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    I tifosi della Roma contro Ibrahimovic: “Sei uno zingaro”

    Zlatan Ibrahimovic provoca, la tifoseria della Roma reagisce. Nel peggiore dei modi. Dopo l’1-0 firmato su punizione, il centravanti svedese si è rivolto alla Curva Sud con un gesto che voleva dire come i fischi lo carichino ancora di più. I tifosi hanno replicato prima fischiando il numero 11 rossonero e poi con il coro “Sei uno zingaro”. Parte dello stadio ha provato a coprirlo con dei fischi, mentre Zlatan ha fatto finta di niente continuando a giocare. Lo stesso è successo anche nel secondo tempo in occasione del gol annullato e alla sostituzione di Ibra con Giroud. LEGGI TUTTO

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    Milan, vetta col brivido: 4-2 a Bologna e sorpasso sul Napoli

    BOLOGNA – Dopo le amarezze della Champions League torna a sorridere in campionato il Milan che passa a Bologna in una gara dai due volti, in cui rischia di vanificare un vantaggio di due reti e di due uomini. Rimontato dai rossoblù, il ‘Diavolo’ riesce comunque a spuntarla nel finale (2-4) e a portarsi momentaneamente in vetta alla classifica, a +1 sul Napoli di Spalletti che sarà impegnato in posticipo sul campo della Roma. Non sono bastate le tantissime assenze rossonere e una prova di grande carattere per consentire ai rossoblù di frenare il cammino di Ibra e compagni, ancora imbattuti dopo nove giornate e alla quinta vittoria consecutiva.
    Bologna-Milan 2-4: statistiche e tabellino
    Le ‘mosse’ dei tecnici
    Nel ‘Diavolo’ turnover consistente di Pioli che opta per Castillejo nel trio a supporto di Ibrahimovic (completato da Krunic e Leao), mentre in difesa Kjaer viene preferito a Romagnoli e in mediana c’è Tonali al posto di Kessie (ai box insieme agli infortunati Maignan, Florenzi, Messias, Rebic ma anche a Theo Hernandez e Brahim Diaz, positivi al Covid). Sull’altro fronte l’ex rossonero Mihajlovic conferma dieci undicesimi della squadra che ha pareggiato contro l’Udinese: l’unica novità è rappresentata dal ritorno di Medel al centro della difesa a tre, mentre in attacco il tecnico serbo dà continuità a Soriano e Barrow alle spalle di Arnautovic.
    Serie A, la classifica
    Monologo rossnero nel primo tempo
    Avvio di match equilibrato e la prima vera occasione arriva su un calcio da fermo per il Bologna: sul cross teso di Svanberg il portiere rossonero Tatarusanu non riesce a intervenire e Arnautovic sfiora il palo di testa (13′). È la ‘miccia’ che accende il match, il cui equilibrio si spezza tre minuti dopo con il vantaggio del Milan: Ibrahimovic innesca Leao che di sinistro beffa Skorupski con la decisiva deviazione di Medel (16′). I padroni di casa accusano il colpo e poco dopo, su un lancio di Kjaer, si fanno infilare da Krunic che viene steso al limite da Soumaoro: per l’arbitro era una chiara occasione da gol e arriva il rosso per il difensore francese, che al 21′ lascia così in dieci i suoi. Mihajlovic sorride amaro davanti alla sua panchina e arretra i due esterni per ridisegnare la squadra con un 4-3-2, ma il ‘Diavolo’ resta alto palleggiando e prova a pungere di nuovo con Ibrahimovic, che di testa in mischia non riesce a dare però forza alla conclusione (27′). La potenza giusta ce la mette invece capitan Calabria, che al 35′ scaraventa in rete con un destro dal limite la palla del raddoppio. A ‘rovinare’ il primo tempo rossonero solo il problema muscolare di Castillejo, costretto a restare negli spogliatoi per lasciare il posto a Saelemaekers come fa anche l’ammonito Tonali, sostituito da Bakayoko.
    Guarda la galleryBologna-Milan, fa tutto Ibrahimovic: assist, autorete e gol
    I rossoblù sfiorano l’impresa, ko solo nel finale
    Nessuna novità invece nel Bologna che entra però in campo più determinato e riapre inaspettatamente il match al 49′: angolo calciato da Barrow e autorete di Ibrahimovic, che di testa insacca nella propria porta. E ancor più inaspettato è il gol del pareggio che arriva subito dopo: ‘numero’ di Arnautovic a liberare Soriano e assist per Barrow, che fa 2-2 a tu per tu con Tatarusanu (52′). Gli emiliani sono di nuovo in corsa ma al 58′ perdono un altro pezzo: rosso a Soriano per un brutto intervento su Ballo-Touré, con Pioli che decide allora di dare ancora più peso all’attacco, con Giroud dentro al posto di Krunic. La risposta di Mihajlovic è un triplo cambio: dentro Schouten, Binks e Dijks per Dominguez, Barrow e Hickey con Arnautovic che resta così l’unico riferimento offensivo di un 4-3-1 con cui i padroni di casa riescono comunque a imbrigliare il Milan. E quando Giroud stacca bene di testa ci pensa Skorupski (76′) a salvare un Bologna che in doppia inferiorità numerica riesce persino a spaventare Tatarusanu, decisivo al 78′ nello sbarrare la strada ad Arnautovic e poi attento sul colpo di testa di Theate. Il ‘Dall’Ara’ inizia a credere che l’impresa sia possibile ma a gelare i tifosi rossoblù arriva lo splendido sinistro al volo di Bennacer, che all’84’ firma il 3-2 seguito poi dal poker di Ibrahimovic al 90′. Finisce così 4-2 per un Milan che, pur a fatica, si porta così momentaneamente al comando della Serie A a +1 sul Napoli.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Milan, Ibrahimovic crede nella qualificazione: “Non è ancora finita”

    PORTO (PORTOGALLO) – “Contro il Porto abbiamo giocato la nostra peggiore partita in Champions League. Non meritavamo di pareggiare, ma resto ancora fiducioso”. Zlatan Ibrahimovic è molto duro dopo la sconfitta del Milan sul campo del Porto. Lo svedese non cerca alibi e non si aggrappa alle assenze. “Mancano tanti giocatori, ma questo fa parte del calcio. Io sono appena tornato e sono contento di giocare – ha detto ai microfoni di Mediaset – mi servono più minuti per ritrovare il ritmo. Più gioco più il ritmo torna. Anche per Bakayoko era la prima partita, ma non voglio trovare scuse e nella prossima partita dobbiamo fare meglio”.
    Ibrahimovic: “Dobbiamo crederci”
    Il Milan è ancora fermo a zero punti dopo le prime tre giornate. “Per tanti in questa squadra è la prima volta in Champions, devono crescere e imparare. Le gare in Champions portano esperienza in campionato”. Per l’attaccante svedese il cammino è ancora lungo, nonostante il ritardo in classifica. “Mancano tre partite, lo scorso anno abbiamo lottato per questa Champions e finché ci sarà la possibilità lotteremo. Purtroppo oggi abbiamo perso, ma resto fiducioso. Ci crediamo ancora”.
    Guarda la galleryMilan battuto dal Porto: segna Luis Diaz, Champions in salita LEGGI TUTTO

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    Milan, Ibrahimovic torna in gruppo: convocato per il Verona?

    Zlatan Ibrahimovic è finalmente tornato e fa felici Stefano Pioli e tutti i tifosi rossoneri. Il gigante svedese ha svolto l’intera seduta di allenamento odierna in gruppo con la squadra, così come Calabria e Krunic. Salgono dunque le speranze di vederlo nella lista dei convocati per la sfida di San Siro contro il Verona, in programma sabato alle 20:45. Il problema al tendine d’Achille, che lo ha tenuto lontano dai campi dal match con la Lazio in poi, sembra essere ormai alle spalle. In casa Milan, però, si continuano a fare i conti con le emergenze: negli ultimi giorni sono arrivati il nuovo ko di Messias, l’intervento di Maignan al polso e la positività al Covid di Theo Hernandez.Guarda la galleryIbrahimovic festeggia 40 anni: la super festa a MilanoTuttoSport.fun, gioca gratis, fai il tuo pronostico e vinci! LEGGI TUTTO

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    Paola Ferrari: “Ibra è affascinante. Mourinho? Lo lascio alla Parietti”

    “Stasera ci sarà anche Adani, sono felicissima anche se l’ho scoperto solo ieri pomeriggio. Mi piace, spero si presenti elegante e all’altezza della Nazionale”. Paola Ferrari, giornalista e conduttrice tv, ha presentato la semifinale di Nations League tra Italia e Spagna (in programma questa sera allo stadio Giuseppe Meazza di Milano) ai microfoni di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. Con lei in studio ci sarà Luca Toni: “È talmente alto che gli faccio abbassare lo sgabello di due tacche, sennò sembro bassissima… Se lascerò la Rai dopo i Mondiali in Qatar? È molto probabile, bisogna cambiare, vedremo cosa accadrà. Voglio essere la Tokyo (della serie ‘La Casa di Carta’, ndr) della Rai anche a 61 anni”.
    Paola Ferrari su Diletta Leotta, Ibrahimovic, Mourinho e Alba Parietti
    “Oggi è il mio compleanno e vorrei festeggiare indossando il vestitino di plastica indossato da Diletta Leotta al suo compleanno, da Jessica Rabbit. Le stava benissimo anche se l’immagine di Jessica Rabbit è stata abolita anche negli Stati Uniti per l’immagine che dà della donna… Dazn? La vedo come tutti gli altri, col ‘circoletto’ che gira, ma ci si abitua. Secondo me dovrebbe fare una bella trasmissione generalista. Chi è più affascinante tra Mourinho e Ibrahimovic? Io dico tutta la vita il secondo, Mou lo lascio alla mia amica Alba Parietti…”, conclude con una battuta Paola Ferrari.
    Guarda la galleryDiletta Leotta, festa da sogno per i suoi 30 anni LEGGI TUTTO

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    L'Atalanta ospita il Milan, possibile il Multigol 2-3

    Il posticipo della 7ª giornata di Serie A prevede la sfida tra l’Atalanta e il Milan. Entrambe le squadre, nonostante le numerose assenze (Gosens da una parte e Ibrahimovic dall’altra), proveranno a vincere l’incontro per far felici i propri tifosi.
    Equilibrio in campo al “Gewiss Stadium”
    Sbilanciarsi su una partita del genere è sempre complicato. L’Atalanta arriva al big match con il Milan con 11 punti in classifica. Il club bergamasco dopo aver “tentennato” un po’ nelle prime giornate (4 punti in 3 partite) è riuscito a risollevarsi in classifica grazie al doppio successo su Salernitana e Sassuolo e al pareggio ottenuto sul campo dell’Inter. Certo non è la “Dea” spumeggiante della passata stagione (8 reti segnate in 6 partite) ma con i giocatori che ha in rosa può creare qualche grattacapo alla difesa rossonera. Il Milan, secondo in classifica, è ancora imbattuto. Il “Diavolo” nelle prime tre trasferte di campionato ha fatto registrare 2 vittorie e 1 pareggio con 4 gol segnati e 2 subiti. L’Atalanta viaggia a una media di 1,33 gol realizzati a partita mentre la media del Milan è pari a 2. Entrambe le squadre possono andare a segno e matematicamente parlando l’incontro può concludersi con 2 o 3 reti al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    I convocati di Pioli per Milan-Venezia: ancora out Giroud e Ibra

    MILANO – Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha convocato 21 giocatori per il match casalingo di domani sera contro il Venezia. Non fanno parte della lista diramata dal tecnico rossonero Giroud, Ibrahimovic, Messias, Kjaer, Calabria, Bakayoko e Krunic: sette indisponibili per quella che è una vera e propria emergenza.
    Milan-Venezia, i convocati di Pioli
    Portieri: Jungdal, Maignan, Tatarusanu. Difensori: Ballo-Touré, Conti, Florenzi, Gabbia, Hernandez, Kalulu, Romagnoli, Tomori. Centrocampisti: Bennacer, Castillejo, Diaz, Kessié, Saelemaekers, Tonali. Attaccanti: Leao, Maldini, Pellegri, Rebic.
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    Ibrahimovic: “La testa c’è, il fisico non sempre. Non sono Superman”

    Ancora alle prese con un’infiammazione al tendine d’Achille, ma con tantissima voglia di essere presente al big match di domenica sera, quando l’Allianz sarà il teatro di Juve-Milan. “Vado avanti un giorno per volta, ho un piccolo problema al tendine – ha dichiarato Zlatan Ibrahimovic nel corso della presentazione dei risultati di “Mind the gum”, l’integratore sotto forma di chewing gum di cui è testimonial e socio – Non voglio rischiare, non voglio saltare tante partite come l’anno scorso quando ho fatto dentro e fuori dal campo. Non voglio sbagliare, ascolto il mio fisico senza pensare di essere Superman. Il mio problema è che lavoro troppo, perché mi piace soffrire”.
    Juve-Milan, per Ibrahimovic condizioni da valutare
    Ibra: “La testa c’è, il fisico non sempre”
    “Con l’esperienza e gli anni passati a giocare ho capito che la testa è molto importante. La testa c’è, il fisico non mi segue sempre. Quando la testa è più forte del fisico non sempre vanno d’accordo, ma ci proviamo”, ha aggiunto l’attaccante rossonero che è tornato sulla sconfitta incassata ieri dai suoi compagni ad Anfield. “Il segreto è capire cosa fare per arrivare al top e restarci. Ora dobbiamo sacrificarci per farlo, la qualità c’è. Ieri era la prima volta in Champions per tanti compagni, ora hanno capito cosa devono fare. Non dico che siamo arrivati secondi grazie a me, ma i miei compagni hanno capito cosa serve per arrivare dove siamo arrivati l’anno scorso. Manca qualcosa per arrivare primi e la squadra lo sa, lavorano ogni giorno per migliorare, hanno fame, anche i nuovi hanno capito la mentalità della squadra”. Con la Lazio Kessie ha fallito un calcio di rigore e Ibra ha commentato così: “Chiederò di batterli io”. Infine una battuta sulla Superlega: “Cosa ne penso? La prima domanda doveva essere fatta a noi calciatori, quindi chi l’ha inventata ha già sbagliato a non chiederci un parere, siamo noi giocatori che dobbiamo scendere in campo”.
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