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    Pioli, caduta da ridere in Psg-Milan: il buffo incidente a bordo campo

    Piccolo “incidente” per Stefano Pioli. Il Milan è in campo contro il Psg nel match valevole per la terza giornata della fase a gironi di Champions League. Kylian Mbappé ha sbloccato la sfida con una grande giocata al 32′, ma nella prima frazione di gara c’è stato anche un buffo episodio che ha catturato l’attenzione degli spettatori allo stadio e da casa.
    Pioli, cosa è successo durante Psg-Milan
    Nel corso del primo tempo Krunic si è avvicinato alla panchina rossonera per degli accertamenti, con il tecnico del Diavolo che era nei paraggi. Mentre il calciatore si stava consultando con lo staff tecnico, Pioli a bordo campo è inciampato sul borsone di un collaboratore cadendo a terra per rialzarsi senza problemi subito dopo. Il piccolo incidente è stato immortalato dalle telecamere ed ha subito fatto il giro del web, scatenando le ironie dei social. Inoltre, sempre durante il primo tempo, un tifoso si è reso protagonista di un’invasione di campo riuscendo ad abbracciare Mbappé. LEGGI TUTTO

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    Capello: “Ibra a Milanello per scelta Milan? Così la leadership di Pioli…”

    Proprio la presenza di Ibra all’ultima allenamento dei rossoneri ha fatto pensare ad un coinvolgimento più attivo della leggenda svedese se non un futuro incarico dirigenziale, a tale proposito si è espresso Fabio Capello: “Ibrahimovic si è preso la briga di venire proprio in un giorno delicato come ieri? Se ha preso la briga di andare da solo e gli è stato permesso di parlare con i giocatori, a quel punto la leadership dell’allenatore lascia un po’desiderare”
    Sempre a Sky Sport è intervenuto anche Franco Baresi sul tema Ibrahimovic rimanendo vago: “Non so cosa farà da grande. È stato a Milanello ma il suo futuro nessuno lo conosce, solo lui può decidere cosa fare. Vedremo”. LEGGI TUTTO

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    Pioli, conferenza Inter-Milan: “Giroud come Ibra? Di Zlatan ce n’è uno…”

    MILANO – “Si pensa solo al derby di domani. Siamo a inizio campionato, abbiamo iniziato bene come l’Inter: vogliamo continuare così. Non sono curioso di vedere come affronteremo il derby. Ero curioso prima del Bologna, adesso no. Adesso sono convinto di come vogliamo affrontare la partita e di come l’abbiamo preparata. Sappiamo cosa proporre e cosa potrebbero proporre loro”.

    Il tecnico del Milan Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby di campionato contro l’Inter di Simone Inzaghi, in programma allo stadio Giuseppe Meazza sabato 16 settembre alle ore 18.

    Su Giroud e Ibrahimovic

    “Giroud è il nuovo Ibrahimovic? Rispondo sempre allo stesso modo: di Zlatan ce n’è uno. È la squadra che è cresciuta, che ha lavorato in un certo modo ed è chiaro che ci sono dei giocatori importanti a livello di presenza e Giroud è uno di questi. Ci sono altri che sono diventati maturi”, aggiunge Pioli, che parla anche di Kjaer, Caldara, Pellegrino e del gap tra Inter e Milan… LEGGI TUTTO

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    Milan, De Ketelaere, mille esami e la sfida a Conte

    FIRENZE – Un esame doppio. Per il Milan e per Charles De Ketelaere. I rossoneri affrontano una Fiorentina rinfrancata dal 3-0 in casa del Verona, una vittoria in campionato che mancava dal 7 gennaio e attesa per sei giornate. Un test probante sulla strada che porta a mercoledì, quando la squadra di Stefano Pioli sarà a Londra per difendere contro il Tottenham (che quel giorno ritroverà Antonio Conte in panchina) l’1-0 ottenuto a San Siro nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. Un successo, quello europeo, da aggiungere ai tre in Serie A, per una serie quanto mai importante in una lotta per la prossima Champions fattasi al calor bianco, dopo l’1-0 della Lazio al Maradona contro il Napoli. Pioli ha ritrovato i risultati e, con il trascorrere delle partite, anche una identità di gioco, impostato sul 3-4-2-1 e sulle motivazioni rinnovate del gruppo. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Milan, Pioli lancia De Ketelaere e aspetta Ibrahimovic: “Presto titolare”

    MILANO – Sabato, ore 20:45, il Milan campione d’Italia farà visita alla Fiorentina con l’obiettivo di dare continuità all’ottimo momento di forma che vede i rossoneri in striscia positiva (tra campionato e Champions League) da partite consecutive. Stefano Pioli ha parlato alla vigilia della trasferta a casa dei Viola che cade nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Davide Astori: “Davide sorriderà sicuramente. Per me è sempre speciale la partita di Firenze, domani ancora di più. Davide è sempre con me. Sono contento dell’associazione che hanno creato a suo nome, farà del bene. Sarà una gara particolare – aggiunge – Davide ha lasciato tanti insegnamenti che vogliamo portare avanti. Era un esempio di positività, era un capitano vero”. LEGGI TUTTO

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    Sì, Ibrahimovic logora chi non ce l’ha

    Zlatan Ibrahimovic sarebbe piaciuto parecchio a Giulio Andreotti. Ovviamente non per afflato tifoso (il “Divo Giulio” era un sostenitore accanito della Roma al punto che è noto come il trasferimento di Falcao dai giallorossi all’Inter sia saltato in conseguenza di un suo veto diretto che bloccò l’operazione), bensì perché rappresenta la traslazione calcistica di un suo immortale aforisma sul potere: “Zlatan logora chi non ce l’ha”. A cominciare, pensa un po’, dallo stesso Milan che senza l’apporto tecnico e (soprattutto) motivazionale dello svedese si è pericolosamente avvitato in una evidente crisi di identità. Che, a scanso di semplificazioni equivoche, non era soltanto determinata dall’assenza di Ibrahimovic nelle dinamiche di gruppo ma da una serie di concause tra le quali, però, si deve per forza annoverare la costante della sua assenza. Non è un caso che nel corso di questi anni tutti i giocatori rossoneri abbiano più volte ribadito l’importanza della leadership incarnata dallo svedese, a cominciare da Giroud: «Sa sempre trovare le parole giuste per motivarci». E se lo afferma un campione del mondo, figuratevi l’effetto che può innescare su un giovane, magari straniero o comunque ai primi contatti con la Serie A. Uno per esempio, come Lorenzo Colombo, ora al Lecce ma nell’orbita rossonera. L’attaccante, a Tuttosport, ha spiegato così l’importanza di Ibra: «Viverlo quotidianamente mi ha permesso di conoscerlo molto bene. Un uomo simpaticissimo, ma che al tempo stesso riesce a tenere alto il livello di attenzione e qualità nello spogliatoio. Da lui ho imparato la cura nei dettagli: allenamento, alimentazione e mentalità. Mi ha fatto capire che ogni giorno è importante per noi calciatori, perché ogni giorno è decisivo per la nostra crescita in campo e fuori».Guarda la galleryMilan, Ibrahimovic ritorna in campo: ovazione a San Siro LEGGI TUTTO

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    Milan-Atalanta, la soddisfazione di Pioli: “La squadra è guarita”

    MILANO – Terzo successo consecutivo in campionato per il Milan che aggancia l’Inter al 2° posto (47 punti pari) e conferma il ritrovato stato di forma. I campioni d’Italia hanno battuto in casa l’Atalanta 2-0 con la grande soddisfazione di Stefano Pioli, queste le sue parole ai microfoni di Dazn nel post-partita: “Avevamo vinto 1-0, ma non si può sempre sperare di non subire gol. Oggi grande prestazione, abbiamo giocato con l’energia che riconosco nei miei giocatori. L’importante era dare continuità, non ci eravamo mai riusciti a vincere quattro vittorie consecutive. Abbiamo lavorato tanto, giocato con intensità e personalità. Stasera solo segnali positivi, ma il campionato è lungo e bisogna fare tanti punti per i primi quattro posti”. LEGGI TUTTO

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    Pioli, da Sacchi a Capello: così ha guarito il Milan

    MILANO – «Sì, il Milan è guarito. È stata una settimana perfetta con le vittorie contro Torino, Tottenham e Monza, tutte avversarie difficili. Da qui possiamo ripartire. Non abbiamo nemmeno subito gol e siamo sulla strada giusta. C’era bisogno di ritrovare compattezza: adesso la differenza non è tattica ma nella voglia che abbiamo ritrovato di vincere, magari anche sulle seconde palle. Torneremo a giocare a quattro quando ritroveremo le caratteristiche giuste». Per capire cosa sta accadendo a latitudini rossonere, conviene tornare sulle parole pronunciate da Stefano Pioli dopo la vittoria di Monza, la terza per 1-0 ottenuta in una settimana. La metamorfosi, frutto della necessità di ritrovare compattezza, ha trovato senso compiuto. Il seme era stato messo nel derby, anche se a nessuno è piaciuto quel primo tempo giocato solo con l’intenzione di non prendere gol (cosa che invece si è puntualmente verificata, grazie all’acuto di Lautaro Martinez). Poi l’opera è stata completata con l’inserimento di Thiaw nella batteria dei centrali e – ultima novità vista a Monza – con l’idea di schierare Messias come esterno a tutta fascia: soluzione interessante per infondere ancora più qualità in fase d’attacco, come mostra il gol e altre cose buone fatte dall’italo-brasiliano prima che il motore iniziasse a scricchiolare. LEGGI TUTTO