consigliato per te

  • in

    Vlasic primo granata ai Mondiali

    Sarà Nikola Vlasic il primo granata a esordire in Qatar: per il Pitbull, come lo ha soprannominato Juric con l’avallo di Cairo, il 23 novembre quindi a metà della prossima settimana avrà ci sarà quale rivale il Marocco nella corsa agli ottavi di finale. Un obiettivo minimo, per la Croazia che nella passata edizione del Mondiale è arrivata in finale, superata all’ultimo atto solo dalla Francia. In Italia la partita andrà in onda alle ore 13 (nella medesima giornata alle 16 ci sarà Germania-Giappone, alle 19 Spagna-Costa Rica e alle 22 Belgio-Canada).

    Il girone fratricida

    Il giorno successivo andranno invece in scena le partite del girone G, uno tra i più competitivi e quello della sfida nella sfida tra Rodriguez e i serbi del Toro. Il difensore ha tagliato le 100 presenze con la Svizzera, mentre la Serbia poggia in porta su Milinkovic-Savic, ha in Lukic un riferimento di centrocampo e in Radonjic la scheggia impazzita in grado di accendere la manovra offensiva della squadra di Dragan Stojkovic. Questo il programma di giovedì 24: alle 13 via con Svizzera-Camerun, alle 16 in campo l’Uruguay contro la Corea del Sud, alle 19 la gara è Portogallo-Ghana, poi alle 22 l’esordio del Brasile proprio contro la Serbia del trio granata.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Toro: Lukic ko al polpaccio, in forse anche per Roma

    TORINO – Nuovi problemi fisici: stavolta riguardano Lukic, che potrebbe anche aver già chiuso qui il suo 2022 con il Toro. All’allenamento svoltosi nel tardo pomeriggio non ha infatti preso parte il serbo: “Sovraccarico al polpaccio sinistro. Le sue condizioni verranno valutate domani secondo la sintomatologia”, recita il bollettino del club granata. Niente Samp, domani sera. E difficilmente lo vedremo a Roma, domenica. Sia perché i problemi connessi ai muscoli del polpaccio sono sempre particolarmente fastidiosi e talvolta lunghi da risolvere, sia perché Lukic ha in testa i Mondiali (è uno dei tre granata convocati dalla Serbia, con Vanja Milinkovic-Savic e Radonjic). Immaginare che Sasa metta a rischio la sua presenza in Qatar per giocare a tutti i costi contro la Samp o la Roma è oggettivamente un’ipotesi poco realistica, in questo Torino. Contro la Sampdoria, domani, potranno trovare spazio in mediana Ricci e Linetty, rientrante dopo la squalifica. Prime alternative: Adopo e Ilkhan.  Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Lukic, leader Torino a tempo: in bilico tra conferma e addio

    TORINO – Non si sta facendo mancare nulla, Sasa Lukic: tornato protagonista nel Toro dopo la burrasca di inizio stagione, ha perso la fascia di capitano ma ritrovato i galloni del leader tecnico nel cuore della mediana granata. Tra poche settimane prenderà parte al Mondiale, mentre tra un accordo per il rinnovo che non arriva e le lusinghe di mercato si candida a essere un protagonista delle prossime trattative. Non necessariamente dovendo aspettare l’estate, visto che come vedremo non è da escludere a priori una sua partenza già a gennaio. Procedendo con ordine è bene iniziare dalle dichiarazioni rilasciate da Lukic dopo il successo sul Milan. Aggiungendo che contro i rossoneri la prestazione del serbo è stata di rara intensità: non ha illuminato a giorno, ma è stato comunque il faro che ha indicato la rotta dal primo all’ultimo minuto. «Finalmente è arrivata la vittoria contro una grande squadra – ha gongolato il centrocampista -: ci eravamo andati molto vicini tante volte, penso ad esempio alle prove di questo campionato contro Inter, Atalanta e Lazio, e ora ci siamo riusciti. Battere il Milan è motivo di grande soddisfazione, ci dà fiducia e siamo davvero molto felici». Già, il Toro ha scelto l’avversario migliore per regalarsi un pieno di autostima: i tre punti firmati da Djidji (al primo gol in assoluto in granata) e da Miranchuk (al Milan non è bastato il gol di Messias, per altro viziato da un fallo su Buongiorno e arrivato con la complicità dell’uscita improvvida di Milinkovic) sono infatti arrivati contro i Campioni d’Italia, non contro una “grande qualunque”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Lukic non cambia idea: cosa sta succedendo

    TORINO – Alla faccia della postilla, alla faccia del codicillo. Poche righe in un contratto possono spostare la questione anche di 25 milioni di euro, sic et simpliciter. D’emblée. Un tratto di penna e via. Lo spazio di un paio di firme, in calce. Più in alto, un centimetro quadrato su quel papiro per poter scrivere tutti gli zeri necessari. Attorno a quell’ideale centimetro quadrato si sta materializzando un braccio di ferro, da qualche tempo. Come si svelava su queste colonne nella scorsa settimana, Sasa Lukic vuole che venga inserita una clausola rescissoria per concludere positivamente le trattative volte al rinnovo del suo contratto con il Torino. L’attuale legame scadrà il 30 giugno del 2024. Ciò significa uno scenario ballerino con un prezzo tendente ad abbassarsi in modo anche drastico già nella prossima estate, caso mai il braccio di ferro permanesse. Con una variabile nella variabile, però, rappresentata dal prossimo Mondiale, con vista sul mercato di gennaio.

    Si fa male Ola Aina: quando tornerà

    Chi sta osservando Lukic

    Dalla seconda metà di novembre Lukic disputerà con la Serbia il Mondiale in Qatar, accompagnato dai connazionali Milinkovic-Savic e Radonjic. Se mai arrivasse alla competizione internazionale con il contratto ancora da rinnovare e si mettesse particolarmente in luce, favorito anche da un cammino brillante della sua Nazionale, a gennaio diventerebbe automaticamente un obiettivo assai intrigante per più di un club di medio-alto livello: per le sue qualità tecniche, per l’età (26 anni) e per il prezzo di mercato, a quel punto decisamente più basso del suo valore oggettivo, a un anno e mezzo dalla scadenza del contratto. Non solo in Italia, ma anche all’estero Lukic è osservato da più club: uscendo dai nostri confini, occhio alla Spagna, in particolare. Da noi, tra la fine della scorsa primavera e l’estate avevano tirato su le antenne (sondaggi, proposte ufficiose) le romane e le milanesi. Tutte società che continuano a seguire l’evoluzione delle complicate, difficili trattative tra il centrocampista e i vertici del Torino. C’è un punto di partenza che non dobbiamo mai dimenticare, comunque.

    Il Toro vuole il rinnovo

    Il club granata ha ovviamente intenzione di prolungare il legame, concedendo al giocatore quanto ha richiesto quanto al nuovo ingaggio (da raddoppiare o quasi, sino a una forbice oscillante tra 1,5 e 1,8 milioni netti, con i bonus). A sua volta Lukic (al di là del caos di metà agosto) ha fin qui dimostrato di essere disponibile a trattare il rinnovo, mettendo in condizione il Torino di non perderlo, nel caso, a parametro zero o quasi. In queste ultime settimane non si è mai posto alla Belotti, insomma: i silenzi del Gallo della scorsa stagione, i suoi ni che diventavano no e tutti quei rinvii ambigui, al di là naturalmente delle precedenti responsabilità di Cairo e della gestione societaria. Superata la buriana dell’ammutinamento a cavallo di Monza, Lukic ha ripreso e non ha mai interrotto per deliberata scelta il dialogo con il club. Però da qualche tempo ha posto quella condizione: una clausola rescissoria, non per fuggire appena possibile, ma per avere la certezza di poter andare via, casomai arrivasse una proposta da un top club gradito. E così possiamo riflettere per l’ennesima volta anche sull’appeal che questo Torino produce sui suoi giocatori di maggiore personalità (Sirigu, Belotti, Bremer, ora Lukic…).

    La strategia di Lukic

    Una strategia, quella del serbo, che tuttavia non garba a Cairo: il presidente non vuole legarsi le mani con una clausola rescissoria, lo ha detto e ripetuto, Vagnati ha confermato e il braccio di ferro ha portato a uno stallo. Rischioso, inevitabilmente. Tuttavia i buoni rapporti tra gli agenti, Cairo e il dt granata e la volontà comune di risolvere la questione (ma quando?) sta portando alla luce una nuova proposta: la possibilità di valutare una clausola da 25 milioni, così da tutelare in qualche modo sia la posizione del centrocampista sia il Torino (non si tratterebbe certo di una cifra bassa, di questi tempi, per l’identikit di un giocatore come Lukic). Resta da vedersi se un accordo si possa ancora trovare prima dei Mondiali, cioè entro metà novembre: difficile, difficilissimo (con tutto quello che potrebbe conseguire a gennaio), ma non ancora impossibile.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Lukic top player da rinnovare. E Vlahovic lo… insegue

    TORINO – Sasa Lukic e Dusan Vlahovic, i due volti della Serbia che annichilisce la Svezia di Dejan Kulusevski. Il granata segna uno splendido gol mancino a giro alla Insigne dal limite dell’area, il bianconero sforna un assist per bomber Mitrovic (tripletta e si porta a casa il pallone) e insegue Sasa dopo la sua prodezza balistica per abbracciarlo. Prove di derby tra amici, con il match sotto la Mole previsto per il 15 ottobre. Nel frattempo, il Toro riscopre il suo top player dopo un inizio di stagione choc: prima l’ammutinamento alla vigilia del debutto contro il Monza, poi il lento ripensamento e la “degradazione” (via la fascia da capitano a favore di Ricardo Rodriguez, altro grande protagonista delle gare di Nations con la Svizzera che ha affondato la Spagna di Luoi Enrique).
    LA STRATEGIA La forma sta crescendo e Lukic sta trovando di nuovo quelle sensazioni giuste che lo spingono a insinuarsi tra le linee e colpire in modo devastante. Il Toro di Ivan Juric ha bisogno di questo Lukic per riprendere a vincere e il Toro ha bisogno di rinnovare il contratto con adeguamento dell’ingaggio, tra i più bassi della rosa. Il tutto è sull’agenda del presidente Urbano Cairo: senza un’azione immediata, si rischia con il mercato invernale di arrivare ancora a mosse forti e controproducenti.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Vlahovic, la ricarica in serbo. Tra voglia di gol e di derby

    TORINO – (e.e.) La Juventus, con tutti i suoi guai, è temporaneamente accantonata. Così, ecco la ricarica in serbo: Dusan Vlahovic, in Nazionale, ha ritrovato sorrisi, buonumore e carica emotiva, dimenticando nervosismo e incomprensioni. Scortato da Filip Kostic, apre l’allenamento determinato a tirato a lucido. Rivuole il gol, rivuole certe sensazioni che con il gioco di Max Allegri sta faticando a riscontrare quando indossa la maglia della Juve, spesso in fuorigioco e fuori contesto. Domani c’è la sfida di Nations alla Svezia, per far partire l’operazione Mondiale.

    GUAI ALLE SPALLE L’attaccante sta bene, lo conferma lui stesso: «Sono venuto anche durante il processo di recupero per fare il tifo per i miei compagni ed è il minimo che potevo fare per la mia nazionale in quel momento. Il ct Dragan Stojkovic mi è venuto sempre incontro e devo ringraziarlo per avermi aiutato a guarire dall’infortunio nel miglior modo possibile. Ora sono pronto e molto felice di essere di nuovo tra i convocati. Non vedo l’ora di giocare contro Svezia e Norvegia».

    Guarda la galleryIl derby è servito: con la maglia della Serbia

    IL DERBY Nella Serbia, poi, un bel gruppo arriva da Torino: Vlahovic e Kostic della Juventus, Vanja Milinkovic Savic, Namanja Radonjic e Sasa Lukic del Toro. Il derby del 15 ottobre è dietro l’angolo e già sono partite le grandi manovre: ti fermo io, e io segno, e io ti piazzo un tiro da tre punti, e io paro tutto. Da vivere intensamente, così, nella quotidianità. Poi, si avvicinerà il momento e anche i telefonini smetteranno di dialogare. Prima, però, la Serbia felice che andrà ai Mondiali con i ragazzi che vivono su sponde opposte del Po.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve

    TORINO – Vanja Milinkovic Savic-Vlahovic, è già derby Toro-Juve. Il portiere e l’attaccante sono in ritiro con la Serbia e concentrati sulla Nazionale. Poi, penseranno alla sfida stracittadina, da nemici carissimi: con Vanja che dovrà fermare il bianconero e blindare la difesa. Ma in ritiro anche con Radonjic, Lukic e Kostic è già partito il match più lungo dell’anno, tra sfottò e promesse. LEGGI TUTTO