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    Juve, rischio Chiesa e Rabiot. Prudenza Allegri: cosa filtra dall’allenamento

    TORINO – Di sicuro il Sassuolo in questa stagione non porta bene alla Juventus. All’andata in casa dei neroverdi la squadra bianconera è incappata nell’unica giornata storta (per usare un eufemismo) e nell’unica sconfitta. Anche per merito degli uomini di Dionisi, certo, ma è innegabile che i bianconeri ci misero molto del loro (e l’arbitro pure, vista la mancata espulsione di Berardi a inizio ripresa, inserita dal designatore Rocchi tra gli otto errori arbitrali del girone d’andata).
    Juve, il punto in vista del Sassuolo
    In attesa di vedere se martedì gli uomini di Allegri riscatteranno quel passo falso maldestro, neanche l’avvicinamento alla partita di ritorno è stato finora molto fortunato: le ammonizioni rimediate a Salerno hanno portato alla squalifica di Gatti e McKennie e Rabiot ha accusato un sovraccarico muscolare alla coscia destra che lo ha tenuto fuori dai convocati per il quarto di Coppa Italia con il Frosinone e lo ha costretto ad allenarsi a parte anche ieri. Questo per l’ultima settimana: sono da aggiungere i problemi di Chiesa per il colpo al ginocchio sinistro subito alla vigilia della sfida di Salerno e quelli alla tibia per Kean (peraltro in uscita). Insomma, Allegri rischia di trovarsi a dover affrontare i neroverdi senza diversi elementi importanti (ai quali sono sempre da aggiungere il lungodegente De Sciglio e i “lungosqualificati” Pogba e Fagioli). LEGGI TUTTO

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    Rabiot-Juve, per i tifosi bianconeri è lui il migliore di dicembre

    Adrien Rabiot è stato scelto dai tifosi come MVP del mese di dicembre per la Juventus. Ad annunciarlo è stato lo stesso club dopo aver chiuso un sondaggio in collaborazione con EA Sports FC 24. Il francese, ribattezzato Cavallo Pazzo dai supporters della Vecchia Signora, è entrato sempre più nel cuore del tifo bianconero e nell’ultimo mese è stato protagonista di prestazioni importanti, oltre che autore di gol pesanti per l’economia della classifica. Rabiot ha aperto dicembre con la rete allo scadere contro il Monza e l’ha chiuso con il centro decisivo nella vittoria contro la Roma dell’Allianz Stadium. 
    Rabiot, sempre più uomo Juve
    Due gol decisivi, importanti, per lui e per la Juve per restare aggrappati alla capolista Inter. Di fermarsi proprio non se ne parla, anche perché la corsa è una delle caratteristiche principali di Cavallo Pazzo, oltre alle qualità tecniche e fisiche. Adrien Rabiot ha voglia di continuare a correre e di essere protagonista per i bianconeri come ha dimostrato in questo anno e mezzo che l’ha portato sotto i riflettori. Determinante in campo ma anche e soprattutto nello spogliatoio dove si è guadagnato lo status di leader. Di lui si è parlato tanto di futuro, visto anche il contratto in scadenza a giugno. Sul rinnovo non dovrebbero esserci grossi dubbi nonostante la madre del calciatore abbia dato appuntamento in primavera per riparlarne. Ma la Juve vorrebbe anticipare i tempi per non rischiare spiacevoli sorprese, in primis dalla Premier League, e in questo senso la qualificazione alla prossima Champions League potrebbe essere un validissimo aiuto per accelerare. Dunque una squadra vincente in questi prossimi due mesi consentirebbe di trovarsi a parlare di contratto prima del previsto.  LEGGI TUTTO

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    Rabiot, svista e dietrofront Juve: il dettaglio che hanno notato i tifosi

    L’errore e poi…
    Il centrocampista francese, presente tra gli 11 titolari, è stato però annunciato con il numero di maglia sbagliato: 20 anziché 25. Non si è fatta attendere l’errata corrige della Juve, che è subito corsa ai ripari commentando il post con il numero corretto e l’icona del cavallo. Questa l’autocorrezione dello staff social dei bianconeri: “Ovviamente Adrien #25”. LEGGI TUTTO

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    Rabiot migliore in Serie A: la classifica Cies che lo soddisfa a Natale

    Sotto l’albero di Natale di Rabiot è arrivato un regalo da parte del Cies. L’Osservatorio del Calcio ha premiato il centrocampista della Juventus, inserendolo in una speciale classifica. Di cosa si tratta? Della top Experience Capital dei centrocampisti offensivi del 2023. Detto così sembra qualcosa di complicato, ma in parole povere è l’indice di esperienza che un giocatore accumula in base ai minuti di gioco, le competizioni a cui prende parte e il valore del club. È un dato particolarmente utile per lo scouting, perché permette di riconoscere quali sono i calciatori più preparati e che vengono schierati regolarmente dalla loro giovane età.
    La classifica del Cies sul “capitale d’esperienza”
    Rabiot ha festeggiato la presenza in classifica (settima posizione), con una storia pubblicata su Instagram e con tanto di didascalia: “Il migliore in Serie A”. Il Cies ha considerato i centrocampisti con il vizio del gol e in cima alla classifica compare infatti Bruno Fernandes, che di reti e assist ne ha realizzati tanti. Il portoghese si è preso il Manchester United sulle spalle in più circostanze in questi momenti bui ed è stato sempre schierato. Un calciatore pronto e utile. A stupire è il decimo posto di Bellingham, viziato dalla stagione al Borussia Dortmund. Il prossimo anno scalerà la classifica. Di seguito la top 10:

    Bruno Fernandes (Manchester United) 96.1
    Federico Valverde (Real Madrid) 92.1
    Ilkay Gundogan (Barcellona) 89.1
    Bernardo Silva (Manchester City) 86.3
    Julian Alvarez (Manchester City) 82.3
    Dominik Szoboszlai (Liverpool) 81.3
    Adrien Rabiot (Juventus) 81.1
    Martin Odegaard (Arsenal) 81
    Bruno Guimaraes (Newcastle) 80.7
    Jude Bellingham (Real Madrid) 80.2 LEGGI TUTTO

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    Juve, ansia Rabiot e le opzioni di Allegri. Kostic, allenamento a parte

    TORINO – Adrien Rabiot non ha preso parte all’allenamento di stamattina con la squadra sui campi della Continassa, restando a lavorare in palestra. Il centrocampista francese aveva subito un colpo al costato durante gli allenamenti della scorsa settimana e, nonostante fosse guarito dal pestone preso contro il Napoli, era stato costretto a saltare venerdì la trasferta di Marassi contro il Genoa. Anche se gli esami hanno escluso fatture, il bianconero avverte ancora dolore: le sue condizioni saranno monitorate giorno dopo giorno, ma soltanto all’ultimo si potrà capire se sarà tra i convocati per la trasferta a Frosinone. Nel caso di forfait, oltre alla pedina Miretti, che però non ha funzionato a Genova, c’è la possibilità che venga sostituito da Iling in versione mezzala oppure che Allegri azzardi la mossa Yildiz.

    Juve, Kostic sta smaltendo la botta

    Allenamento differenziato, ma in campo, per Filip Kostic che sta smaltendo una botta presa venerdì a Marassi contro un cartellone a bordo campo: le sue condizioni non dovrebbero destare preoccupazione. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, anche il Cavallo di Allegri al prato? Sì, ma solo per Dolcetti

    Adrien Rabiot sempre più dentro al mondo Juventus. Il centrocampista francese è uno dei punti cardine della squadra di Massimiliano Allegri: quest’anno è stato impiegato in 14 delle 15 gare disputate, saltandone una soltanto per squalifica. In realtà in dubbio c’è la sua presenza contro il Genoa: dopo il pestone rimediato col Napoli, si è dedicato a sedute di allenamento differenziato, e dunque il tecnico bianconero si tiene pronto studiando mosse alternative in caso di forfait.
    Rabiot alla mostra “Senza titolo”
    In attesa di capire se Rabiot ci sarà o meno al Ferraris contro il Genoa, dove sicuramente è stato presente è la mostra “Senza titolo”, curata da Aldo Dolcetti, membro dello staff di Allegri alla Juventus in qualità di collaboratore tecnico. Una mostra, sita in Corso Umbero I a Torino, in cui Dolcetti ha presentato i suoi pregevoli dipinti: dai disegni naturalistici ai ritratti di personaggi famosi, talvolta anche raffigurati insieme. Tra i dipinti dell’ex calciatore c’è anche uno raffigurante Adrien Rabiot. E così il francese non ha voluto perdere la possibilità di ammirare dal vivo il ritratto, in cui il volto dello stesso centrocampista francese è immerso tra le foglie di un prato. Dolcetti, oltre ad essere attualmente presente nello staff tecnico bianconero, ha anche un passato da calciatore alla Juventus: dopo aver trascorso diversi anni nel settore giovanile, arriverà anche in prima squadra, dove rimarrà tra il 1984 e il 1986 ma senza calcare il campo in gare ufficiali. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, cuore Juve e futuro già deciso: quando arriverà il rinnovo

    Sì, una Juve all’arRabiot. Arrabbiata più che mai per il pareggio subito con il Monza nel recupero e col francese che non ci sta e quindi mette il turbo sulla destra per servire la palla della vittoria da goduria in mezzo all’area a Gatti-gol. Ecco serviti i tre punti di una vittoria che almeno per 48 ore significa vetta in classifica. Un Rabiot dunque sempre più testa e cuore Juventus, con quella fascia da capitano che fa girare le sue gambe con frequenze ancora più intense. Che ci metta sempre qualcosa in più quando gioca lo sanno e lo vedono tutti perchè per lui la Juventus non è la squadra per cui gioca ma la sua squadra.

    Rabiot, amore per la Juventus

    Ha sempre fatto il tifo per i bianconeri e indossare questa maglia gli regala emozioni particolari. Non a caso basta tornare all’ultima estate per comprendere appieno cosa significhi per il francese il club torinese, che ha già avuto in Michel Platini un transalpino sedotto e innamorato della Vecchia Signora. Un amore così intenso da renderlo più forte del tempo, la sua commozione nella festa del centenario juventino degli Agnelli di novembre la più recente testimonianza assoluta. Ma riavvolgiamo proprio il nastro a questa estate, quando il direttore sportivo Giovanni Manna, il direttore tecnico Cristiano Giuntoli era ancora sotto contratto con il Napoli, riesce a chiudere l’operazione “conferma di Rabiot” nella maniera più sorprendente che si potesse immaginare. LEGGI TUTTO

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    Monza-Juve, instant karma Gagliardini: esulta in faccia a Rabiot, poi…

    Gagliardini provoca, Rabiot risponde sul campo e fuori

    Dopo la rete del pareggio momentaneo realizzata da Carboni, il centrocampista ex Atalanta e Inter ha esultato in modo provocatorio in faccia al francese della Juve che fino a quel momento stava decidendo il match con un suo gol. Un’esultanza che si è però rivelata un boomerang visto che nell’azione successiva il karma ha punito Gagliardini con la rete di Gatti, ispirata da un’otima giocata sulla sinistra proprio di Rabiot, a spegnere tutto il suo entusiasmo. Dopo il match Rabiot ha ripreso l’episodio sul suo profilo Instagram e con molta eleganza ha risposto, dopo averlo fatto già sul campo, così alla provocazione ricevuta: “Impara a rimanere umile, perché fino a quando l’arbitro non ha fischiato la fine della partita, tutto è ancora possibile”. Poi ha aggiunto l’emoticon del cervello concludendo: “Ricordati di questo”. LEGGI TUTTO