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    Torino, Adopo-Ilkhan: test per la conferma

    TORINO – Giocarsela al meglio venerdì con la Cremonese onde evitare brutte sorprese a gennaio: mese dopo il quale Adopo e Ilkhan potranno ancora essere due giocatori a disposizione di Juric, o magari mese durante il quale uno dei due uscirà dal Toro. Molto dipenderà dall’evoluzione della situazione relativa ai compagni di reparto. Che sono tre: Lukic, Ricci e Linetty.

    Quelle sirene partenopee su Lukic

    Quello con il destino più incerto è il serbo: alla coda di pretendenti che arrivano non soltanto dall’Italia si è aggiunto il Napoli. L’azzurro e il polacco sono invece in questo momento frenati da infortuni – leggero per Ricci, più intenso per Linetty – ma quando avranno ritrovato la condizione torneranno a essere due punti fermi della rosa granata. Se Lukic dovesse partire non sarebbe sufficiente promuovere Adopo e Ilkhan, ma andrebbe reperito un altro centrocampista di maggior esperienza (resta agganciato Nandez): in tal caso cinque alternative per due maglie potrebbero essere abbondanti, anche troppe, per sei mesi di solo campionato. Ecco che allora uno tra Adopo o Ilkhan potrà lasciare il Fila, ed ecco che allora l’amichevole in calendario venerdì al Grande Torino contro la Cremonese – dove per le attuali indisposizioni entrambi avranno spazio – potrà tornare utilissima, per allontanare il prestito. Chi deve recuperare sul compagno, e resta con il contratto in scadenza nel 2023, è Adopo.
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    Torino, idea Shomurodov? Pure Lukic di mezzo

    TORINO. Tra Cheddira e Nzola non bisogna trascurare il nome di Eldor Shomurodov, l’attaccante uzbeko della Roma che con Mourinho trova poco spazio: in questo campionato, per esempio, ha collezionato appena sei presenze e per di più da subentrato. La Roma, allora, vuole liberarsi dell’attaccante che è diventato un peso anche sotto l’aspetto finanziario, mentre il Torino ha bisogno di una prima punta considerando che Sanabria e Pellegri, per un motivo o per l’altro, non riescono a sbloccarsi in maniera convincente sotto l’aspetto del gol. Da quando se ne è andato Belotti si è allargato il problema del gol. Le volontà di Roma e Torino possono coincidere, ma i due club non sono allineati sulla formula da adottare per il passaggio del giocatore alla corte di Juric.

    Torino-Roma, discorsi mai interrotti

    Dalla capitale vorrebbero un obbligo di riscatto, mentre da Torino insistono per il semplice prestito con diritto di riscatto. Ma nessun obbligo, anche perché l’identikit dell’attaccante del futuro è diverso da quello che porta alla punta della Roma. I discorsi tra i due club, comunque, non sono interrotti anche perché ai giallorossi, da tempo oramai, piace il centrocampista serbo Lukic che difficilmente resterà a Torino. Del resto il giocatore granata in più di un’occasione ha manifestato l’intenzione di andare a giocare in un club più ambizioso. Non ha mai nascosto questo desiderio che, anzi, anche prima del Mondiale ha rafforzato in maniera palese. Ecco perché il contatto tra i due club non si sono mai interrotti e durante questa settimana potrebbe esserci un incontro tra Vagnati e Tiago Pinto. Di sicuro nei prossimi giorni ne sapremo di più.
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    Proposta Roma: Kumbulla al Torino e Lukic da Mourinho

    Le esigenze sono comuni a un po’ tutte le squadre: il Covid ha lasciato in eredità conti che non permettono agli uomini mercato di spendere e spandere, bensì li inducono a cercare soluzioni a basso costo, anzi se possibile a costo zero. E così tra le società è tutto un ragionare su scambi, prestiti secchi o al più con diritto di riscatto. Qualche operazione sarà portata a termine attraverso un pagamento cash, ma tante saranno quelle imbastite presupponendo un esborso minimo.  Un esempio arriva dai discorsi in piedi tra Toro e Roma. I giallorossi rientrano nel novero dei club che per comperare devono prima vendere – un ritornello abituale, in granata – ma sono pure alla ricerca di un centrocampista. Tra i profili seguiti dai capitolini c’è Sasa Lukic (oggi nel test contro l’Almeria, vista la contemporanea indisponibilità di Linetty e Ricci, il serbo potrebbe disputare almeno uno spezzone di partita). Il costo del cartellino del centrocampista si aggira sui 15 milioni di euro, in linea con il valore di un punto fermo del Toro e della Nazionale serba. In Qatar ha disputato tutte e tre le gare cui ha preso parte la selezione di Stojkovic, eliminata dopo la sconfitta contro la Svizzera di Rodriguez nella terza gara del girone.Sullo stesso argomentoTorino, Schuurs: “Adesso sto bene, la spalla è guarita”Torino

    Lo scambio di cartellini

    Ebbene la Roma ha un difensore in rosa che ha costi assimilabili a quelli che servono per acquistare Lukic: Marash Kumbulla, centrale di soli 22 anni, è stato preso nel 2020 per 13,5 milioni più 3,5 di bonus. Soldi versati al Verona, dove l’albanese si era trasferito nel 2020 dopo la trafila nelle giovanili gialloblù. E là dove, con reciproca soddisfazione, ha avuto la fortuna di lavorare con Juric. Gli osservatori veronesi lo avevano adocchiato quando non aveva ancora 10 anni e giocava nel Cavalcaselle, piccola squadra del paese dov’è cresciuto. Il centrale, nato a Peschiera del Garda l’8 febbraio del 2000, ha il doppio passaporto: italiano e albanese (ha scelto la Nazionale albanese con la quale ha già disputato 17 partite). La Roma, considerati i costi dei due giocatori, propone al Toro uno scambio di cartellini: Lukic in giallorosso, Kumbulla in granata. Con Cairo che – per assicurarsi un elemento che indubbiamente rinforzerebbe la retroguardia, anche potendo ovviare da subito all’eventuale partenza di Djidji già a gennaio (l’Inter si è intanto defilata, per il franco-ivoriano) – dovrebbe entrare nell’ottica di idee di versare 2 milioni annui di ingaggio, a un calciatore legato alla società di Friedkin fino al 2025. Emolumenti alti, per il nuovo tetto di spesa varato dopo la partenza dei vari Izzo, Verdi (ancora legati al Toro, essendo al Monza e al Verona in prestito) e Zaza, appunto tre giocatori che avevano l’ingaggio attorno ai 2 milioni l’anno.

    Sullo stesso argomentoTorino, l’intrigo dei riscatti: sono 4 per 35 milioni. E Miranchuk ha ben 2 clausole pro Atalanta!Calciomercato

    Il Toro non blinda Lukic

    La proposta della Roma è coerente con il discorso iniziale, la risposta dei granata pure. Cairo e Vagnati sono interessati a Kumbulla e non blindano Lukic, anzi, ma vorrebbero ricevere il primo in prestito con diritto, cedendo il secondo per denaro. I giallorossi, al più, possono fissare su Kumbulla un prestito con obbligo di riscatto, consentendo al Toro di rimandare il pagamento del difensore. Non potrà essere Shomurodov l’attaccante in grado di spostare gli equilibri della trattativa. Anche perché pure su questo fronte l’intenzione della Roma è chiara: monetizzare subito, o attraverso il solito prestito con obbligo. Che sia Roma o Lazio, che a spuntarla fossero le milanesi o il West Ham che pure ha preso qualche informazione, il destino di Lukic sembra ad ogni modo sempre più lontano da un Torino che si sta attivando per il sostituto: tra i profili seguiti con più interesse c’è sempre Nandez del Cagliari, alternativo al quale è Maleh della Fiorentina. Dovesse partire Adopo, ecco che invece Vagnati potrebbe accelerare per Touré del Pisa.
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    Toro: primo allenamento spagnolo per il trio serbo

    Primo allenamento in Spagna per il trio serbo aggregato dal ct Stojkovic per il Mondiale del Qatar: dopo aver perso con Brasile e Svizzera, e pareggiato una rocambolesca partita terminata 3 a 3 contro il Camerun, il portiere Vanja Milinkovic-Savic, il centrocampista Sasa Lukic e il fantasista Nemanja Radonjic hanno simbolicamente smesso la maglia della Serbia per reindossare quella del Toro nel ritiro di San Pedro del Pinatar. Lo stacco si era avuto il 2 dicembre, dopo il ko contro gli svizzeri impostisi 3-2 contro la Serbia cui fece seguito la settimana di ferie concessa da Juric ai tre.
    Rotta verso l’Europa
    Ora tocca a Juric lavorare sulle gambe dei tre, contestualmente riarmonizzandoli nelle motivazioni a una squadra che non ha ancora tagliato metà del percorso: la classifica quando si deve giocare la sedicesima giornata dice che il Toro ha tre punti di ritardo sull’Udinese che è ottava (21 a 24), ma soprattutto è sei lunghezze dietro ad Atalanta e Roma, rispettivamente sesta e settima. Per la rincorsa all’Europa il contributo dei tre reduci dal Qatar sarà decisivo. Milinkovic si è guadagnato i gradi del titolare, Radonjic può aver conservato quei quattro o cinque guizzi risolutivi, e Lukic – sempre che il mercato a gennaio non lo conduca altrove – delle sorti del Toro è un artefice principale. Per tutti e tre, dopo la serie di amichevoli che prosegue venerdì contro l’Almeria, e che passerà dalle prove contro Cremonese e Monza, l’appuntamento in campionato è per il 4 gennaio contro il Verona (al Grande Torino).
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    Toro oltre il Mondiale: ecco il programma dei serbi al rientro dalle ferie

    TORINO – Incredibile, ma ad Ivan Juric non pare vero. E spiace per la Serbia. Milinkovic-Savic, Lukic e Radonjic, con l’eliminazione al girone di qualificazione del Mondiale, presto torneranno a Torino. L’allenatore croato ha concesso ai tre una settimana di vacanza, dopodiché li aspetterà per il ritiro spagnolo che si terrà dall’8 al 17 dicembre a San Pedro del Pinatar dove si disputeranno due partite amichevoli: contro l’Espanyol (sabato 10) e l’Almeria (venerdì 16). Per ora restano in due in Qatar: Rodriguez con la Svizzera e Vlasic con la Croazia.
    Uomini e moduli
    Detto questo, Juric in Spagna avrà a disposizione la rosa quasi al completo per un mese, situazione che dal suo arrivo a Torino non si è mai verificata. Il tecnico, dunque, avrà l’occasione di lavorare duro e, magari, provare anche alcuni sistemi di gioco nuovi per sorprendere gli avversari che ormai conoscono a memoria il suo 3-4-2-1. Il tutto tenendo presente che la difesa continuerà sempre ad essere a tre, su questo l’allenatore non transige.
    In odor di cessione
    Novità, poi, per quanto riguarda il mercato in uscita: in queste ultime ore l’interesse della Reggina per il portiere Berisha si è intensificato e non è escluso che il trasferimento si possa concretizzare. Molte richieste anche per il turco Ilkhan (Cremonese) e per Adopo (Frosinone).
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    Il Toro guarda al futuro: ecco cosa sarà di Juric, Praet e Lukic

    TORINO – I tre nomi del Toro che verrà: Ivan Juric, Dennis Praet e Sasa Lukic. Dopo il prolungamento di contratto del dt Davide Vagnati, per dare continuità al progetto, adesso il presidente Urbano Cairo sta lavorando sul tecnico. Il croato ha il contratto in scadenza nel 2024, ma il presidente vorrebbe portarlo al 2025. Proprio per impostare un futuro importante. Per quanto riguarda il mercato, si stanno intensificando le trattative con il Leicester per il ritorno di Praet a Torino. Il belga in Inghilterra è ai margini e per questo ha perso i Mondiali. E’ furibondo e vuole tornare al Toro. Juric lo aspetta. E infine Lukic: nei giorni scorsi in un’intervista il serbo ha fatto chiaramente capire di voler lasciare il Toro per andare in un club che giochi in Champions: subito dopo il Mondiale oppure a giugno. Conclusione: il Toro a gennaio lo metterà sul mercato. LEGGI TUTTO

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    Come si cambia: con Praet il Toro di Juric ancora più offensivo

    TORINO – Con l’eventuale arrivo di Praet e la probabilissima partenza di Lukic, il Toro diventerà ancora più spregiudicato. Proprio come vuole Juric. Perché il belga è molto più offensivo del serbo. E se, come pare, il tecnico croato riuscirà ad ottenere il suo giocatore preferito (Praet appunto) prepariamoci a vedere una squadra tutta fantasia. Perché nei piani dell’allenatore c’è anche un sistema che prevede tutti i suoi trequartisti in campo visto che il belga è uno che sa anche difendere per poi impostare.
    Praet con Ricci e Linetty: che Toro
    Immaginate un centrocampo con Praet, Ricci e Linetty: tre elementi che sanno catturare palloni. Con Miranchuk a destra e Radonjic a sinistra a completare un centrocampo a cinque. Poi Vlasic più avanti in qualità di trequartista puro con un’unica punta che può essere Pellegri con Sanabria come alternativa. Di sicuro, dalla cintola in su, vedremo un Toro con tecnica, grinta e fantasia. Naturalmente Juric aspetta di avere tutti i suoi giocatori per provare il nuovo schema perché l’intenzione sarebbe quella di schierarli tutti. Con la difesa che, ovviamente, resterebbe a tre. LEGGI TUTTO

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    Serbia mondiale? No, è Juventus-Torino: Brasile, occhio!

    TORINO – (e.e.) Dal Vanja Milinkovic Savic show al Vlahovic sorridente che ha panchinato la pubalgia: ed è subito gol. Nel ritiro della Serbia, l’asse Toro-Juventus sostiene la nazionale che pensa in grande. In mezzo dirige Lukic e sulle fasce brillano Kostic e Radonjic. Insomma, un derby dell’amicizia che minaccia il Brasile favoritissimo, avversario nel Mondiale in Qatar. Neymar e comagni sono avvisati. I ragazzi di Stojkovic saranno avversari tosti. E in allenamento è spettacolo puro, tra torello, dribbling e calci da fermo. Dove emerge Vanja, il portierone granata maestro nelle conclusioni potenti e a giro, anche dalla lunga distanza. Il suo sogno: un gol da impazzire. LEGGI TUTTO