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    “Partite truccate”, Rui Costa e il Benfica sotto indagine! Il club: “Collaboreremo”

    LISBONA (Portogallo) – Benfica e Rui Costa nei guai: le Aquile di Lisbona, il presidente del club, l’ex centrocampista di Fiorentina e Milan, e i membri del Consiglio di Amministrazione del mandato 2016/2020 Domingos Soares de Oliveira, Luís Filipe Vieira, José Eduardo Moniz e Nuno Gaioso Ribeiro sono finiti nel mirino della magistratura. Secondo quanto affermato da Diário de Notícias prima e A Bola poi, infatti, nell’inchiesta attuale, sviluppatasi dall’esame fatto dagli inquirenti su e-mail piratate, il Benfica sarebbe accusato di aver beneficiato di risultati manipolati in diverse partite.
    Rui Costa, le indagini e il comunicato del Benfica
    Rui Costa ha assunto il ruolo di presidente in sostituzione di Luís Filipe Vieira, che già nell’estate del 2021 si era dimesso in seguito alla sua detenzione richiesta nell’ambito di un’altra inchiesta per truffa e frode fiscale. Le prime indiscrezioni di stampa sono state confermate dalla stessa società sportiva della capitale lusitana, che in un comunicato ufficiale fa sapere: “Tenuto conto delle notizie rese pubbliche oggi, Sport Lisboa e Benfica – Futebol SAD conferma che il 3 gennaio si è costituito un convenuto circa i membri del Consiglio di amministrazione nel mandato 2016-2020 e che sono tuttora in carica. Il Benfica SAD non rilascerà ulteriori commenti in merito, poiché il processo è sotto segreto giudiziario. Il Benfica SAD esprime la sua totale disponibilità a collaborare con le autorità competenti, come è sempre avvenuto fino ad ora”. LEGGI TUTTO

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    Argentina: il presidente Tapia e il rito “antisfiga” per il Mondiale

    TORINO – Cosa non si fa per annullare l’effetto di una maledizione. Ma anche: essere disposti a tutto pur di non farsi più colpire dalla sfiga. Claudio El Chiqui Tapia è uomo assai credente. Il presidente dell’Afa, i suoi figli e la sua famiglia danno un enorme valore alla religione. I ringraziamenti al Signore, le preghiere a Dio sono presenti nella vita quotidiana del numero uno del calcio argentino: non le ha dimenticate dopo ciascuna delle promozioni centrate dalla sua squadra di club, il Barracas Central, di cui è molto più che Presidente. Tapia cita l’Altissimo sui social. Sempre. Ma non bastano solo parole o preghiere: El Chiqui, come ogni buon cattolico che si rispetti, sa che i voti vanno rispettati.
    In ginocchio da te
    Ecco quindi che nelle ultime ore sono venute alla luce sui social le foto del presidente dell’Afa mentre compie una promessa fatta alla Difunta Correa, una figura venerata in Argentina, Uruguay e Cile, specialmente tra le classi popolari. Tapia s’è recato al Santuario che si trova nel piccolo paese di Vallecito, in provincia di San Juan: ha percorso i 72 scalini che portano al santuario in ginocchio e, davanti alla cripta, ha ringraziato la Difunta Correa per il trionfo ottenuto dall’Argentina contro l’Italia a Wembley nella Finalissima. «L’importante non è quello che si promette, ma quello che si realizza. Finalissima 2022. Ora più che mai, avanti Argentina!», ha pubblicato El Chiqui sul suo account Twitter. Non è però la prima volta in cui la Difunta Correa intreccia il suo culto con il mondo del calcio: dopo lo storico trionfo del Maracanã nella finale di Copa América contro il Brasile nel 2021 Tapia si era recato a Vallecito a portare il trofeo alla Santa. Adesso è tutto pronto per il Qatar, con la speranza che il maleficio sia stato finalmente spezzato.
    Altro che Béla Guttmann
    Sì, perché sulla Selección sembrava esserci una sorta di maleficio, che la portava, dopo il 1986, a sfiorare trionfi e trofei senza mai riuscire a renderli concreti. La vox populi argentina racconta che il maleficio c’era davvero, una sorta di maledizione di Béla Guttmann in salsa chimichurri: la maledizione di Tilcara. Secondo la leggenda, la squadra allenata dal Narigón Carlos Salvador Bilardo fece un tour prima della Coppa del Mondo in Messico. Passò per Tilcara, paesino della provincia di Jujuy. E lì, come raccontano ancora oggi i vecchi della zona, promisero di tornare in caso di successo nel Mondiale, per portare la Coppa al Santuario della Vergine. Andò in Messico e vinse, l’Argentina del Diego, di Valdano, di Burruchaga, Pumpido e del Tata Brown. Mai nessuno però si ricordò della promessa fatta alla Vergine di Tilcara per il titolo, scatenando così la presunta maledizione. Ora che il maleficio di Tilcara pare essere spezzato, grazie a Tapia e alla Difunta Correa, nessuno nutre il minimo dubbio che, in caso di trionfo Mundial, il Chiqui tornerà a Vallecito. In ginocchio e con la Coppa in mano.
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    Juve, punizione storica

    LISBONA – «Fabuloso!» titola a caratteri cubitali in prima pagina A Bola, che celebra in questo modo la vittoria del Benfica contro la Juventus, sottolineando come la gloriosa notte al Da Luz abbia permesso alla squadra di Schmidt di qualificarsi agli ottavi di Champions e come il tecnico dei portoghesi esalti la propria squadra, attribuendole tutti i meriti. Della “Vecchia Signora” si evidenzia come abbia evitato l’umiliazione, anche se in un commento si parla di «punizione storica» per i bianconeri.

    Venti risultati utili

    O Jogo invece si sofferma in prima pagina sul 20° risultato utile del Benfica e sulla prestazione di Rafa Silva, che ha distrutto la difesa della Juventus. Infine Record riassume il film della gara: «Il Benfica volgarizza la Juve e finisce per soffrire inultimenti: bastava solo segnare». Con Schmidt che sfida il Psg: «Vogliamo chiudere il girone al primo posto». LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juventus, Vlahovic e il gol senza la goal line technology

    Attimi di confusione durante Benfica-Juventus. Nel match cruciale per il passaggio agli ottavi di finale di Champions League i bianconeri, dopo aver subito il gol dell’1-0 da Antonio Silva, avevano riportato il risultato in parità con il gol di Dusan Vlahovic al 22′. Inizialmente la rete era stata annullata per fuorigioco di Kean, che sembrava aver toccato il pallone poco prima di entrare in porta. LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juve: come sta Alex Sandro. Perché Allegri tiene Milik in panca?

    LISBONA – L’anca tradisce Alex Sandro, che giusto alla vigilia di Benfica-Juventus si era espresso in conferenza stampa con toni improntati all’ottimismo, forte della consapevolezza della delicatezza del momento. Ebbene, il brasiliano che Massimiliano Allegri sta utilizzando da “braccetto” di sinistra nella difesa a tre è stato costretto a fare forfait in extremis per via di un problema all’anca, sopraggiunto inaspettatamente nelle ore immediatamente precedenti alla partenza del pullman bianconero per lo stadio Da Luz. Ecco perché il tecnico ha scelto Federico Gatti, al debutto assoluto in Champions League. Nelle fila del Benfica va segnalata l’assenza dell’attaccante brasiliano David Neres, la stella della squadra allenata dal tedesco Roger Schmidt. Si tratta di una scelta tecnica. Stessa motivazione alla base dell’assenza di Arek Milik: Allegri preferisce Moise Kean.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juventus: si gioca senza goal-line technology!

    Non solo WhatsApp, la giornata dei disservizi colpisce anche il mondo del calcio. La delicata sfida di Champions League tra Benfica e Juventus non potrà beneficiare infatti della goal-line technology. Come riportato dalla Uefa tramite comunicato sul proprio sito ufficiale, a causa di un problema tecnico, allo stadio Da Luz l’arbitro Jovanovic non potrà contare sull’aiuto prezioso dell’orologio.

    Il comunicato della Uefa

    Prima della partita di Champions League tra SL Benfica e Juventus, il club di casa – all’insaputa della UEFA e del fornitore di tecnologia per le linee di porta – ha commissionato dei lavori all’Estádio do SL Benfica, che hanno reso indisponibile il sistema di tecnologia per le linee di porta. Purtroppo non sarà possibile sostituire e installare un nuovo sistema in tempo per la partita e pertanto la gara si svolgerà senza l’utilizzo della goal-line technology, come invece previsto dal regolamento della UEFA Champions League. LEGGI TUTTO

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    Benfica-Juve: a Lisbona è arrivato Agnelli!

    LISBONA – Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è arrivato a Lisbona per stare vicino alla squadra attesa dalla sfida più importante della stagione, quella che dovrà stabilire se la Juve sarà ancora meritevole di restare in corsa per la qualificazione agli ottavi di Champions League oppure se dovrà accontentarsi di retrocedere in Europa League, o peggio rischiare la totale uscita dalle Coppe. Il numero 1 del club bianconero è ora atteso al pranzo Uefa assieme alla delegazione del Benfica padrone di casa e poi si recherà in hotel per tastare gli umori del gruppo in vista di un match che non si può sbagliare. Appuntamento, infine, allo stadio Da Luz per la classica presenza a bordo campo nell’immediato prepartita. Per un giorno si pensa solamente al calcio, non alle vicissitudini giudiziarie del club. Curiosità: il pranzo Uefa non è previsto in un ristorante di Lisbona, ma fuori città. LEGGI TUTTO

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    Juve avvisata: Benfica all'attacco

    LISBONA – I giornali portoghesi sono tutti concordi: stasera allo Stadio Da Luz sarà l’inferno per la Juventus. Più di 60 mila tifosi sosterranno il Benfica per staccare il biglietto per gli ottavi di Champions. A Bola riporta le parole del tecnico Schmidt che punta su Neres, il match winner di Torino: «E’ un giocatore chiave, avrà un grande impatto sulla partita».
    La compattezza della Juve
    O Jogo sottolinea che la sfida vale 10 milioni ed è un match Point per il Benfica, al quale ricordiamo che potrebbe bastare il pareggio per superare il turno. Sempre O Jogo riporta le parole di Allegri, che invece punta sulla compattezza dei bianconeri per uscire vincenti dal Da Luz.
    Non giochiamo per il pari
    Infine Record titola in prima pagina “All’attacco” lanciando la volata al Benfica, spoi riporta il messaggio di Schmidt alla Juve: «Non siamo una squadra che gioca per il pareggio».
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