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    Lewandowski show, il Barcellona risponde al Real: tris al Villarreal

    Barcellona (Spagna) – Dopo il ko nel Clasico, il Barcellona riprende il cammino e tiene il passo del Real Madrid restando a -3 in classifica e dunque dalla vetta. La formazione di Xavi reagisce al momento negativo con un netto 3-0 al Villarreal nel 10° turno di Liga, ritrovando il successo al Camp Nou (dopo lo scottante 3-3 di Champions contro l’Inter). Primo tempo senza storia che i blaugrana infiammano alla mezz’ora: 9′ minuti di fuoco che permettono ai padroni di casa di andare sopra di tre reti. Due volte Lewandowski e poi Ansu Fati mettono al sicuro il risultato già nella prima frazione. Nella ripresa accade poco o nulla con gli uomini di Emery che non riescono mai a rendersi realmente pericolosi. La classifica vede il Sottomarino giallo fermo al 9° posto con 15 punti. LEGGI TUTTO

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    Tris Real Madrid, Barcellona ko: Ancelotti si prende la vetta della Liga

    MADRID (Spagna) – Il Real Madrid vince il Clasico contro i rivali del Barcellona e si prende la vetta della Liga in solitaria. Ancelotti batte Xavi grazie alle reti del solito Benzema, un altro gol in attesa della cerimonia che gli consegnerà il Pallone d’Oro, Valverde e Rodrygo su rigore. Accorcia troppo tardi Ferran Torres per un 3-1 finale che permette al tecnico italiano di salire a quota 25 con l’ottava vittoria in 9 giornate di campionato, gli azulgrana invece incappano nella prima sconfitta fermandosi al secondo posto a -3 dai madrileni.
    Real Madrid-Barcellona, tabellino e statistiche
    Liga, la classifica
    Benzema e Valverde a segno nel primo tempo
    Gara subito in discesa per il Real Madrid. Dopo 12′ i Blancos trovano il varco sulla destra per lanciare Vinicus in porta, Ter Stegen respinge ma sui piedi di Benzema che a porta vuota non perdona. La risposta al 9 madrileno prova a darla Lewandowski al 25′, ma la sua conclusione esce alta di poco. Passano 10′ e il Real raddoppia: Valverde riceve dal limite, spara e infila all’angolino basso con il portiere avversario che non può nulla. All’intervallo la formazione di Ancelotti va avanti meritatamente sul 2-0.
    Ferran Torres accorcia, Rodrygo firma il tris Real
    Nella ripresa Xavi alza il baricentro confermando gli stessi 11, ma è ancora Benzema a timbrare: per fortuna dei blaugrana il Var annulla per fuorigioco. Con Gavi, Jordi Alba e Ferran Torres il tecnico catalano prova a muovere le carte in tavola, la difesa di Ancelotti è ben organizzata e non concede occasioni. Al 73′ Lewandowski reclama un rigore dopo un contatto con Carvajal che l’arbitro non ritiene così intenso per assegnare il penalty. Xavi manda dentro anche Kessie e Ansu Fati e proprio il numero 10 trova l’assist per Ferran Torres che all’83’ riapre il match. Illusione però momentanea: Ancelotti cambia le pedine mandando in campo Rodrygo e il 21 si conquista il calcio di rigore che poi trasforma per il 3-1 finale.
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    Real Madrid, la nuova vita di Benzema che ora brinda nell'oro

    TORINO – Ha segnato in carriera più di 500 gol, è ormai un’icona nella storia del Real Madrid dove è riuscito a rendere indolore l’addio di Cristiano Ronaldo eppure in Francia l’avevano bollato come un delinquente, un giocatore del quale vergognarsi: oggi Karim Benzema riceverà il Pallone d’Oro, il premio patrocinato dalla rivista sportiva France Football e che viene considerato come un Oscar per chi vive e respira di calcio. Un’investitura che cancella un passato fastidioso, una macchia che il ct Didier Deschamps per la verità aveva per primo sepolto nel giugno 2021 dopo quasi sei anni di bando, e un titolo mondiale vissuto dal divano, a causa dell’ormai famoso “sextape”, una losca vicenda di malaffare che aveva coinvolto, ma nella parte della vittima, anche l’ex compagno di nazionale Mathieu Valbuena e che è tracimata in tribunale.
    Benzema senza Cristiano Ronaldo
    Benzema ha tenuto duro, ha accettato il suo destino riversando in campo tutta la sua rabbia, cercando così di dare di sé stesso un’immagine che restasse confinata nell’ambito sportivo: una missione compiuta a suon di gol, 136 in quattro stagioni con la maglia del Real da quando CR7 ha salutato tutti, e soprattutto di trofei, tra i quali brillano una Champions League, una Supercoppa europea e due Liga. Un filotto di successi, gli ultimi targati 2022, che non potevano lasciare insensibili i giurati del riconoscimento che da questa stagione assegna il premio a cadenza stagionale e non solare.
    Benzema con Kopa, Platini, Papin, Zidane
    Benzema è il quinto francese che fa felice gli appassionati del paese che ha patrocinato questo premio dall’ormai lontano 1956, dopo Raymond Kopa, Michel Platini, che ne vinse ben tre, Jean-Pierre Papin e Zinedine Zidane. Difficile dire se sarà amato e venerato come chi lo ha preceduto, anche perché le scorie del passato spesso ti restano appiccicate al di là della colpa e dei meriti maturati successivamente, ma quello che resta indelebile oggi è che l’attaccante di origini algerine, nato e cresciuto calcisticamente al Lione dove un giorno vorrebbe tornare, questo Pallone d’Oro l’ha guadagnato dimostrandosi superiore a tutta la concorrenza. E il gol segnato ieri nel Clasico contro il Barcellona, che proietta il Real Madrid verso l’ennesima corsa di testa nella Liga, è lì a dimostrarlo.
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    La scommessa da seicentomila euro di Drake su Barcellona e Arsenal!

    BARCELLONA (Spagna) – In occasione del Clasico in scena oggi al Santiago Bernabeu (ore 16:15) il Barcellona esibirà sulla maglia ma il logo del rapper Drake, il suo gufo (Ovo). Un’idea nata proprio dalla partnership tra il Barcellona e Spotify che solitamente compare come sponsor sulle maglie blaugrana. Una partnership che verrà celebrata con una serie di maglie uniche che vedranno il nome dello sponsor sostituito da quello di diversi artisti. E Drake, con il suo gufo, sarà il primo, in un’occasione tra l’altro speciale come il Clasico. Il rapper canadese è un noto appassionato di sport a cui piace anche scommettere e in questa ha voluto esagerare con una doppia scommessa: Drake ha piazzato infatti una massiccia scommessa di 617.467 euro su Arsenal e Barça vincenti oggi contro Leeds e Real Madrid. Se vince la scommessa guadagnerà 2.890 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Barcellona-Inter, il finale al cardiopalmo vissuto dai social

    Finale rocambolesco tra Barcellona e Inter: i blaugrana dopo essere andati in vantaggio con Démbelé hanno primo subito il controsorpasso nerazzurro firmato da Barella e Lautaro e poi hanno accorciato le distanze con la rete di Lewandoski. Un finale all’insegna dei gol: la squadra di Inzaghi ha ritrovato il momentaneo vantaggio con un gran tiro di Gosens, servito da un’ottima palla di Lautaro. Gli uomini di Xavi non hanno mollato la presa e nei minuti di recupero hanno pareggiato nuovamente. Ancora a segno Lewandowski che insacca di testa e batte Onana. Sul finire del recupero, l’Inter ha avuto nuovamente l’occasione di chiudere la partita e portare a casa tre punti preziosissimi, ma Asllani si è fatto ipnotizzare da Ter Stegen. Dopo la vittoria di San Siro, i nerazzurri escono dal Camp Nou con un punto d’oro in chiave qualificazione. La partita, oltre che sul campo, è stata vissuta intensamente anche sui social. Ecco le reazioni dei tifosi.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Henry duro con Mbappé: «Il club conta più del giocatore!»

    TORINO – Praticamente ogni giorno che passa la relazione tra Kylian Mbappé e il Paris Saint-Germain sembra logorarsi un po’ di più, sembra essere un romanzo infinito a cui, quasi quotidianamente, viene aggiunto un nuovo capitolo. In Francia e non solo, nelle ultime ore, si sta facendo un gran parlare dell’irrigidimento del numero 7 e del suo continuo polemizzare con il club nonostante abbia rinnovato il suo contratto con il Psg solamente la scorsa estate. Il motivo delle polemiche? La decisione di Christophe Galtier di impiegarlo in posizione di prima punta, non il ruolo prediletto dal crack di Bondy. Aggiungete a tutto ciò che le ottime prestazioni sfoderate in questo inizio di stagione da Lio Messi e Neymar Júnior hanno eroso e non poco la leadership dell’attaccante francese. Resta da capire se, realmente, Mbappé insisterà per cambiare aria dopo il Mondiale in Qatar, approfittando della finestra di mercato di gennaio.
    Aspre critiche Chi non ha gradito l’atteggiamento del bomber nato nell’hinterland di Parigi è stato Thierry Henry, che senza mezzi termini lo ha criticato aspramente: «A nessuno piace essere costretto a esprimersi in ciò in cui non sei bravo, essere esposto a qualcosa che rischia di minare la credibilità, che può offuscare la luce. C’è, però, qualcosa che è più grande di tutto e di tutti ed è il bene della squadra, la gloria e il successo del club. Hanno fatto sentire a Kylian che il club sta sopra a qualsiasi altra cosa e il fine ultimo è il successo della squadra oppure i dirigenti del Psg hanno lasciato credere a Mbappé che, in cima a tutto, al di sopra di ogni altra cosa ci fosse lui?», attacca l’ex attaccante dell’Arsenal in un’intervista rilasciata a CBS Sports. Per far capire meglio la situazione Henry ha voluto tracciare un parallelo sulla attuale situazione di Mbappé e su quella che ha vissuto lui in prima persona ai tempi del Barcellona: «Per rendervi più comprensibile la vicenda vi racconterò quanto successo a me quando ero in attività. Non mi è mai piaciuto giocare da prima punta oppure largo nel tridente, come mi veniva chiesto quando vestivo la maglia blaugrana. Non è che non lo sopportassi: lo odiavo proprio! Eppure l’ho fatto per la squadra. Sempre. Non mi andava giù di fare l’esterno alto a sinistra nemmeno dopo 100 partite e non so quanti gol realizzati con la maglia della Nazionale francese. Eppure lo facevo! Conta solo una regola: se l’allenatore ti chiede di fare qualcosa, lo fai, senza discutere».
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    Inter-Barça, ancora polemiche contro il Var: “Scandalo, per lo stesso fallo in Roma-Betis è intervenuto”

    BARCELLONA (Spagna) – Il termine “scandalo” è tra i più ricorrenti negli ultimi giorni sulle pagine dei quotidiani e siti internet spagnoli. È così che è stata definita la decisione di non assegnare un calcio di rigore al Barcellona per l’episodio che ha visto coinvolto Dumfries (e la sua mano) in area di rigore dell’Inter. Ed è sempre così che viene considerato ciò che è successo a distanza di 24 ore, in un altro confronto incrociato tra Italia e Spagna, ossia la sfida di Europa League tra Roma e Betis.Guarda la galleryInter-Barcellona: le reazioni dei media spagnoli agli errori arbitrali
    Due pesi e due misure
    Il rigore assegnato ai giallorossi su segnalazione del Var è infatti per dinamica molto simile a quello non concesso al Barcellona contro l’Inter. E a rendere il tutto ancora più controverso è il fatto che al Var ci fosse lo stesso arbitro, ossia l’olandese Pol van Boekel. Per lui è stata una settimana piena d’impegni, insomma, tra partite di Champions ed Europa League. Solo che, come sottolineano furiosamente in Spagna, analizzando due casi molto simili ha preso due decisioni opposte. Ecco perché quel che prima era considerato uno scandalo, adesso per i media spagnoli lo è ancora di più.
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    Inter-Barcellona 1-0, la diretta: Calhanoglu segna, gol annullato a Pedri

    22:51
    92′ – Dumfries, che rischio
    Lunghissimo dialogo tra l’arbitro e il Var per un presunto fallo di mano di Dumfries in area interista. Dopo quasi due minuti di conciliabolo, l’arbitro Vincic decide di non andare a rivedere le immagini. 

    22:49
    89′ – Otto minuti di recupero
    Il quarto uomo segnala un recupero monstre: si giocherà fino al 98′.

    22:47
    88′ – Busquets sfiora il pareggio
    Che occasione per il Barcellona: punizione di Dembelè dal limite dell’area di rigore: Busquets svetta di testa e da sottomisura sfiora il palo alla sinistra di Onana. 

    22:42
    83′ – I fischi di San Siro per Kessie
    I tifosi nerazzurri fischiano sonoramente l’ex milanista Kessie, che Xavi inserisce al posto di Gavi. Inzaghi risponde con Asllani al posto di Calhanoglu.

    22:33
    75′ – I cambi di Inzaghi
    Il Barcellona spinge, l’Inter si difende. Inzaghi effettua tre cambi, richiamando in panchina gli elementi più stanchi: fuori De Vrij, Darmian e Di Marco, dentro Acerbi, Dumfries e Gosens. Gli animi si scaldano: oltre a Calhanoglu, vengono ammoniti anche Lautaro Martinez e Gavi.

    22:26
    67′ – Annullato un gol a Pedri
    Il Barcellona trova il pareggio con Pedri, che insacca a porta vuota dopo un’uscita a vuoto di Onana su un cross di Dembelè. Ma l’arbitro, richiamato al Var, vede un fallo di mano di Ansu Fati (dopo la deviazione del portiere nerazzurro) e annulla. L’Inter resta in vantaggio.

    22:23

    64′ – Doppio cambio nel Barcellona
    Xavi richiama in panchina Raphina e Marcos Alonso ed inserisce Ansu Fati e Alejandro Balde.

    22:19

    60′ – Onana super su Dembelè
    Grande occasione per il Barcellona, che spinge sull’acceleratore alla ricerca del pareggio: Dembelè, supera Skriniar e calcia con potenza da posizione ravvicinata: Onana si supera e respinge.

    22:17

    58′ – Christensen fuori per infortunio: ammonito Busquets
    Christensen è costretto ad abbandonare il cambio per un problema fisico: al suo posto Xavi inserisce Piqué. L’Inter si difende e riparte: su una ripartenza, Busquets entra duro su Lautaro Martinez e viene ammonito

    22:15

    56′ – Fuori Correa, entra Dzeko
    Primo cambio nell’Inter: Simone Inzaghi richiama Joaquin Correa e inserisce in campo Edin Dzeko. 

    22:06

    46′ – Inizia la ripresa
    Si riparte senza cambi: con l’Inter avanti 1-0 grazie al gol di Calhanoglu.

    21:50

    48′ – FINISCE IL PRIMO TEMPO: INTER IN VANTAGGIO 1-0
    Al termine dei tre minuti di recupero, l’arbitro Vincic manda tutti negli spogliatoi. L’Inter è in vantaggio 1-0, grazie alla rete segnata da Calhanoglu.

    21:48

    46′ – INTER IN VANTAGGIO: GOL DI CALHANOGLU
    Inter in vantaggio, con una conclusione di Calhanoglu dal limite dell’area di rigore, al termine di un’azione insistita. Di Marco serve il centrocampista turco, che lascia partire un tiro che si insacca alla destra di ter Stegen.

    21:44

    42′ – Segnalato il recupero
    Sono tre i minuti di recupero concessi dal direttore di gara Vincic. Si giocherà fino al 48′.

    21:37

    35′ – Dembele sfiora il palo
    Passato il pericolo, il Barcellona torna a prendere in mano il pallino del gioco: Dembelè, da buona posizione, si rende pericoloso, con una conclusione che sfiora il palo. 

    21:30

    28′ – Gol annullato a Correa
    Gol annullato all’Inter: Correa, che aveva superato in uscita ter Stegen e depositato la sfera in rete, era in posizione di fuorigioco. 

    21:25

    23′ – Lautaro in fuorigioco, niente rigore
    Il direttore di gara sloveno, dopo aver rivisto le immagini, fa segno che non si tratta di rigore. Segnalata la posizione di fuorigioco di Lautaro Martinez.

    21:23

    21′ – L’Inter chiede un rigore: Barella ammonito
    Correa fermato da Garcia in area di rigore. Il difensore del Barcellona sembra toccare il pallone con il braccio. Proteste veementi dei calciatori nerazzurri, con Barella ammonito. L’arbitro Vincic richiamato al Var.

    21:21

    19′ – Inter in difficoltà nel palleggio
    Il pressing alto del Barcellona sta mettendo in difficoltà l’Inter in fase di palleggio:  Calhanoglu (due volte)  e De Vrij, perdono palloni pericolosi al limite dell’area nerazzurra.

    21:14

    12′ – Primo intervento di Onana
    Il Barcellona si rende ancora pericoloso su corner: dalla bandierina Raphina scodella il pallone a centro area; Christensen anticipa tutti di testa: blocca Onana. 

    21:12

    10′ – Marcos Alonso ci prova su corner
    Primo squillo del Barcellona, che dopo un lunghissimo palleggio nella metà campo nerazzurra, si rende pericoloso su azione da corner: Marcos Alonso svetta a centro area, spedendo il pallone sul fondo.

    21:07

    5′ – Calhanoglu pericoloso
    Gli uomini di Xavi mantengono costantemente il possesso palla attraverso il palleggio. L’Inter si difende e riparte. La prima chance è per i nerazzurri con un tentativo dalla distanza di Calhanoglu, deviato in corner da ter Stegen.

    21:02

    1′ – Inizia la partita
    Fischio d’inizio allo stadio Meazza. E’ iniziata la partita tra Inter e Barcellona.

    21:00

    Minuto di raccoglimento in campo
    Inter e Barcellona hanno commemorato le vittime in Indonesia con un minuto di raccoglimento. 

    20:45

    Terminato il riscaldamento: lnzaghi spreme i nerazzurri
    Le squadre hanno interrotto il riscaldamento pre partita, organizzato in modo completamente diverso dalle due formazioni. Inzaghi ha fatto allenare i suoi giocatori per 28′, mentre Xavi ha tenuto in campo la sua squadra per soli 15′, puntando più sul palleggio ed esercizi di stretching.

    20:25

    Tifosi del Barcellona danneggiano metro a Milano
    Un gruppo di tifosi del Barcellona ha danneggiato l’insegna della fermata della metropolitana Cairoli di Milano e la vetrina di un negozio situato all’interno della stazione.  I vandali facevano parte di un blocco di circa un centinaio di tifosi bloccati dalla polizia e guidati allo stadio Meazza dagli agenti, secondo quanto previsto dal dispositivo di ordine pubblico del questore Giuseppe Petronzi.

    20:20

    Le parole di Marotta
    Ecco le parole di Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter a pochi minuti dal match con il Barcellona. “Oggi l’obiettivo non è pensare al futuro di Inzaghi, ma fare i risultati che fino a questo momento sono mancati. Troppo facile dare la colpa all’allenatore. Sarebbe bello interrompere la stagione a novembre rimanendo attaccati al vertice della classifica. Inzaghi è un tecnico esperto e quello che sta accadendo in questi mesi può servire per migliorare.  Abbiamo smarrito delle certezze che dobbiamo ritrovare, attraverso la prestazione e, naturalmente, i risultati. Le critiche sono state giuste e bisogna accettarle. In questo momento i dati e le statistiche sono contro di noi e dobbiamo farne tesoro. Dobbiamo analizzare e capire cosa è successo”.

    19:44

    La formazione ufficiale del Barcellona
    Ecco la formazione ufficiale del Barcellona, schierata con il 4-3-3: Ter Stegen; Sergi Roberto, Christensen, Eric Garcia, Marcos Alonso; Busquets, Pedri, Gavi; Raphinha, Lewandowski, Dembele. Allenatore: Xavi Hernandez. A disposizione: Inaki Pena, Arnau Tenas, Piquè, Jordi Alba, Balde, Pablo Torre, Kessie, Casadò Torras, Ansu Fati, Ferran Torres. 

    19:42 

    La formazione ufficiale dell’Inter
    Ecco la formazione ufficiale dell’Inter con il 3-5-2:  Onana; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Martinez, Correa. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Handanovic, Botis, Acerbi, D’Ambrosio, Bellanova, Dumfries, Gosens, Zanotti, Gagliardini, Asllani, Carboni, Dzeko. 

    19:35

    Inter-Barcellona,  Inzaghi in bilico
    Il match tra i nerazzurri e il Barcellona può rappresentare un importante banco di prova per Simone Inzaghi, reduce da un inizio di stagione negativo, con quattro sconfitte nelle prime otto gare di campionato. Il tecnico nerazzurro è sotto esame e si gioca una fetta del suo futuro.

    19:25

    Inter, ko in Youth League
    I nerazzurri allenati da Chivu vengono sconfitti 6-1 dal Barcellona nel match di Youth League giocato nel pomeriggio. Il Barça, ora in testa al girone con 7 punti, archivia la pratica già nel primo tempo con i gol di Chadi Riad, Balboa e Victor Barberà. Nella ripresa gli ospiti dilagano con il poker realizzato ancora da Barberà, mentre al 78′ e all’81’ arrivano il 5-0 e il 6-0 realizzati rispettivamente da Lorenzo e da Paz. Il gol della bandiera dell’Inter è di Fontanarosa su calcio di rigore.

    19:15

    Inter-Barcellona, i precedenti
    L’Inter ha vinto solo due delle 14 partite in competizioni europee contro il Barcellona:  2-1 in Coppa delle Fiere nel gennaio 1970 e 3-1 in Champions League nell’aprile 2010. Le due vittorie in trasferta del Barcellona contro l’Inter sono state separate da 60 anni, successo per 4-2 in Coppa delle Fiere a settembre 1959 e 2-1 in Champions League a dicembre 2019. LEGGI TUTTO