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    De Ligt, Demiral, Koulibaly e ancora Arnautovic e Dzeko: Juve, come ti muovi?

    TORINO – Secondo flash dalla redazione di Tuttosport sulle trattative di mercato della Juventus. Con Filippo Cornacchia parliamo di difensori. «Partiamo da Matt De Ligt che sarà il leader della nuova Juventus di Allegri post Chiellini. Il club bianconero, per sostituire il capitano, sta pensando a un altro grosso calibro: Kalidou Koulibaly che ha soltanto un anno di contratto con il Napoli. Sul centrale senegalese c’è il solito Barcellona come su Di Maria, autentico antagonista dei bianconeri sul mercato il club di Laporta. Merih Demiral, riscattato dall’Atalanta, porta soldi e dà un aiutino. La Juve ha due piani: o andare subito a trattare con i partenopei coi soldi del turco o farlo fra un anno prendendo il difensore a zero». Ci spostiamo poi sul fronte attacco. Arnautovic o Dzeko? «Sono i due nomi più in voga come vice Vlahovic, entrambi over trenta. Marko è in pole, ma il bosniaco se Lukaku passa all’Inter diventa allettante». LEGGI TUTTO

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    Juve, cena in… difesa: Perin, Chiellini, Bonucci. E De Ligt va da Morata

    TORINO – «Ci stiamo difendendo bene», così il post di Mattia Perin sulla cena della banda juventina. E Leo Bonucci aggiunge: «La prima lettera dell’alfabeto. La A. Amore e Amicizia». Una lunga tavolata, ricca di giocatori. Perin, appunto e vicino a lui Chiellini, un ex della banda ma non si vede,  Bonnibauer, le signore, e poi Alena Seredova con Alessandro Nasi (l’uomo della Famiglia Agnelli, il cugino di Andrea, John e Lapo Elkann) e gli amici di sempre. Montalcino, Val d’Orcia, splendidi panorami, serenità e gente che sa stare bene insieme, da sempre. Adesso il capitano Giorgio andrà in America, a Los Angeles, dove peraltro risiede un altro capitano, Alessandro Del Piero, mentre Bonucci, nuovo-vecchio capitano, dovrà guidare la Juventus che va formandosi e che deve rifarsi degli zero titoli di quest’anno. In difesa, per esempio, tutti si chiedono se Matt De Ligt resterà: Max Allegri spera di sì, ovviamente solo un’offerta irrinunciabile potrebbe farlo partire (Premier sempre attenta…). Il progetto sarebbe addirittura di metterlo insieme a Koulibaly, ma qui la strada che porta all’accordo col Napoli resta impervia. Nel frattempo, l’olandese, a Venezia per la festa dei coniugi Morata (quinto anniversario di matrimonio), si gode la città con AnneKee, sempre più immerso nella realtà italiana dove si trova a meraviglia.  LEGGI TUTTO

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    De Ligt, il saluto da leader e capitano. Dell’Olanda. E La Juve? Applaude

    TORINO – (e.e.) L’ultima immagine di Matt De Ligt prima delle meritate vacanze: lui vincente e con la fascia da capitano. Dell’Olanda… («Importante chiudere la stagione con un successo – battuto 3-2 il Galles di Bale e Ramsey – e adesso è tempo di ferie»). Il difensore della Juventus è un leader nato, a 22 anni sembra un veterano passato attraverso mille battaglie. Via Chiellini, sembra naturale passare da De Ligt, senza che Bonucci si senta sminuito, per il rilancio in Italia e in Europa. E’ l’ex Ajax quello in grado di traghettare i bianconeri verso la vetta. E’ stato chiaro, tra l’altro: «Due quarti posto non mi bastano». Già, non possono bastare a uno abituato a vincere sin dalle giovanili dei Lancieri. Lo Juve lo sa benissimo, e mai vorrebbe privarsi del ragazzo. Che però ha mercato, soprattutto in Premier (il suo mentore Ten Hag lo vorrebbe allo United, Tuchel al Chelsea, così per dire). Se arrivasse mai un’offerta extra large da 80 milioni in su allora la trattativa sarebbe obbligata. Nel frattempo continuano i contatti con il suo entourage per rinnovare (c’è sempre la questione della clausola) un rapporto comunque sincero e a prova di gradi: al comando c’è Matt. LEGGI TUTTO

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    De Ligt sprona la Juve: il patto per il futuro

    Matthijs de Ligt non spaventa la Juventus dicendo di voler andar via. Il suo messaggio, dal ritiro della nazionale olandese, vuole essere invece di sprono affinché il club si rinforzi e torni nuovamente a essere competitivo. Nulla di strano, ma un pensiero condiviso dalla stessa società e da milioni di tifosi bianconeri. E anche sulla sua situazione personale, non avverte di non voler prolungare il suo contratto, in scadenza nel 2024, ma sottolinea con profonda onestà che la trattativa per il rinnovo sta proseguendo e che, alla fine, sarà lui a decidere l’ultima parola.Sullo stesso argomentoJuve, De Ligt ‘temporeggia’: “Prolungamento? Al momento giusto deciderò”Juventus

    Il contratto

    È probabile che la firma arrivi. O almeno, la Juventus è cautamente ottimista sulla possibilità di legarsi al difensore olandese fino al 2026. Le parti ne stanno parlando da almeno sei mesi, ma siamo ancora a una fase embrionale, serve tempo. «Al momento sono in corso dei colloqui – dice ai microfoni di Nos Voetbal -, ci sono dei passi da fare e quando sarà il momento deciderò se rinnovare oppure se guardare oltre…». Molto dipenderà dal progetto sportivo della Juventus, se soddisferà le ambizioni dell’olandese, amareggiato per gli ultimi risultati.

    Sullo stesso argomentoCalciomercato Juve, la difesa: Molina resta caldo, attesa KoulibalyCalciomercato Juventus

    «Guardo sempre a ciò che è meglio per me in termini di progetto sportivo. Siamo reduci da due quarti posti consecutivi e non può bastare, è un risultato deludente, dovremo fare dei passi avanti. La Juventus è un club che vuole e deve essere sempre campione». E lui di scudetti ne ha vinto soltanto uno, l’ultimo del ciclo di nove consecutivi: arrivato dall’Ajax per 75 milioni nell’estate del 2019, il difensore lo conquista con la Juventus di Maurizio Sarri, poi l’anno successivo, con Andrea Pirlo in panchina, vince una Coppa Italia e una Supercoppa, in questa stagione, per la prima volta insieme con Massimiliano Allegri, resta invece a digiuno.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Allegri si racconta: “De Ligt leader, Locatelli capitan futuro. Conta solo vincere”Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, De Ligt 'temporeggia': “Prolungamento? Al momento giusto deciderò”

    TORINO – “Il prolungamento con la Juventus? Deciderò quando sarà il momento”. Parole che mettono in ansia i tifosi bianconeri quelle pronunciate nel ritiro dell’Olanda da Matthijs De Ligt, 22enne difensore legato ai torinesi fino al giugno 2024.Guarda la galleryDe Ligt pensa all’Olanda: il suo allenamento con gli Orange
    Deluso dal quarto posto
    “Ci sono dei colloqui in corso e quando sarà il momento deciderò se prolungare o guardare oltre – ha detto De Ligt in un’intervista ai connazionali di ‘Nos’ -. Guardo sempre a ciò che è meglio per me stesso in termini di progetto sportivo. Due quarti posti di fila non sono un risultato soddisfacente, bisognerà fare dei passi avanti anche se dal punto di vista personale questà è stata la mia migliore stagione, per minutaggio e prestazioni”.
    Concorrenza in Nazionale
    Nel frattempo De Ligt ha perso il suo ‘status’ di titolare inamovibile in Nazionale e nell’ultimo match vinto dagli ‘Orange’ sul campo del Belgio si è dovuto accontentare della panchina: “La competizione spietata fa parte dello sport ai massimi livelli. Puoi vederlo come qualcosa di negativo, ma mi stimola. Certo, non è una situazione ideale, ma cerco sempre di vedere il buono in ogni situazione. Penso di poter giocare in tutte e tre le posizioni della difesa, poi tocca al ct van Gaal decidere”.
    Guarda la galleryDe Ligt si allena con l’Olanda: che abbracci con Davids LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri si racconta: “De Ligt leader, Locatelli capitan futuro. Conta solo vincere”

    Un gioco da tavola, versione calcistica del Monopoli, si alzano le carte e si fanno le domande, Andrea Barzagli nella veste di giornalista, Massimiliano Allegri in quello dell’intervistato, protagonisti dello speciale di Dazn “TeoreMax – La versione di Allegri” in esclusiva sulla App da oggi. L’allenatore della Juventus si racconta parlando di passato e futuro, di rimpianti e gioie, di Dna e leadership, di addii e ritorni con il contorno di battute e sorrisi. «L’unico che mi è mancato allenare è Messi – confessa -. Ho allenato anche CR7. Poi Ibrahimovic, Ronaldinho, Robinho, Cassano, Seedorf, Pirlo, Buffon, un fuoriclasse, a parte quando si metteva in porta e non si buttava…».Sullo stesso argomentoLa Juve di Allegri, il Real di Ancelotti, il vincere e il bel giocoJuventus

    I campioni

    Si parte in salita, con la Juventus che non ha battuto in questa stagione le prime tre in classifica. «No, non ci erano superiori, ma se non abbiamo mai vinto, qualcosa c’è mancato sotto l’aspetto caratteriale o della gestione» dice Allegri. E si entra subito nel vivo della discussione, affrontando la questione della leadership: «O ce l’hai o difficilmente ti viene a una certa età. In questo gruppo, Chiellini è stato importante, come anche te Andrea, come Buffon o Marchisio, parlando degli italiani». Il Conte Max indica chi potrà diventare leader. «Per il futuro ce ne sono due, De Ligt e Locatelli. Manuel è stato un ottimo acquisto, potrà esse re il capitano, ha le caratteristiche tecniche e morali per stare tanti anni alla Juve. Poi, quest’anno è stata una piacevole sorpresa Danilo: quando parla non è mai banale e mette davanti la squadra. Un vero leader è silenzioso, deve parlare poco e deve mettere sempre davanti la squadra. È la squadra che ti riconosce come leader».

    Sullo stesso argomentoVlahovic e Dybala come Tevez e Baggio: la Juve sceglie i five momentsJuventus

    E Dusan Vlahovic come rientra in questa classifica, bomber o leader, o entrambi. «Vlahovic può essere un leader a modo suo, ha un carattere leale, vuole sempre vincere, più che con le parole, diventerà un leader carismatico in campo a livello caratteriale. Mi emoziono ancora se penso alle annate trascorse con grandi giocatori che mi hanno insegnato e dato tanto. Con loro ho avuto anche degli scontri, ma il campione non è quello che esce dallo spogliatoio, sconsolato, e chiama il procuratore. È quello che tira fuori l’orgoglio, ti dimostra che è ancora un campione e così in campo vince le partite».

    Guarda la galleryMercato Juve, da Koulibaly a Pogba: i sogni di Allegri

    L’Under 23

    Dai campioni ai talenti in crescita: Allegri ha un’attenzione particolare verso i giovani visto che quest’anno ne ha fatti debuttare cinque in prima squadra. «L’Under 23 è un passaggio molto importante per la crescita dei ragazzi, il distacco tra Primavera e prima squadra, soprattutto quando si parla di una grande squadra come la Juventus, è troppo ampio. Sono più pronti ma è un discorso che riguarda anche la prima squadra: quando vengono con noi, hanno un livello più alto e quindi riescono a tenere i ritmi fisici e tecnici, quindi anche l’allenamento della prima squadra non si abbassa di livello. Miretti ha fatto 4 partite, buone, è stato molto bravo. La sua qualità è l’affidabilità». I due anni di stop «mi sono serviti, mi sono riavvicinato alla famiglia, a casa, agli amici. Ho apprezzato alcune cose che quando siamo nella “centrifuga” diventa difficile. Ora però avevo bisogno di rientrare». Allegri si lascia così andare a pensieri filosofici su gioco, vittorie e obiettivi.

    Sullo stesso argomentoVlahovic toglie il numero 7 da Instagram: arriva il cambio di numero sulla maglia?Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, non solo Pogba: anche De Ligt sul tavolo delle trattative 

    Il piatto forte – e principale – del vertice Pimenta-Juventus sarà Paul Pogba. Ma in giornata l’avvocato brasiliano, diventata plenipotenziaria della scuderia Raiola dopo la morte del super agente, e i dirigenti bianconeri faranno il punto anche sugli altri assistiti juventini della scuderia monegasca. A partire da Matthijs De Ligt. La Juventus considera il 22enne centrale olandese l’uomo a cui affidare il post Giorgio Chiellini, che stasera saluterà i tifosi all’Allianz Stadium prima di buttarsi nell’avventura Usa, e l’ex Ajax ha detto più volte di trovarsi a meraviglia in bianconero e in Italia, tanto da non considerare ancora terminata la sua avventura in Serie A. Il feeling è forte, ma c’è un però… De Ligt ha disputato tre stagioni a Torino e in estate entrerà in vigore la clausola rescissoria da 120 milioni, presente nel contratto. […]Sullo stesso argomentoChiellini, il programma dell’ultima serata allo StadiumJuventus

    Il ds Federico Cherubini non intende perdere De Ligt nell’immediato, ma allo stesso tempo vorrebbe evitare il rischio di arrivare fra dodici mesi (estate 2023) con un giocatore del calibro del Golden Boy 2018 con soltanto un anno di contratto. Già, perché a quel punto aumenterebbe il pericolo di dover vendere in saldo un pezzo pregiato, nel 2019 acquistato dall’Ajax per 75 milioni, per aggirare il futuro addio a parametro zero. Per tutti questi motivi la Juventus e la Pimenta ragioneranno su un possibile compromesso: un prolungamento breve. […] L’idea oggetto di studio è quella del prolungamento breve in cambio di un abbassamento della clausola da 120 milioni. In caso di semaforo verde, la Juventus si terrebbe stretta De Ligt per l’immediato post Chiellini e rimanderebbe di dodici mesi il problema dell’eventuale cessione. Mentre l’abbassamento della clausola potrebbe agevolare il futuro lavoro della Pimenta.

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    Guarda la galleryJuve, le strategie: chi resta, chi è in bilico e chi parte LEGGI TUTTO

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    Da Cuadrado a De Ligt, le condizioni dei giocatori della Juve

    TORINO – Una Juventus incerottata quella che è scesa in campo ieri contro il Sassuolo. Non bastavano i lungodegenti Federico Chiesa e Kaio Jorge, che si rivedranno in campo nella prossima annata, non erano sufficienti i forfait di Manuel Locatelli e Weston McKennie, fermi ormai da parecchio per i quali c’è il rischio di non poter rientrare entro la fine della stagione, nella lunga lista degli indisponibili c’è ancora Arthur, che sembra sempre prossimo a ritornare, ma ogni volta viene rimandato alla partita successiva (adesso ha il Venezia nel mirino). Da sabato in infermeria è entrato pure Juan Cuadrado, che ha saltato la trasferta a Reggio Emilia per un risentimento muscolare all’adduttore sinistro, mentre Matthijs de Ligt è comunque partito ma il tecnico ha preferito tenerlo in panchina. «Mercoledì, in Coppa Italia, era uscito per un problema di stomaco, una sorta di virus – ha spiegato Massimiliano Allegri -. Ieri (domenica, ndr) non ce la faceva ad allenarsi, è uscito ed è rientrato a metà seduta. Stamattina (ieri mattina, ndr) gli ho parlato, ha detto di stare meglio però preferisco che giochi uno che sta bene piuttosto di uno a mezzo servizio». […]Guarda la gallerySassuolo-Juve 1-2, le pagelle bianconere: Dybala, il gol e basta

    Le condizioni di Cuadrado

    […] Tornando agli infortunati, Allegri ha spiegato anche il problema di Cuadrado. «Si è fermato durante l’allenamento per il riacutizzarsi di un dolore al tendine del pube. Purtroppo arriva da un periodo in cui era affaticato». Il colombiano dovrebbe saltare anche la sfida del 1° maggio contro il Venezia e rientrare o a Genova (6 maggio) oppure direttamente nella finale di Coppa Italia contro l’Inter, l’11 maggio a Roma.

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    Guarda la galleryLa Juve stende il Sassuolo: strana esultanza di Dybala con Bonucci LEGGI TUTTO