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    De Ligt firma il tris Bayern, il Leverkusen risponde e vince in trasferta

    In Bundesliga continua la sfida a distanza tra il Bayern Monaco e il Bayer Leverkusen per la corsa al titolo. La squadra di Tuchel nel pomeriggio è scesa in campo all’Allianz Arena, dove è riuscita ad imporsi contro il Borussia Monchengladbach. I bavaresi hanno infatti vinto con il risultato di 3-1: dopo il gol del vantaggio degli ospiti realizzato da Elvedi, i padroni di casa hanno trovato il pareggio con Pavlovic in chiusura di primo tempo. Nel secondo tempo il solito Harry Kane ha realizzato la rete del vantaggio e a chiudere i giochi ci ha pensato Matthijs De Ligt con un colpo di testa all’86’ (l’ex Juve nelle ultime ore di mercato è stato vicino al Psg).
    Il Leverkusen di Xabi Alonso è invece subito tornato alla vittoria dopo il pareggio contro il Monchengladbach imponendosi in trasferta sul Darmstadt con il risultato finale di 2-0. A decidere la sfida è stata una doppietta di Tella. La squadra rivelazione in Germania resta dunque a +2 in classifica sui bavaresi secondi.
    Bundesliga, le altre partite
    Il Bochum nel pomeriggio si è lasciato sfuggire la vittoria in extremis in casa contro l’Augsburg: dopo la rete di Broschinski al 33′ è arrivato il pareggio degli ospiti al 91′ con il rigore di Demirovic. Successo in trasferta per il Werder Brema, che ha visitato il Mainz vincendo 1-0 grazie alla decisiva rete di Ducksh al 2′. Ko interno per il Friburgo contro lo Stoccarda che si impone 3-1. Nel primo tempo succede di tutto: due gol degli ospiti in apertura (Undav al 2′ e Fuhrich al 7′), l’espulsione di Rohl al 16′ e la rete di Kubler nel lunghissimo recupero ad accorciare le distanze. Chiude i giochi per lo Stoccarda Mittelstadt. La giornata di Bundesliga si chiude con la sfida tra Colonia e l’Eintracht Francoforte alle 18:30. LEGGI TUTTO

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    De Ligt, infortunio shock: ginocchio! Bayern e Olanda in ansia

    SAARBRUCKEN (Germania) – Ansia Bayern Monaco per l’infortunio di Matthijs De Ligt, uscito anzitempo nella sfida di Coppa di Germania contro il Saarbrucken persa clamorosamente dai bavaresi sul campo del club di terza divisione tedesca. Problema al ginocchio destro che è sembrato subito molto grave per l’ex difensore della Juventus, rimasto a terra molto dolorante e tenendosi immediatamente la gamba, dopo una scivolata sull’insidioso campo del club di 3. Liga. Secondo le prime indiscrezioni potrebbero essere interessati i legamenti, un infortunio che terrebbe lontano dal campo De Ligt nei prossimi impegni con il Bayern (sicuramente non sarà in campo nel Klassiker contro il Dortmund nel prossimo turno di Bundesliga) e con la nazionale olandese, con il suo ritorno in campo che potrebbe slittare al 2024.

    Bayern in ansia per De Ligt

    Una serata nera per Tuchel che dopo il momentaneo vantaggio di Muller ha perso il difensore olandese. Al 25′ De Ligt è andato a chiudere in scivolata sull’esterno avversario Di Michele, ma il terreno di gioco non in perfette condizioni sembrerebbe aver tradito il numero 4 bavarese che ha subito urlato per il dolore. Il ginocchio destro nelle mani e i soccorsi dello staff medico, De Ligt ha poi provato a tornare in campo ma è stato costretto a chiedere il cambio e la reazione di Tuchel in panchina ha fatto subito capire l’entità del problema. Mani sul cappello per il tecnico tedesco che ha poi subito una clamorosa eliminazione con la rimonta degli avversari completata al minuto 96. LEGGI TUTTO

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    “De Ligt, schiaffo Tuchel al Bayern: l’ex Juve sempre più furioso”

    De Ligt aveva già saltato parte preparazione a causa della riabilitazione dopo un infortunio muscolare al polpaccio, dopo la prestazione poco convincente nel primo tempo in Supercoppa contro il Lipsia (persa per 3-0), Tuchel ha deciso di mettere da parte l’ex Ajax. Infatti De Ligt non è più stato titolare dalla sostituzione avvenuta proprio contro il Lipsia: è entrato dalla panchina quattro volte in campionato, per un totale di soli 36 minuti di gioco, ovvero nove minuti a partita. LEGGI TUTTO

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    Toro: Schuurs e l'uscita palla al piede. Vi ricorda qualcuno?

    TORINO – Perr Schuurs non è un ragazzo qualunque nel Toro di Ivan Juric. Il sangue dell’olandese si sta colorando sempre più di granata e lo riconosci non solamente dalle prestazioni scintillanti, collezionate sul campo, ma anche dai gesti, dagli stimoli che dà ai compagni, dalle parole soprattutto: «Il nostro valore va dimostrato in tutte le partite, anche per i tifosi. Pensiamo subito alla prossima». Dichiarazioni di un piccolo grande campioncino, con le stimmate del leader che verrà, appartenente alla leva calcistica della classe ’99: la stessa di Matthijs de Ligt, per esempio, anche lui cresciuto nella scuola dell’Ajax. Nuovo, Schuurs, perché appena alla prima stagione di Toro, però già consolidato per abitudini ed esperienze di successo.
    Perfettibile, ma già strepitoso
    E quando Juric dice di Schuurs che «ha una mentalità pazzesca, però deve crescere ancora», esattamente cosa intende? La risposta c’è: il tecnico croato e il vice Matteo Paro stanno lavorando sul tipo di marcatura stretta e sui tempi dell’anticipo, perché l’allenatore sente di aver bisogno di un difensore fisico, che aggredisca l’avversario facendogli sentire il fiato sul collo e riesca ad anticiparlo sul pallone nei tempi più stretti possibili. E che magari costringa l’attaccante a indietreggiare per non finire in fuorigioco. Già immaginiamo Juric urlare a Schuurs istruzioni del tipo: “Devi pressare, devi essere un martello”. Direttive alle quali, evidentemente, l’olandese non era abituato per la scuola di calcio frequentata fino alla scorsa stagione.
    Muraglie umane
    Quanto al lato squisitamente tecnico, nulla da eccepire, ovvio. Si possono migliorare determinati aspetti, ma senza la necessità di insegnare qualcosa. Con Schuurs non ce n’è bisogno, il ragazzo è forte, fortissimo. Perr è destinato a prendere il comando della difesa granata dopo la partenza di Gleison Bremer. E sabato, dopo l’ottima prova contro l’Empoli, c’è il derby. Quello con il brasiliano passato in estate dal Torino alla Juventus sarà un incrocio speciale, suggestivo, intrigante. Dubbio che poi non è tale: l’uscita di Schuurs palla al piede non vi ricorda forse qualcuno? Ognuno, che sia tifoso bianconero o granata, si faccia la propria idea. Intanto l’attesa della stracittadina sta montando in città. Il Toro ci crede e le esibizioni delle due squadre in questo scorcio di campionato fanno pensare che sì, stavolta, non c’è mismatch. Come minimo, a occhio, le distanze sembrano essersi ridotte.
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    Prima Zakaria, poi de Ligt: Allegri, che cosa è successo (e che cosa sta succedendo) nello spogliatoio Juve?

    In principio era stato Matthijs de Ligt, o per meglio dire Julian Nagelsmann, allenatore del Bayern. Non era trascorsa neanche una settimana dall’arrivo in Baviera del Golden Boy Tuttosport 2018, che il nuovo tecnico dell’olandese ha sbottato: “Ho parlato con de Ligt dopo l’allenamento e ha detto che questa per lui è stata la seduta più dura degli ultimi quattro anni. In verità, l’allenamento è stato duro, ma non così tanto. de Ligt non ha giocato molti minuti la scorsa stagione e ho sentito che in Italia poi non è facile tenersi in forma. Dobbiamo lavorare duramente con lui…”. Era il 25 luglio. Il 29 luglio, de Ligt spara la prima bordata: “Scelsi la Juve per giocare un calcio più offensivo perché l’allenatore era Sarri che ha una grande reputazione per ciò che ha fatto con Napoli e Chelsea e pensavo di avere uno stile più simile all’Ajax. Purtroppo dopo un anno è andato via. E con Allegri venivo spesso schierato a sinistra, anche se io gioco meglio a destra”.

    Ieri, 20 settembre, seconda frecciata: in un’intervista alla tv olandese Nos, de Ligt dichiara: “Alla Juve mi sono divertito molto, ma sentivo che per me era arrivato il momento di una nuova sfida. La Juve è una grande squadra, ma trasferirmi al Bayern ha significato fare un ulteriore salto di qualità. Il Bayern ha mezzi migliori per vincere la Champions. Alla Juve ho avvertito un po’ meno questa sensazione”. Dopodiché, siccome in questo periodo la Juve non si fa mancare nulla, è il turno di Denis Zakaria, preso a gennaio (15 presenze, 1 gol) ceduto in agosto in prestito al Chelsea dove non ha ancora raggranellato una presenza, mentre, sempre in Inghilterra, l’altro ex bianconero Arthur è stato aggregato all’Under 21 del Liverpool perché ha bisogno di allenarsi molto intensamente. Zakaria dixit: “Con l’organico che ha la Juve dovrebbe vincere tutte le partite 3-.0. La squadra giocava molto bassa e non avevo molto spazio. Allegri? Un allenatore che ha ottenuto grandi risultati, ma con lui non parlavo molto”.

    Ora, sottolineato che la coerenza e l’eleganza sono come il coraggio manzoniano: se uno non li ha, non se li può dare e quindi de Ligt e Zakaria, le cose che hanno detto dovevano dirle quand’erano a Torino, non dopo avere lasciato Torino. Soggiunto che i bilanci si stilano alla fine della stagione, quando capiremo se de Ligt e Zakaria avranno fatto sfracelli nel Bayern e nel Chelsea. Tutto ciò premesso, le domanda del giorno, rivolte ad Allegri, sono queste: ma che cosa diavolo è successo nello spogliatoio Juve e, soprattutto, che cosa sta succedendo adesso, con i casi Di Maria e Bonucci? Ancora: ma la Juve si allena bene? Quanto e come si allena? Quanto e come correre? Urgono risposte. Chiare, esaurienti. E senza battute.

    Guarda la galleryJuve, il rendimento di chi ha salutato in estate: Dybala al topIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    De Ligt: “Il Bayern ha mezzi migliori della Juve per vincere la Champions”

    MONACO DI BAVIERA (Germania) – “Alla Juve mi sono divertito molto, ma sentivo che per me era arrivato il momento di una nuova sfida. La Juve è una grande squadra, ma credo che venire qui (al Bayern, ndr) sia stato un’ulteriore salto di qualità per la mia carriera. Credo che in termini di ambizione il Bayern abbia mezzi migliori per vincere la Champions League. Alla Juventus invece questa sensazione l’ho avvertita un po’ meno”. Sono le dichiarazioni di Matthjis De Ligt in un’intervista con l’emittente televisiva olandese Nos. Nonostante il ricordo complessivamente positivo della sua esperienza con la maglia bianconera, il centrale olandese non ha risparmiato critiche alla sua ex squadra. LEGGI TUTTO

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    De Ligt al Bayern non ingrana: provoca rigore decisivo e i bavaresi non vincono

    Non benissimo, Matthijs de Ligt, con la maglia del Bayern Monaco. Un avvio di stagione con qualche panchina di troppo, almeno secondo le sue aspettative, una lenta risalita fino alla sufficienza dell’altra sera a San Siro contro l’Inter nonostante un brutto fallo commesso su Marcelo Brozovic e con inevitabile ammonizione a carico dell’ex Ajax, oggi un’altra giornata un po’ così. Recupero di Bayern-Stoccarda, partita valida per la sesta giornata di Bundesliga, con i bavaresi avanti 2-1: l’attaccante franco-guineano Sehrou Guirassy cerca il guizzo in extremis nell’area avversaria, ma subisce un pestone dall’ex difensore della Juventus. L’arbitro in un primo momento lascia correre, poi viene richiamato al Var e davanti al monitor non può non cambiare idea: l’olandese entra nettamente fuori tempo sul piede di Guirassy per il conseguente rigore per lo Stoccarda. Quest’ultimo firmerà il 2-2 finale nel recupero, per la delusione del tecnico Julian Nagelsmann (al terzo pareggio consecutivo in Bundes) e dello stesso De Ligt, costato al Bayern ben 77 milioni con i bonus, destinati alla Juve. I bianconeri hanno ormai voltato pagina con Gleison Bremer e compagni, il Bayern in preda a una forma acuta di tafazzite si agita: il vero De Ligt, sinceramente, è un’altra cosa.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bundesliga, Kostic titolare contro il Bayern Monaco. De Ligt in panchina

    FRANCOFORTE – Alle 20:30, al Deutsche Bank Park di Francoforte, prenderà il via ufficialmente la stagione 2022-23 della Bundesliga con la sfida tra Eintracht e Bayern Monaco. Un match che la Juventus guarderà con attenzione visto che uno dei suoi obiettivi di mercato sarà subito in campo: infatti Filip Kostic è negli 11 titolari di Glasner nel suo 3-4-2-1. Negli ultimi giorni la trattativa tra i bianconeri ed i tedeschi sarebbe a buon punto con il giocatore che avrebbe dato il suo ok e quindi l’azione passerebbe ai club. Chi invece inizierà dalla panchina è l’ex bianconero Matthijs de Ligt: nel 4-4-2 con il quale i campioni in carica scenderanno in campo Nagelsmann ha optato per Pavard, Upamecano, Hernandez e Davies. LEGGI TUTTO