della promozione in A. E Pirlo e Chiesa approvano…Juventus

    Chi è il suo modello?

     «Modric».

    […]

    Si trovasse a cena con Modric?

     «Gli chiederei come fa ad avere ancora una fame così».

    Beh, lei che ha visto da vicino Cristiano Ronaldo non dovrebbe essere troppo stupito…

    «In effetti Cristiano aveva uno spirito unico. Ogni tanto gli scrivo ancora e lui mi risponde sempre».

    Si parla tanto di rinforzi a centrocampo per la Juventus: e se diventasse lei il Modric bianconero?

    «Quello è il mio sogno, vedremo cosa succederà».

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    Miretti e Fagioli, X Factor Juve

    TORINO – Alla fine i famosi rinforzi per il centrocampo la Juventus potrebbe averli già in casa. Il futuro è di Fabio Miretti e Nicolò Fagioli, entrambi cresciuti nel vivaio fin da bambini. Uno è esploso nelle ultime settimane in bianconero e l’altro ha appena trascinato la Cremonese in Serie A. Il 18enne piemontese, titolare nelle ultime due partite (Venezia e Genoa), è in continua ascesa, tanto da potersi candidare per un posto da titolare nella finale di Coppa Italia di mercoledì contro l’Inter. Mentre il 21enne piacentino ha confermato in Serie B quanto di buono si dice da anni sul suo conto alla Continassa: 33 presenze, 7 assist e 3 gol con i grigiorossi. E soprattutto obiettivo raggiunto al primo colpo (cioè la Serie A), che per uno che ambisce alla Juventus è tutto tranne che un dettaglio.Guarda la galleryGenoa-Juve 2-1, le pagelle: Vlahovic imbavagliato, lampi di Miretti

    Fagioli e Miretti, i pupilli di Allegri

    Pensarli assieme nella mediana del futuro è tutto tranne che fantacalcio. Sono diversi (Miretti più mezzala; Fagioli più regista), ma sembrano avere il talento e lo spessore per vivere tutta la carriera nella squadra che li ha lanciati e per la quale tifano fin da bambini. Massimiliano Allegri lodava Fagioli già nel 2019, durante l’ultimo anno della sua prima esperienza juventina, e nell’ultima settimana non ha risparmiato attestati di stima a Miretti. «Sono ragazzi che sanno giocare a calcio», ha spiegato in momenti diversi l’allenatore. Sul fatto che siano pupilli del “Conte Max” non ci sono dubbi.  

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    Juve, Fagioli: “Under 23 importante, ti permette di crescere nel club”

    FIRENZE – “Rispetto alla gara pareggiata venerdì scorso, contro la Bosnia pensiamo che sarà ancora più difficile perché hanno la stessa intensità del Montenegro quando pressano ma penso anche che abbiano più qualità, quindi sicuramente sarà più difficile ma se noi la interpretiamo nel modo giusto ci togliamo la soddisfazione di vincere”. Con queste parole, Nicolò Fagioli, centrocampista della Juve attualmente in prestito alla Cremonese, ha parlato della sfida tra l’Italia Under 21 e la Bosnia che si giocherà martedì a Trieste. “Ci dispiace per il pareggio rimediato contro il Montenegro perché pensavamo che facessimo una partita diversa”, ha aggiunto Fagioli.
    Fagioli: “All’estero i giovani giocano di più”
    “Vedo che in Spagna, forse in Inghilterra un po’ meno, ma anche in Germania e Francia, i giovani giocano di più rispetto all’Italia”, ha sottolineato Fagioli. “Sicuramente qui quando un giovane gioca e poi magari nei top club sbaglia una partita o due, si critica subito il giocatore, si dice che non è pronto e che magari deve andare a fare prima un’esperienza fuori, e quindi anche per l’allenatore è difficile farlo giocare con continuità. Non ha tutti i torti mister Nicolato a dire che nei principali campionati in Italia si fa fatica a dare fiducia ai giovani “perché anche noi lo sentiamo e lo vediamo. Quando vediamo gli altri giovani giocare nel Real Madrid o nel Barcellona dispiace che in Italia non succeda lo stesso. Speriamo che con il tempo cambino le cose, me lo auguro”.
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    “Dobbiamo guardare a noi stessi”
    Sulla gara di qualificazione a Euro 2023 contro la Bosnia, Fagioli ha pochi dubbi: “Le difficoltà maggiori della gara in programma martedì prossimo a Trieste contro la Bosnia ce le possiamo creare solo noi, così come è successo contro il Montenegro, perché a livello di qualità pensiamo di essere una delle migliori squadre. Dobbiamo più guardare a noi stessi e capire cosa che non è andato nella partita contro il Montenegro, e se cambiamo atteggiamento penso che non ci saranno problemi”.
    Fagioli: “Ci è dispiaciuto per la Nazionale”
    “Il campo anche per il Montenegro era brutto, quindi non è una scusa da trovare. Abbiamo interpretato male la partita e dobbiamo affrontare la Bosnia con un atteggiamento totalmente diverso”, ha detto il classe 2001 nativo di Piacenza, che dopo ha raccontato anche della sua delusione per la mancata qualificazione della Nazionale maggiore a Qatar 2022: “Ci è dispiaciuto perché per noi vedere un Mondiale in tv è sempre qualcosa di bellissimo. A livello personale poi mi riunisco con gli amici e la famiglia”. Ora siamo concentrati su quello che dobbiamo fare con l’Under 21, poi salendo di età speriamo di arrivare il più possibile di questa squadra in Nazionale A”.
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    Gli obiettivi di Fagioli, tra Cremonese e Nazionale
    Fagioli ha parlato anche dei suoi obiettivi da qui a fine stagione, non nascondendo la speranza di ottenere sia la promozione in serie A con la Cremonese che la qualificazione con l’Under 21 azzurra agli Europei di categoria: “Con la Cremonese la promozione in serie A non sarà facile, anzi, sarà una guerra fino alla fine con tutte le altre-ha concluso Fagioli-. Mentre qua anche se vinciamo la prossima partita penso che non saremmo già qualificati in anticipo, quindi ce la giocheremo martedì e poi nell’ultimo turno con Svezia, Lussemburgo ed Irlanda”. Proprio Fagioli si è però detto soddisfatto del percorso di crescita lui intrapreso: “Il progetto che ha con l’Under 23 la Juventus è importante perché quando esci dalla ‘Primavera’ o sei un fenomeno o è difficile che un giocatore sia subito pronto”, ha puntualizzato. “L’Under 23 ti aiuta perché ti permette di rimanere nel club, fai già un campionato di adulti, e quindi migliori. Inoltre per me andare alla Cremonese è stato importante quest’anno, sono felice della scelta che ho fatto. Giocare alla Juve è troppo importante per un giovane ma è anche molto difficile. A livello personale mi sono adattato quest’anno subito al campionato di serie B e penso di star facendo una buona stagione anche se posso fare meglio, non essendo neanche finito il campionato, e ci stiamo giocando qualcosa di importantissimo sia per me che per la società. La Cremonese inoltre ha avuto il merito di volermi prendere negli ultimi giorni di mercato, ed ha merito anche mister Fabio Pecchia che conoscevo già dai tempi dell’Under 23 della Juve”.

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    Fagioli, che decollo: la Juve lo aspetta

    TORINO – Pupillo di Massimiliano Allegri, nelle ultime due stagioni si è allenato e ha giocato insieme con Cristiano Ronaldo e Gigi Buffon. Adesso che Nicolò Fagioli si sta facendo le ossa in prestito nella Cremonese, in Serie B, può mettere in mostra le sue qualità e gli insegnamenti della scuola bianconera. Lontano da Torino, è uno dei pochi juventini – la proprietà del suo cartellino è saldamente nella mani del club bianconero – che vince, convincendo. Domenica sera, mentre la Juventus pareggiava contro il Milan, Fagioli segnava il suo primo gol in Serie B, nella partita del debutto da titolare, si procurava un rigore e andava a vincere in casa del Parma. Non male per il ventenne centrocampista capace di battere un mostro sacro come Buffon – il quale, a sua volta, non si smentisce parando il rigore a Di Carmine, anche se non è bastato per scongiurare la sconfitta. «Gigi l’ho avuto come compagno per due anni, è stato stupendo allenarsi con lui perché ti riempie di consigli: è il numero uno e l’idolo di tutti», il commento post partita di Fagioli, che si gode il momento di gloria esternando la sua felicità sui social. «Una grande vittoria di gruppo contro una grandissima squadra. Molto contento per il primo gol in serie B e per la prestazione di tutta la squadra!».Tuttosport League “Torneo a Gironi”, crea la tua squadra ora LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Fagioli: “Farò come Morata, il sogno è tornare”

    Il numero è quello di Andrea Pirlo, il 21. E proprio come fece il maestro da  giocatore, anche Nicolò Fagioli ha deciso di fare un passo indietro con l’obiettivo di compierne due in avanti in futuro. Ieri per il talento classe 2001 di  proprietà della Juventus  è iniziata ufficialmente  l’avventura in prestito alla Cremonese (Serie B). Un  club dove il 20enne centrocampista di Piacenza aveva giocato tra gli 11 e i 14  anni: per lui si era rivelato il trampolino per lo sbarco nel settore giovanile bianconero. In un certo senso, è un po’ come se Fagioli tentasse il bis: una grande stagione a Cremona sarebbe il  modo migliore per tornare alla Juventus dalla porta principale. «Ma non mi sento di aver fatto un passo indietro venendo alla Cremonese – racconta Fagioli a  Tuttosport a margine della presentazione ufficiale  -. A Torino ho debuttato in  Serie A, contro il Crotone,  però con la maglia della Juventus ho giocato soprattutto in Serie C, con l’Under 23. Proprio per questo  la Serie B con un club fantastico come la Cremonese mi sembra un gradino superiore per continuare  a crescere. Castrovilli, ad esempio, è stato qui a Cremona in prestito e nel giro di poco tempo ha conquistato la Nazionale. Il Mondiale? È il sogno di tutti giocarne almeno uno, ma al  momento non ci penso e mi godo l’Under 21»

    Allegri parlava benissimo di lei già nel 2018. Come mai ha lasciato la Juventus, seppur in prestito, proprio nell’anno del ritorno dell’allenatore livornese in bianconero?

    «Perché alla mia età è importante  giocare e  fare  esperienza. Non ci sono rimasto male. Siamo tutti convinti – il mister, la dirigenza e io – che mi servisse una avventura del genere.  Alla Juventus, con i campioni che ci sono, sarebbe stata dura trovare spazio. Non sarà semplice nemmeno qui, ma farò di tutto  per conquistarmi il posto».

    […]

    Ha salutato gli ex compagni della Juventus con un arrivederci?

    «Non c’è stato molto tempo per i saluti. Sono andato via dopo la partita con l’Empoli e quella sera erano tutti arrabbiati per la sconfitta. Il più caloroso è stato Morata. Alvaro mi ha portato a cena con lui. È sempre gentilissimo, abbiamo un ottimo rapporto».

    […]

    E di Cristiano Ronaldo, lei che fa parte della generazione Messi-CR7, cosa non dimenticherà mai?

    «Mi ha fatto l’in bocca al  lupo anche lui. Cristiano non è un ragazzo di molte parole, ama molto di più i fatti. Non a caso segna sempre. In allenamento mi ha colpito tutto di Ronaldo, del resto non lo scopro certo io che è un fenomeno… Ma il tiro e l’abilità  in area, dove è micidiale, visti da vicino sono ancora più impressionanti».

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    Andrea D’Amico: “Fagioli ricorda Del Piero. Starà alla Juve quanto Alex”

    Da Alessandro Del Piero a Nicolò Fagioli, con in mezzo Sebastian Giovinco. Dietro all’esplosione di questi talenti italiani di generazioni diverse ci sono sempre l’agente Andrea D’Amico, il fratello Alessandro e ovviamente la famiglia Pasqualin. L’ultimo diamante è il 20enne juventino, fresco di debutto in Serie A contro il Crotone.

    Buongiorno Andrea D’Amico. Dopo la presenza in Coppa Italia contro la Spal, ecco l’esordio in campionato di Fagioli. Sensazioni?«Il debutto in Serie A dell’altra sera è stato un momento importante per Nicolò. Siamo tutti contenti perché abbiamo avuto fiducia nel progetto della Juventus e il club è stato perfetto».
    Cioè?«I dirigenti bianconeri, già da qualche anno, avevano le idee chiarissime sul percorso da far svolgere a Nicolò. L’idea era quella di inserirlo gradualmente in prima squadra e così è stato: dagli allenamenti con Cristiano Ronaldo e gli altri campioni, all’esordio in Coppa Italia fino all’ingresso contro il Crotone dell’altra sera. La Juventus aveva le idee chiare e noi, la famiglia e il ragazzo abbiamo condiviso con la società ogni passo».
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