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    Brescia: la speranza è in provincia  

    B escia, Ospitaletto, Lumezzane, Salò. Nel quadrilatero della provincia passa il futuro del calcio in città. Domani alle 19, la sindaca Laura Castelletti inaugurerà il tavolo istituzionale con i proprietari della tre squadre bresciane della provincia di serie C, per capire chi è disposto a portare il titolo sportivo in città ridando, quindi subito, alla Leonessa quella squadra che Massimo CellinoAbbonati per continuare a leggere LEGGI TUTTO

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    Brescia, cancellati 114 anni di storia: ora fusione o Dilettanti

    Adesso è proprio finita. Massimo Cellino è riuscito a cancellare in un solo colpo 114 anni di storia gloriosa. Il Brescia Calcio non c’è più e non potrà tornare. Se non con un altro nome. E almeno per un anno la parola Brescia non potrà figurare. Già perché ormai si pensa alla miglior ripartenza possibile. Cellino dopo otto anni da proprietario ha preferito non ottemperare agli obblighi che entro i LEGGI TUTTO

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    Ad Avellino, da Juary a Pafundi

    Juary che balla dopo un gol facendo un girotondo intorno alla bandierina del calcio d’angolo: dici Avellino e, se hai qualche annetto, può essere la prima immagine a venirti a galla, quell’estroso brasiliano che quaranta e rotti anni fa incantava l’Irpinia facendo sognare i campani. Ma c’era anche un canale privilegiato con la Juventus a dare linfa vitale. Si pensi a Tacconi e Vignola su tutti, LEGGI TUTTO

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    Samp, le date da puntare e come giocarsi la salvezza

    Ora la Sampdoria – anche da indicazioni della Lega di B – ha due date da puntare, quelle del 15 e 20 giugno, per la disputa del probabile play out con la Salernitana. Andata a Genova e ritorno all’Arechi con l’obbligo di fare qualcosa di più rispetto ai campani, meglio piazzati nella stagione regolare. A Bogliasco si pensa solo a questo nelle pieghe di un caso Brescia che potrebbe ancora regalare colpi di scena: i blucerchiati però posso LEGGI TUTTO

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    La Cremonese torna in Serie A! Spezia ko 3-2 nella finale playoff

    Le parole di Stroppa

    “Sembrava chiusa a dieci minuti dalla fine, abbiamo rischiato di comprometterla. Qualsiasi commento alla partita sarebbe superfluo, c’è una stagione da ricordare per quello che è successo e per tutto quello che abbiamo fatto. Con le unghie, la caparbietà e la qualità del gioco ce la siamo portata a casa”. Così Giovanni Stroppa, tecnico della Cremonese, ai microfoni di Dazn dopo la promozione dei grigiorossi in Serie A. “Quel mese in cui ero stato esonerato è stato difficile, ma purtroppo succede nel calcio – ha aggiunto il tecnico dei lombardi -. Mi era stato tolto il gruppo quando eravamo a cinque punti dalla Serie A, siamo finiti a -12 e per fortuna si sono accorti che le cose funzionavano meglio prima. Abbiamo rimesso tutto a posto, non ci siamo mai disuniti e raccogliamo la promozione”.

    L’elogio di Vazquez

    Si è vista una grande squadra e Stroppa gonfia il petto: “Mi fa piacere. L’abbiamo preparata bene, nonostante tante defezioni negli ultimi quindici giorni. Abbiamo vissuto l’emozione più bella. Ho detto a De Luca che era la serata giusta per fare gol, che aspettavo un colpo dei suoi: ne ha fatti due, meglio di così…”. La chiusura è per Franco Vazquez, decisivo anche quest’oggi: “Esalta le qualità e le idee di una squadra che gioca a memoria. Con lui in campo c’è più serenità, ne guadagna sempre qualcosa. La vediamo anche l’anno prossimo? Non lo so, non ne abbiamo parlato”. LEGGI TUTTO

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    In Serie A Spezia o Cremonese: la storia passa di qui

    Qui SpeziaUna città sospesa, da giorni. Che attende solo che l’arbitro Andrea Colombo fischi l’inizio e magari subito la fine di una partita che La Spezia e questo stadio non hanno mai vissuto, in 119 anni di storia. Uno scudetto nel 1944 vinto sotto le bombe ma lontano dall’Alberto Picco bombardato; un ritorno in B dopo 55 anni consumato all’Euganeo di Padova; una promozione in A il 20 agosto del 2020 ottenuta in uno stadio vuoto per LEGGI TUTTO