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    Juventus tra Champions, Europa League o l’eliminazione: tutte le combinazioni

    LISBONA – Vincere, conta solo vincere. Contro i pronostici e i precedenti negativi, contro la cabala, contro i 65 mila dello Stadio Da Luz che spingeranno il Benfica alla qualificazione matematica, contro gli infortuni che consegnano ad Allegri una squadra priva di tanti pezzi da novanta per la trasferta fin qui più importante della stagione. Conta soltanto vincere, battere stasera il Benfica e mercoledì 2 novembre il Psg all’Allianz, poi incrociare le dita perché, a due giornate dalla fine della fase a gironi di Champions, la Juventus non è padrona del proprio destino. LEGGI TUTTO

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    Il Benfica batte il Porto, decide Rafa Silva: ora la Juventus in Champions

    OPORTO (Portogallo) – Il Benfica non si ferma e allunga in vetta alla classifica della Liga portoghese aggiudicandosi il Classico, in trasferta, sul campo del Porto. Continua l’ottimo momento delle Aquile che ora, con il +6 in campionato, possono concentrarsi al prossimo e decisivo match del Da Luz contro la Juventus di Allegri. Una delicatissima sfida di Champions che potrebbe portare gli uomini di Schimdt agli ottavi della competizione europea, eliminando definitivamente i bianconeri. Al Do Dragao è arrivata una vittoria di misura ed è partito un chiaro messaggio con destinazione Torino.
    Il Benfica batte il Porto e vola a +6
    Partono meglio i Dragoni che sfiorano il vantaggio con Taremi, poi Eustaquio perde la testa e in tre minuti riceve due cartellini gialli che complicano la partita dei ragazzi di Conceicao. Gli ospiti provano subito ad approfittarne in un minuto colpiscono due legni con Aursnes e Rafa Silva. L’equilibrio dura per 72′, poi gli ospiti passano: mischia in area di rigore con David Neres che colpisce per primo, il tocco di Rafa Silva è decisivo come il Var che dopo due minuti convalida la rete. Il gol resiste anche dopo 7′ di recupero, il Benfica festeggia la vittoria e si prepara per la Juve. Unica nota negativa per le Aquile, l’infortunio per Draxler entrato ad inizio ripresa e sostituito dopo soli 15 minuti.
    Porto-Benfica, tabellino e statistiche
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    Juve, indicazioni Champions: vincono Maccabi e Psg, pari Benfica

    TORINO – Non solo Serie A, per la Juve c’è da rimettere in piedi anche il discorso qualificazione in Champions League. La formazione di Allegri è partita con due ko nei primi due appuntamenti: 2-1 al Parco dei Principi contro il Psg e stesso risultato allo Stadium contro il Benfica. Ora per i bianconeri c’è la sfida al Maccabi Haifa e il turno di campionato appena terminato per le tre euroavversarie ha fornito importanti indicazioni. Gli israeliani, nella sesta giornata, superano per 2-0 il Maccabi Tel Aviv nello scontro diretto per la vetta. Decide una doppietta di David che porta i suoi in cima alla classifica con 15 punti, a +2 dai diretti avversari odierni. Sorride anche la formazione di Galtier che con Messi e Mbappé si riprende la testa della Ligue 1: 2-1 al Nizza. Frena invece il Benfica che non va oltre lo 0-0 nella trasferta contro il Guimaraes: per “le Aquile” primo match senza i tre punti in otto giornate, ma vetta della classifica mantenuta a +3 da Porto e Braga. LEGGI TUTTO

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    Rafa Silva: «Lascio il Portogallo per motivi personali»

    TORINO – Sei anni fa a Saint-Denis sollevava il titolo di campione d’Europa: oggi, ad appena 2 mesi dall’inizio del Mondiale in Qatar, dice addio alla Nazionale. Rafael Alexandre Fernandes Ferreira Silva, per tutti Rafa Silva, bomber del Benfica, ha annunciato la propria decisione direttamente al ct lusitano Fernando Santos, che lo aveva convocato per le sfide di Nations League contro Repubblica Ceca e Spagna, dicendogli di «non essere disponibile a rappresentare la Nazionale», come spiegato in un comunicato stampa pubblicato sul sito del Benfica. «Chiedo solo che le ragioni della mia rinuncia, che sono personali, siano rispettate da tutti. Ho rappresentato il Portogallo in 40 partite, ho contribuito a vincere l’Europeo 2016 e la Nations League e sarò sempre in prima fila a sostenere la squadra di tutti noi portoghesi», ha aggiunto l’attaccante. «Ho preso una decisione onesta e corretta a questo punto della mia carriera e sono altresì sicuro che la Nazionale continuerà a regalare gioia ai portoghesi nella Nations League e nel Mondiale 2022».
    PER SEMPRE UNO DI NOI La Federcalcio portoghese ha affermato  che «rispetterà la scelta dell’attaccante. «Sarai per sempre uno di noi e avrai il nostro riconoscimento e la nostra gratitudine». L’attaccante, calcisticamente esploso con il Braga e arrivato al Benfica nel 2016, ha esordito con il Portogallo nel 2014 in un’amichevole contro il Camerun. Alla base della decisione del bomber, come spiegato dai maggiori media portoghesi, ci sarebbe la volontà di concentrarsi esclusivamente sul club.
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    Juve, che errore Di Maria: da uomo in più a uomo in meno

    MONZA – No, non sta andando esattamente come aveva auspicato. Doveva essere l’uomo in più di questa stagione, Angel Di Maria, invece finisce per essere l’uomo in meno. A Monza. Gli si chiedeva di aiutare la squadra a svoltare, invece – come fosse una zavorra – la sta trascinando a fondo proprio nel momento del bisogno in una partita che rischia di essere spartiacque. L’argentino si è fatto cacciare ingenuamente al 43’ del primo tempo, reagendo con una gomitata alla marcatura pressante di Izzo. Infortuni, ricadute, esplosioni, espulsioni e squalifiche. Il campionario, finora, di chi sta passando più tempo fuori, piuttosto che dentro i meccanismi della Juventus. Minuti giocati: 222, in 5 presenze. Un gol segnato. Ci si aspettava di più in termini di giocate e apporto tecnico, ma anche di personalità. Invece…
    Non benissimoDopo la sconfitta contro il Benfica, il Fideo aveva fatto discutere per i suoi commenti increduli a certe scelte di Allegri, pizzicati durante una chiacchierata con Milik («Perché ti ha tolto?»). E si era pure beccato qualche punzecchiatura dal tecnico, a posteriori: «Ho dovuto togliere Milik perché con Di Maria fuori forma a centrocampo stavamo faticando».Ieri un altro fattaccio per l’argentino, che a quanto pare dimostra nervosismo, forse insofferenza per la situazione ed il contesto. Ora partirà per la convocazione con l’Argentina, salterà la ripresa (2 ottobre: Juventus-Bologna) e sarà di nuovo a disposizione per la Champions League: Juventus-Maccabi del 5 ottobre. Occhio all’ipotesi di una squalifica da due giornate: c’è rischio che salti anche il Milan.
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    Lo strano weekend di Milik: senza la Juve, si consola con Agata nella nuova casa

    TORINO – Monza-Juventus la guarderà in tv, lontano per una volta dallo stress del campo dove in realtà avrebbe fatto tutto tranne che la figura dell’estraneo. Ma Arkadiusz Milik non può cambiare la storia, ingiusta, di una doppia ammonizione rimediata una settimana fa contro la Salernitana, la seconda per via di un’esultanza con strip non consentito a seguito di un gol poi ingiustamente annullato. La topica della combo Marcenaro (arbitro)-Banti (Var) ha partorito un 3-2 poi convertito in 2-2, però con la conferma dell’espulsione dell’attaccante polacco, con conseguente squalifica. L’ex Napoli mancherà a Massimiliano Allegri in Brianza, non alla sua dolce metà. Si chiama Agata Sieramska, nota per essere la nuova fidanzata del bomber e per il suo fisico da urlo, lei che spesso e volentieri con Arek condivide intense sedute in palestra.
    Una rete ogni due partite«Finalmente a casa nuova con il mio amore», è l’ultimo post pubblicato sul suo profilo social da Milik, che da poco si è felicemente sistemato nella nuova residenza torinese a due passi dal centro di Torino. La punta bianconera trascorrerà la sosta del campionato aggregandosi alla nazionale polacca per gli impegni in Nations League contro Olanda e Galles. Poi tornerà a fare le fortune della Juve, dopo aver già realizzato tre gol in sei partite stagionali con la maglia bianconera. Anche mercoledì aveva avviato bene il match con il Benfica grazie a una capocciata delle sue e se la squadra s’è poi arenata sul ricordo di mezzo tempo giocato come si conviene, facendosi rimontare dai portoghesi, poche colpe o nessuna possono ricadere su Arek. Allegri lo aspetta a braccia aperte. Milik ha caratteristiche a loro modo insostituibili: altro che un centravanti di scorta, si sta dimostrando assai utile.
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    Joao Mario esulta in faccia ai tifosi della Juve e Bonucci si infuria

    TORINO – Prima della fine del primo tempo di Juve-Benfica l’esultanza dell’ex Inter Joao Mario dopo il pareggio su rigore del Benfica ha scatenato la reazione di Bonucci e di tutta la Juventus insieme al pubblico dello Stadium. Il centrocampista portoghese è stato prima abbracciato dai compagni di squadra e poi accerchiato dai bianconeri che gli contestavano i festeggiamenti polemici verso la curva juventina.
    Cosa è successo
    Joao Mario è andato dal dischetto e ha spiazzato con sicurezza Perin, firmando l’1-1 al 43′. Poi ha esultato correndo sotto la curva della Juve e portandosi le mani alle orecchie, provocando i tifosi di casa, che l’hanno subito investito di fischi. A quel punto Bonucci è stato tra i primi ad avvicinarsi all’ex Inter, rimproverandogli a brutto muso il gesto antisportivo. Presto anche gli altri bianconeri si sono uniti, allargando la protesta e aumentando la tensione. L’arbitro ha ammonito Joao Mario, sedando sul nascere i tafferugli.
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    Il Benfica rende omaggio al Grande Torino: “Amicizia eterna”

    TORINO – Una delegazione del Benfica, a Torino per l’impegno di stasera, contro la Juventus, valido per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League, è salita questa mattina sul Colle di Superga per rendere omaggio al Grande Torino. Su Twitter il club portoghese ha pubblicato una serie di foto, in cui si vedono i dirigenti porre una corona di fiori dinanzi alla lapide che ricorda la squadra granata scomparsa il 4 maggio del 1949, di ritorno proprio da una trasferta in Portogallo per giocare una partita amichevole contro il Benfica, e recitare una preghiera assieme ai rappresentanti del Torino. “Amicizia eterna”, è il messaggio sui social del club lusitano.  LEGGI TUTTO