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    Snodo Champions, Allegri cerca la vera Juve

    TORINO – Massimiliano Allegri spegne le telecamere su Juventus-Salernitana («Dico solo che per noi allenatori espulsi sarebbe più giusta una multa salata da dare in beneficienza della squalifica») e prova a tenere accesa la sua Juventus per 90 minuti nella sfida di domani sera contro il Benfica. «Importante ma non decisiva», ha provato a togliere un po’ di pressione alla squadra, per quanto sia difficile visto che lui stesso ha definito il doppio confronto con i portoghesi la sfida chiave per il passaggio del turno. Resta il ritorno, ma al Da Luz, quindi l’appuntamento di domani sera è da non fallire per la squadra bianconera. E il primo passo per riuscirci è evitare i blackout che in un momento o in un altro delle partite, spesso dopo buoni inizi, fin qui hanno contraddistinto le prestazioni juventine.

    COSTANZA «E’ un problema e ne abbiamo parlato – ha spiegato Allegri -. Dobbiamo avere equilibrio e sapere che abbiamo 95 minuti per vincere le partite: se non segniamo subito non dobbiamo farci prendere dalla frenesia e sbilanciarci come è successo contro la Salernitana; se segniamo subito invece non dobbiamo smettere di giocare come è accaduto in altre occasioni. Guardiamo la cosa positiva, che è la voglia di fare. C’è anche una questione ambientale, ci si spazientisce un po’ troppo in fretta. Abbiamo giocatori esperti ma anche altri che non lo sono, Bremer è un acquisto straordinario, ma domani sarà alla seconda partita in Champions».

    DI MARIA C’E’ Esperienza e personalità potrà portarle Angel Di Maria, le cui assenze sommate a quelle di Pogba, Chiesa e alle altre cui la Juventus ha dovuto e deve far fronte (domani mancheranno anche Rabiot, Locatelli e Alex Sandro, in dubbio Szczesny) hanno sicuramente impoverito il tasso di maturità e personalità. Il Fideo, dall’inizio o più probabilmente a partita in corso, può portare oltre alla sua qualità tecnica proprio un’enorme esperienza in sfide di altissimo livello. Aggiunta sicuramente preziosa, ma da sola non può bastare. Tutti i bianconeri però devono crescere in questo: «E dobbiamo farlo in fretta», ha detto Danilo.
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    Juve: Locatelli e Rabiot out, ma con il Benfica c’è Di Maria

    TORINO – Nessun miracolo dell’ultima ora: Manuel Locatelli e Adrien Rabiot non recuperano per il match di domani contro il Benfica e infatti in mattinata hanno saltato la rifinitura. Assente anche Alex Sandro, uscito acciaccato dalla gara contro la Salernitana. Se Szczesny è sulla via del recupero (ma contro i portoghesi giocherà Perin), Angel Di Maria si è allenato regolarmente e domani sarà a disposizione. Saltata la serata da ex a Parigi, il Fideo proverà a rifarsi contro un’altra sua ex squadra. LEGGI TUTTO

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    L'urlo di Milik: “Siamo la Juve, dobbiamo fare di più. Che battaglia con il Benfica!”

    TORINO – «Lasciamoci alle spalle la partita di ieri con la consapevolezza che siamo la Juve e possiamo e dobbiamo fare di più. Testa alla prossima battaglia, insieme. Fino alla fine». Firmato, Arkadiusz Milik, semplicemente il giocatore bianconero più decisivo nelle ultime uscite. Vale a dire, sin da quando – il 26 agosto – ha firmato per i colori juventini. Il suo bilancio: due gol in 5 partite e pure un’espulsione per doppio giallo, rimediato domenica contro la Salernitana, il secondo cartellino per essersi tolto la maglia dopo aver realizzato il 3-2. Rete, poi, assurdamente cancellata dal Var Banti che aveva segnalato all’arbitro Marcenaro una sorta di “anomalia” (offside inesistente di Bonucci, tenuto in gioco da Candreva) rivelatasi fasulla. Il polacco aveva esternato il suo pensiero sui social con un post poi cancellato, oggi è tornato sulla partita pareggiata l’altra sera allo Stadium per ricavarne i giusti insegnamenti. Vale a dire: ok la topica arbitrale, ma la Juventus anti-Salernitana non è, non può essere Juventus. Arek dovrebbe giocare dall’inizio contro il Benfica (non si spiegherebbe altrimenti la scelta di Massimiliano Allegri di preferirgli Moise Kean in avvio di partita, apparso del tutto fuori contesto) e l’obiettivo è riprendere anche un discorso personale interrottosi in Europa il 5 maggio nella semifinale di Conference League contro il Feyenoord, mentre l’ultimo gol di Milik nelle Coppe risale al 10 marzo: doppietta servita al Basilea nei quarti.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, obiettivo Benfica: Di Maria lavora in parte con il gruppo

    TORINO – Domenica sera ha sofferto in tribuna, assieme alla moglie Jorgelina Cardoso, mentre la Juventus prima le prendeva dalla Salernitana e poi rimontava, con tanto di giallo finale e gol del successo inspiegabilmente cancellato dall’asse Marcenaro (arbitro)-Banti (Var). Poche ore dopo l’ingiustizia subita, Angel Di Maria è tornato in campo alla Continassa svolgendo una seduta in parte differenziata e in parte in gruppo, con Massimiliano Allegri che a meno di controindicazioni dell’ultim’ora convocherà il campione argentino in vista del match di mercoledì sera in Champions League contro il Benfica per poi capire se e quanto utilizzarlo. Mettiamola così: il Fideo, tra l’altro un ex benfiquista e che l’estate scorsa è stato anche cercato dai portoghesi, si garantisce almeno un posto sulla panchina della Juve, visto che schierarlo titolare potrebbe rivelarsi un rischio per un giocatore che da inizio stagione s’è già fermato due volte per guai agli adduttori. Ma a partita in corso, magari a sostegno della coppia Milik-Vlahovic, sarebbe sorprendente se il tecnico bianconero non utilizzasse l’elemento dotato di più spiccata fantasia nella sua rosa. Allenamento differenziato in campo anche per Wojciech Szczesny, pure lui in fase di recupero, mentre all’appuntamento dello Stadium saranno quasi certamente assenti sia Adrien Rabiot, sia Manuel Locatelli.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Rui Costa “blinda” Grimaldo. Ma la Juve non molla la presa

    Mentre Alejandro Grimaldo è entrato nei radar dei club più importanti d’Europa, Juventus compresa, Manuel Rui Costa prova a sdrammatizzare: “Il suo è un processo in corso che analizzeremo, ma non è questo il momento”. Eppure, il Benfica potrebbe perdere gratis, a fine stagione, uno dei propri uomini più importanti. Negli scorsi mesi, i dirigenti bianconeri si sono fatti vivi con la società lusitana per conoscere a fondo la sua situazione e capire se ci fossero margini di manovra per portarlo a Torino. E già, perché la scorsa primavera, subito dopo aver chiuso la terza stagione consecutiva senza titoli, il canterano del Barcellona era sbottato in diretta tv: “Non ci siamo proprio. Non possiamo continuare così”. La verità è che se non fosse stato per il netto rifiuto del Benfica di prescindere da quello che è considerato uno dei migliori terzini sinistri d’Europa, il ventiseienne spagnolo avrebbe già lasciato il Da Luz da tempo. Un calciatore completo che ha subito conquistato Roger Schmidt che in estate lo ha difeso dall’ira dei tifosi biancorossi. Il meglio di sé lo dà nella metà campo avversaria: nella scorsa stagione, nessun altro terzino d’Europa ha segnato più di lui (5, per un totale di 20 in carriera). L’ultimo, il golazo al Maccabi Haifa, ha così finito per riaprire il dibattito sul suo futuro. E sebbene Rui Costa faccia finta di nulla, anche lui sa bene che il suo club non può permettersi di aspettare fino a gennaio per formulare l’offerta giusta. Con l’anno nuovo, infatti, Grimaldo sarà libero di trattare con chi vuole. La sensazione è che non saranno in pochi a interessarsi a lui: “Un problema? Lo sarebbe se stesse giocando male perché, di solito, è questo il pericolo che si corre con i calciatori in scadenza di contratto”, ha assicurato l’ex fuoriclasse della Fiorentina.
    Juve, Benfica, Barcellona e Grimaldo
    Il più grosso ostacolo che il presidente del prossimo rivale della Juventus nella massima competizione europea dovrà superare è quello legato al suo salario. In un momento di spending review, dopo aver chiuso la scorsa campagna con un debito accumulato di 35 milioni di euro, il Benfica non può di certo fare follie per un calciatore che costa già quattro milioni all’anno. Una montagna di soldi per i biancorossi, un’inezia per diversi club europei, inglesi in testa. Grimaldo, però, non si farà conquistare dal miglior offerente: i soldi sono importanti, ma non rappresentano di certo la priorità per un calciatore che, come dicevamo, ha fame soprattutto di trofei: “Il mio capitolo con il Barcellona non è chiuso. Da quando sono andato via sono sempre stato convinto che il mio non era un addio, ma un arrivederci”, ha ammesso in più di un’occasione. Ciononostante, i blaugrana non si sono fatti vivi, sebbene avessero bisogno di un terzino sinistro e Xavi Hernández avesse esplicitamente chiesto il suo ingaggio a Joan Laporta. Il presidente del Barcellona, però, ha preferito virare su Marcos Alonso memore dei problemi caratteriali che, nel 2016, con Luis Enrique sulla panchina della prima squadra, portarono al suo addio. La sua qualità, però, è fuori discussione: anche Pep Guardiola avrebbe voluto portarlo a Manchester. Il City, però, ha fatto altre scelte ed è proprio in questo interstizio che potrebbe inserirsi la Juve.
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    Gli animalisti al Benfica: “Basta voli allo stadio per l'aquila Vitoria”

    LISBONA (Portogallo) – Qualcuno vuol tarpare le ali ad Águia Vitória, l’aquila del Benfica. Da giovedì scorso in Portogallo non si placano le polemiche sul rapace che apre lo spettacolo dello stadio Da Lux. Come riporta la stampa lusitana infatti il leader dell’associazione Pan – acronimo di Persone, Animali e Natura – si è unita al coro di proteste contro il volo della mascotte del club lusitano. Inês de Sousa Real – portavoce del Pan – si è unita alla richiesta che invita il Benfica a non usare le aquile nella cerimonia di presentazione delle partite all’Estádio da Luz.
    Gli animalisti contrari al volo
    “Niente che il Pan non abbia già detto – sottolinea la portavoce dell’associazione in difesa degli animali – il posto degli animali selvatici, per quanto possa piacere ai tifosi, non è nello sport. È importante che le persone si interroghino su cosa accada dopo il “piccolo tour” allo stadio. In quali condizioni vivono questi animali? Come vengono accuditi? Sono animali selvatici: la loro vita dovrebbe essere allo stato brado e non su un trespolo per fare foto…”. LEGGI TUTTO

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    Ferreira-Benfica, può starci l'Over 2,5 al 90'

    Con il confronto tra il Pacos Ferreira e il Benfica ha inizio l’ultima giornata del campionato portoghese. I “Castori” la scorsa settimana hanno perso per 2-0 sul campo del Santa Clara mentre le “Aquile” hanno perso per 1-0 in casa contro il Porto. 
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    Le quote pendono tutte dalla parte della formazione ospite. Il Benfica in trasferta con 40 gol realizzati (miglior attacco esterno del torneo) e soli 14 subiti (seconda difesa meno battuta fuori casa) ha conquistato la bellezza di 38 punti (12 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte).
    Il Pacos Ferreira ormai salvo e senza più obiettivi sembra aver tirato i remi in barca già da diverse giornate. Denilson e soci hanno vinto solamente una delle precedenti sei partite disputate in campionato. 
    Curioso notare che una squadra come il Benfica (20 Over 2,5 su 33) sia reduce da 3 match terminati con al massimo una rete al novantesimo. Il ritorno all’Over 2,5 è offerto mediamente a 1.53. LEGGI TUTTO

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    The Athletic: “Tre club in corsa per l'ingaggio di Darwin Nuñez”

    Chelsea, Manchester United e Psg sarebbero i tre club favoriti per l’acquisto del giovane e promettente attaccante del Benfica Darwin Nuñez. Questo è quanto riportato da The Athletic, secondo cui i portoghesi – per lasciarlo partire – vorrebbero almeno 70 milioni, anche se oggi l’allenatore Verissimo ha detto che vale molto di più. Sul giocatore ci sarebbe anche l’interesse della Juventus, che però parrebbe essere indietro rispetto ai due club d’oltremanica e a quello parigino. L’attaccante uruguagio, in questa stagione, è esploso e su di lui potrebbe aprirsi un’asta, con il Benfica che – nel caso in cui si veda impossibilitato a trattenerlo – vorrebbe cederlo il prima possibile di modo da trovare subito il sostituto.Guarda la galleryChampions, il Liverpool cala il tris e ipoteca la semifinale: Benfica ko

    Ha segnato 24 gol in campionato

    Nuñez, con la tripletta messa a segno contro il Belenenses, ha raggiunto quota 24 gol in campionato, mentre in Champions League le reti sono cinque, compreso quella contro il Liverpool nel match di andata dei quarti di finale, che però non ha influito sul risultato finale in quanto i Reds hanno vinto 1-3. In questa annata il bomber sta dimostrando grande facilità nel trovare la via del gol, non solo con il club ma anche con la Nazionale. 

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