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    Pioli dopo Milan-Monza: “Reijnders parla di Scudetto? Fa bene, ma l’obiettivo è…”

    MILANO – “Dobbiamo lavorare su noi stessi, dobbiamo alzare il livello e dare continuità. Era la partita giusta, venivano da una partita dove abbiamo speso tanto e i ragazzi l’hanno interpretata bene. I giovani vanno applauditi, su cui c’è un gran lavoro del club”. Il tecnico del Milan Stefano Pioli commenta ai microfoni di Sky Sport il 3-0 inflitto al Monza: “L’esordio con gol di Simic? Per fortuna fa parte del calcio. Viviamo grande emozioni e grandi delusioni, come quella dell’altra sera e di questa mattina. Siamo felici per lui ma ora dobbiamo pensare alla prossima partita. Dobbiamo continuare così”.
    Su infortuni e Scudetto
    “Il modo di difendere? L’idea era di tutelare le caratteristiche dei giocatori che avevamo in campo. Soprattutto per il modo di attaccare del Monza abbiamo dovuto difendere in maniera più compatta. Gli infortuni? Per Pobega sembra un problema all’anca mentre Okafor un crampo da fatica, sembra. Ha appena recuperato da un problema all’altra gamba. Scudetto? Dobbiamo guardare noi stessi, fare il massimo ogni giorno e la prossima partita giocheremo contro una squadra che darà il massimo. L’obiettivo è entrare nei primi quattro e dobbiamo continuare a vincere le partite. Reijnders ha detto che crede al primo posto? I miei giocatori fanno bene a crederci. Io credo nelle loro potenzialità, ma credo che il nostro prossimo obiettivo è la Salernitana”, conclude Pioli. LEGGI TUTTO

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    Pioli studia come tenersi il Milan: la svolta Europa e il metodo Inzaghi

    Guardare nel giardino altrui è sempre un po’ antipatico, ma Stefano Pioli sembra davvero rivivere in fotocopia quanto ha provato sulla propria pelle Simone Inzaghi nell’ultima stagione. Soltanto la conquista di una posizione in Champions e il grande cammino fino alla finale di Istanbul hanno permesso all’allenatore non solo di salvare il posto di lavoro all’Inter, ma addirittura di meritarsi il rinnovo.
    Pioli, Cardinale da convincere
    Ecco, Pioli, dopo l’uscita dalla Champions (una botta economica da oltre cento milioni, considerato che è pure sfumata la possibilità di conquistare il pass per il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa) ha un piede fuori da Milanello ma – proprio come il collega nell’ultima stagione – grazie a un grande cammino in Europa League (competizione mai vita dai rossoneri) e, ça va sans dire, arrivando tra le prime quattro in campionato, potrebbe rimettere le cose a posto e convincere Gerry Cardinale a puntare ancora su di lui. In tal senso il rapporto con Zlatan Ibrahimovic è senza dubbio un jolly da sfruttare. LEGGI TUTTO

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    Pioli, Milan-Frosinone capolinea? Quote esonero in picchiata. E Soulé…

    Pioli esonerato? Quota crollata
    Puntando oggi sull’esonero di Pioli durante le festività natalizie (alcuni bookie fissano la deadline al 25 dicembre, altri al 7 gennaio) si potrebbe moltiplicare la puntata mediamente per 3.50. Una quota in picchiata rispetto a poco più di un mese fa, quando l’esonero/dimissioni di Pioli era dato a 15.
    Dunque, il Frosinone di Soulè sarà arbitro di questa delicata partita che sta giocando il tecnico rossonero? Diamo uno sguardo alle quote di Milan-Frosinone, match in programma sabato 2 dicembre alle 20.45. LEGGI TUTTO

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    Milan-Pioli, Cardinale piomba a Milanello dopo il tonfo Champions

    Milan, Cardinale incontra Pioli
    Il proprietario del club rossonero, dopo aver visto la partita a San Siro insieme a Furlani – anche lui al centro sportivo -,  Singer, Scaroni, Moncada e Ibrahimovic, si è materializzato attorno alle 12.15 a Milanello, con la squadra impegnata nello scarico post partita e nella preparazione della gara col Frosinone. Un incontro di circa un’ora e quaranta con il solo Stefano Pioli. Meeting probabilmente già programmato, ma che ha assunto ulteriore importanza visti i risultati dell’ultimo periodo e la situazione infortuni sempre più complicata con l’ultima notizia dello stop di Thiaw. Il difensore, fermatosi ieri nella sfida col Dortmund, è solo l’ultimo di una lunga lista di acciaccati… LEGGI TUTTO

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    Pioli post Milan-Fiorentina: le parole su Camarda, Juve-Inter e Sinner

    Il Milan si impone contro la Fiorentina con il risultato di 1-0 grazie al rigore realizzato da Theo Hernandez in chiusura di primo tempo. Al termine della sfida Stefano Pioli si è presentato ai microfoni per commentare la prestazione della sua squadra e non solo: “Credo che sia normale e giusta la prestazione fatta. Non è stata la più brillante ma abbiamo fatto un buon primo tempo concedendo poco agli avversari. Abbiamo fatto un passo avanti dal punto di vista mentale. Nella nostra testa c’erano le ultime quattro partite, abbiamo lavorato da squadra. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, è una vittoria che ci dà fiducia. La testa fa la differenza. Anche San Siro non era il solito di sempre…”
    Pioli, le parole su Camarda e Juve-Inter
    Il tecnico rossonero ha proseguito: “La prossima sfida in Champions League sarà decisiva per la qualificazione agli ottavi. La vittoria con il Psg ha riaperto le speranze, ci giochiamo tantissimo con il Borussia Dortmund”. Poi, sullo storico esordio di Francesco Camarda: “È un bel ragazzo e ha talento. Si meritava quest’occasione, è molto giovane ma è molto maturo per l’età che ha. Esordire a quest’età si sente, sono molto felice per lui. Potrebbe essere mio nipote…”. Successivamente Pioli ha aggiunto: “Juventus-Inter? Per me il risultato migliore sarebbe il pareggio ma conterà maggiormente quello che faremo noi. Non abbiamo perso certezze, ci sono momenti e momenti. In questo dobbiamo superare una fase difficile. Noi non siamo abituati a non vincere quattro partite di fila. Sono sicuro che torneremo con prestazioni ancora più convincenti giocando il nostro calcio”. LEGGI TUTTO

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    Pioli, gli infortuni e il nervosismo: Milan pronto alla mossa a sorpresa

    MILANO – Da primo in classifica alla sosta di ottobre con 2 punti di vantaggio sulla seconda, a un terzo posto mantenuto grazie allo scivolone del Napoli, ma comunque distante già troppe lunghezze dalla coppia di testa. Se si esclude il bel successo di martedì in Champions contro il Psg – con cui i rossoneri avevano però perso 3-0 a Parigi -, l’ultimo mese del Milan è stato un disastro, con zero successi in campionato e due pareggi giunti da posizione di doppio vantaggio. Un ruolino di marcia che, unito all’atavico problema degli infortuni, ha finito per portare Stefano Pioli – e il suo staff – sul banco degli imputati. Il tecnico rossonero ha già vissuto in passato dei momenti complicati e li ha sempre superati, ma mai come oggi sembra davvero sotto esame.

    Pioli, le valutazioni: Fiorentina e Dortmund sono un bivio

    Le prime valutazioni fatte dal club non lo mettono in una posizione di immediato rischio, ma è evidente che fra due settimane servirà una svolta: Fiorentina e soprattutto Dortmund saranno un bivio, uscire dalla Champions inevitabilmente riporterebbe di forte attualità i ragionamenti su Pioli. Oggi, come detto, il tecnico non è in bilico, ma la società ha deciso di mettere un punto sulla situazione infortuni, da anni presente nella quotidianità della squadra e troppo spesso sottovalutata da tutti (all’interno, non da media e tifosi). LEGGI TUTTO

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    Pioli: “Milan, paghiamo errori a caro prezzo. Infortuni? Non so perché”

    LECCE – Spreca il doppio vantaggio il Milan che nella ripresa si fa raggiungere e quasi ribaltare dal Lecce. Due i punti che sfuggono ai rossoneri di Pioli, con il tencico che spiega: “Abbiamo giocato con frenesia nella ripresa e questo non ci contraddistingue, dovevamo controllare e gestire per poi affondare. Abbiamo avuto le chance per andare sul 3-0. Abbiamo fatto una partita a 1000 all’ora, dopo ci hanno punito e sono errori che paghiamo a caro prezzo. Come con il Psg preso gol da calcio piazzato”. Il tecnico rossonero prosegue: “Le occasioni ci sono state per chiuderla, ma non esserci riusciti ci doveva far mantenere compattezza e gestione, senza allungarci. Purtroppo non siamo risuciti a vincere una partita che potevamo vincere.”
    Pioli e le condizioni di Calabria e Leao
    Resta l’amaro in bocca per un doppio vantaggio sprecato: “Abbiamo approcciato bene questa gara dopo l’impegno di Champions e siamo stati bravi. Non può essere un gol subito a farti perdere tutto quello che stavi facendo. Anche nel secondo gol potevamo gestirla meglio e invece abbiamo preso gol. Commettiamo errori di frenesia e poca lucidità. Non vinciamo partite che potevamo vincere, due partite consecutive col doppio vantaggio che non portiamo a casa”. Le altre brutte notizie arrivano dagli infortunati: “Calabria e Leao hanno avuto risentimenti ai flessori da valutare. Musah era più adatto di passo rispetto a Florenzi”. Infine conclude: “Dobbiamo migliorare in alcune situazioni, stiamo perdendo punti che ci allontanano dalla vetta. Quando ti sfuggono le partite che pensavi di avere in mano ti porta ad essere nervoso, questo è successo. Reijnders ha degli ottimi tempi di inserimento, la doppia cifra è obiettivo alto ma è un giocatore che può essere efficace anche in zona offensiva”. LEGGI TUTTO

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    Milan senz’anima, Pioli fa flop: l’Udinese sbanca San Siro con Pereyra

    Il Milan non riesce a rialzare la testa e perde clamorosamente 0-1 in casa contro l’Udinese. I rossoneri, nel match valevole per l’undicesima giornata di Serie A, sono stati sconfitti a San Siro dalla formazione di Cioffi che si è imposta con il calcio di rigore dell’ex Juventus Pereyra al 61′. Prosegue dunque il periodo negativo della squadra di Pioli, che tra campionato e Champions League non vince dall’1-0 in casa del Genoa. Nonostante la sconfitta il Milan resta comunque terzo in classifica, ma la pressione del Napoli (a -1 dopo il successo contro la Salernitana) inizia a farsi sentire.
    Milan-Udinese, la partita
    Nella prima frazione di gara le emozioni sono poche. Il Milan prova a fare il suo gioco ma l’Udinese adotta le contromisure giuste e rende inoffensive le iniziative degli avversari. Nonostante il dato sul possesso palla sia favorevole ai rossoneri, la squadra di Cioffi riesce a spaventare la retroguardia dei padroni di casa senza però essere precisa nell’ultima giocata. L’episodio determinante arriva nel secondo tempo, al 60′: Adli commette fallo su Ebosele in area e l’arbitro concede il calcio di rigore per l’Udinese. Dal dischetto si presenta Pereyra che non sbaglia e porta avanti i suoi. Il tempo per rimontare c’è ma i rossoneri, a parte il colpo di testa di Giroud e il tiro da fuori di Florenzi, non riescono mai ad essere veramente incisivi nei pressi dell’area di rigore avversaria e gli ospiti tornano a casa con tre punti d’oro. LEGGI TUTTO