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    Juventus-Empoli, Kean al primo gol stagionale: da quanto tempo non segnava

    A Torino contro l’Empoli l’ha sbloccata Moise Kean. L’attaccante bianconero è tornato al gol portando in vantaggio la Juve: il numero 18 dopo aver raccolto un assist di Kostic ha anticipato De Winter e battuto Vicario. Un ottimo avvio di partita per Moise Kean che prima del gol ha avuto anche un’altra occasione per segnare.

    L’ultimo gol di Kean

    Ma da quanto tempo non segnava Kean? L’ultimo gol dell’attaccante bianconero risale alla sfida in trasferta contro il Sassuolo: era il 25 aprile 2022. Dopo essere partito titolare nel derby contro il Toro, Allegri gli ha dato ancora fiducia confermandolo titolare contro l’Empoli. Fiducia ripagata da un bel gol! LEGGI TUTTO

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    Kean torna a scrivere sui social: messaggio alla Juventus?

    A distanza di quasi un mese dall’ultima volta, Moise Kean è tornato a postare sui propri social. L’attaccante, che utilizza con molta parsimonia il proprio account, ha condiviso quattro foto, tre delle quali piuttosto enigmatiche. Dopo la propria immagine, il 22enne bianconero ha condiviso il disegno di un atleta posizionato indietro rispetto agli avversari dalla linea di partenza di una corsa e due messaggi da “decifrare”. Nella prima si legge: “Essere qualche passo indietro non significa necessariamente fallire. A volta Dio ti sta preparando per un ottimo pranzo”. Poi invece: “Dio non ti sta chiedendo di capirlo. Ti sta chiedendo di fidarti che lo ha già fatto”. Sarà un messaggio rivolto alla Juve? Intanto Kean, saltato l’esordio in campionato contro il Sassuolo per diffida, è sempre sceso in campo a partita in corso o dal primo minuto collezionando 311 minuti in 13 gare tra Serie A e Champions League. Segno che Massimiliano Allegri punta su di lui.  LEGGI TUTTO

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    L'urlo di Milik: “Siamo la Juve, dobbiamo fare di più. Che battaglia con il Benfica!”

    TORINO – «Lasciamoci alle spalle la partita di ieri con la consapevolezza che siamo la Juve e possiamo e dobbiamo fare di più. Testa alla prossima battaglia, insieme. Fino alla fine». Firmato, Arkadiusz Milik, semplicemente il giocatore bianconero più decisivo nelle ultime uscite. Vale a dire, sin da quando – il 26 agosto – ha firmato per i colori juventini. Il suo bilancio: due gol in 5 partite e pure un’espulsione per doppio giallo, rimediato domenica contro la Salernitana, il secondo cartellino per essersi tolto la maglia dopo aver realizzato il 3-2. Rete, poi, assurdamente cancellata dal Var Banti che aveva segnalato all’arbitro Marcenaro una sorta di “anomalia” (offside inesistente di Bonucci, tenuto in gioco da Candreva) rivelatasi fasulla. Il polacco aveva esternato il suo pensiero sui social con un post poi cancellato, oggi è tornato sulla partita pareggiata l’altra sera allo Stadium per ricavarne i giusti insegnamenti. Vale a dire: ok la topica arbitrale, ma la Juventus anti-Salernitana non è, non può essere Juventus. Arek dovrebbe giocare dall’inizio contro il Benfica (non si spiegherebbe altrimenti la scelta di Massimiliano Allegri di preferirgli Moise Kean in avvio di partita, apparso del tutto fuori contesto) e l’obiettivo è riprendere anche un discorso personale interrottosi in Europa il 5 maggio nella semifinale di Conference League contro il Feyenoord, mentre l’ultimo gol di Milik nelle Coppe risale al 10 marzo: doppietta servita al Basilea nei quarti.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Tra Juve e Kean è amore obbligato. Gli scenari per il suo futuro

    TORINO – Un rebus? Non proprio, comunque una situazione complicata e mica poco. Sia dal punto di vista del suo gradimento al cospetto del tecnico e della dirigenza, sia della sua posizione contrattuale specifica. Chi? Lui, Moise Kean, il giovane ventiduenne cresciuto nelle giovanili bianconere, venduto nella stagione 2019/20 all’Everton per poco meno di 28 milioni di euro, quindi prestato dagli inglesi dopo un anno al Psg e poi ancora alla Juventus, per due stagioni, che lo ha ripreso con l’obbligo di riscatto al termine di questo campionato al verificarsi di determinati risultati per un ammontare di 28 milioni. Sì, conviene rileggersi la frase precedente per essere certi di aver compreso bene il tutto. Sta di fatto che fargli cambiare maglia in questo calciomercato è praticamente impossibile perché i bianconeri non possono prestarlo ma, al limite, spendere 28 milioni subito per acquistarlo e poi girarlo a qualche club che lo cerca.Guarda la galleryLa probabile formazione di Allegri per Sampdoria-Juve. Due i ballotaggi
    Due i problemi: il costo esoso e il fatto che nessuna società penserebbe di spendere tanti soldi per lui. E così ecco che Kean si gioca buona parte del suo futuro in questa prima parte del campionato, quando dovrà dimostare nelle tante o poche occasioni che gli verranno concesse di essere finalmente maturato sotto tutti i punti di vista. Per cui fine delle bravate, tipo arrivare in ritardo prima della amichevole con l’Atletico Madrid – Allegri lo rimandò giustamente a casa e la società fece scattare gli automatismi previsti a fronte di queste mancanze -. Ma non solo. Kean dovrà far vedere di essere utile alla causa a prescindere dal ruolo in cui verrà utilizzato e dal momento in cui comincerà a correre. Perché se pare molto difficile ipotizzare per lui partite da titolare, il tecnico livornese da lui si aspetta giocate vincenti anche da subentrante, con strappi palla al piede sulla fascia a creare superiorità numerica per poi andare ad assistere chi gioca in mezzo all’area, ovvero Vlahovic. Difficile infatti che Kean venga utilizzato come prima punta, al limite come seconda, oppure, più probabilmente, come esterno del tridente offensivo.
    Kean, chance contro la Sampdoria?
    In teoria già nella sfida di domani sera a Marassi contro la Sampdoria, Allegri potrebbe decidergli di concedergli una grande chance, ovvero consegnargli il ruolo di esterno destro del tridente preferendolo a Cuadrado, che oggettivamente nella prima uscita contro il Sassuolo all’Allianz Stadium non ha brillato per la propensione a saltare l’uomo. Diciamo che la scelta tra Cuadrado e Kean sarà strettamente collegata a quella della mezzala destra. Con Cuadrado che è più attento dal punto di vista tattico ci sarebbero più probabilità di avere una mezzala che si inserisce con maggior frequenza, tipo McKennie, mentre con Kean sarebbe più prudente mettere nei suoi paraggi qualcuno che abbia nella fisicità e nell’attitudine a proteggere le proprie qualità migliori: ogni riferimento a Zakaria non è affatto casuale. Chissà cosa passerà nella mente di Moise domani sera, durante il riscaldamento, quando tornerà a calcare il prato di Marassi: non potrà non tornargli in mente la sfida della terzultima di campionato della scorsa stagione quando contro il Genoa si trovò, di fatto, a battere un rigore praticamente a porta vuota dopo un micidiale contropiede, ma invece di segnare il raddoppio che avrebbe blindato il successo della Juventus, spedì a lato il pallone. Riaprendo di fatto la gara che i rossoblù riuscirono addirittura a ribaltare negli ultimissimi minuti con la rete di Gudmundsson all’87’ e di Criscito su rigore all’ultimo secondo di recupero.
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    Juve, Rovella in prestito. Kean in bilico, Udogie sfuma

    TORINO – In attesa di capire quando arriverà il rinforzo in attacco tanto atteso, con Depay ormai da tempo in pole position, la posizione di Kean rimane sempre in bilico, anche se, pensando alla sfida contro la Sampdoria di lunedì con tante assenze dei bianconeri, è possibile che l’azzurro classe 2000 possa giocarsi una chance, dopo aver saltato il Sassuolo per squalifica. La sua estate è stata movimentata, sulle montagne russe: la doppietta negli Stati Uniti con il Barcellona ha mostrato il miglior lato di Kean, compensato in negativo dall’episodio del 7 agosto, quando si è presentato in ritardo alla convocazione fissata da Allegri, venendo così escluso dall’amichevole con l’Atletico Madrid. Qualche giorno dopo è arrivata Rafaela Pimenta, l’avvocato-agente che ha preso in mano l’impero Raiola: per parlare con la Juventus del trasferimento di Pellegrini all’Eintracht, certo, ma anche per chiarire la situazione di Kean. Che sarà in bilico fino alla fine del mercato. Chi va via in prestito è Nicolò Rovella: lo aspetta il Monza. Un vecchio obiettivo invece sfuma ufficialmente: Udogie è un giocatore del Tottenham, ma resterà per un anno a Udine.Guarda la galleryJuve, da Di Maria a Pogba e Chiesa: l’infermeria bianconeraIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    La Juve fa 2-2 con il Barcellona: super Kean, Vlahovic a riposo

    INVIATO A DALLAS – Alla fine arriva un buon pareggio, che dà morale e conferme: Juventus-Barcellona 2-2. Senza Vlahovic (tenuto a riposo nell’ottica di quel percorso di recupero atletico al 100% di cui ha parlato lui stesso) pensa Kean a prendersi la scena, con una doppietta che magari anche in ottica mercato può avere un qualche peso specifico. E poi c’è Di Maria, che si vede eccome che può fare la differenza.
    PRIMO TEMPO Sperimenta, Massimiliano Allegri. E comincia a riflettere – e collaudare – una Juventus che possa/debba giocoforza fare a meno di Paul Pogba almeno per uno o due mesi. E dunque via con i casting per la sostituzione. Ieri è toccato a Locatelli, al 1′, giostrare laddove ci starebbe il francese se solo non fosse alle prese con i guai al menisco. Mediana a tre, infatti, completata da Rovella (e poi magari Paredes? Chissà…) e Zakaria. In difesa – davanti a Szczesny – ecco Danilo, Bonucci, Bremer e Alex Sandro. Tridente offensivo: Cuadrado, Kean e Di Maria. Barcellona speculare con il 4-3-3: Xavi Hernandez punta sul tridente con Dembelé, Lewandowski, Aubameyang.  La prima occasione porta la firma di Dembelé, per il Barcellona. Trattasi di una sorta di trailer del film che sta per partire: protagonista assoluto è il francese. Che da lì in poi imperverserà. La Juventus comunque non sta a guardare e risponde in primis con la verve di Angel Di Maria. L’argentino ci prova al 10′ (esterno da pochi metri che Ter Stegen blocca abbastanza facilmente), ci prova al 15′ (stavolta conclusione da fuori) e ci prova al 17′ (bella iniziativa di Cuadrado che serve il Fideo il quale però tarda a concludere). Ancora Di Maria trascinatore al 26′, quando serve cioè a Kean un pallone bello-bello da insaccare, peccato che Eric Garcia riesca ad intervenire d’anticipo.
    LEWA CI PROVA Sul versante blaugrana si segnalano un conclusione sopra la traversa di Lewandowski e due tiri di poco fuori misura di Kessie e Aubameyang. Trattasi di un crescendo che accompagna al Dembelé-time: al 35′ il francese salta come birilli sia Cuadrado sia Alex Sandro e poi in diagonale beffa Szczesny. Più o meno la stessa cosa farà al 40′ (questa volta ad arrendersi sono Cuadrado e Locatelli). Fortuna per la Juventus che poco prima anche Moise Kean avesse fatto la sua parte, siglando il momentaneo 1-1. Ottima azione. Locatelli innesca per Cuadrado che mette in mezzo: Kean è bravissimo ad insaccare anticipando Eric Garcia.
    SECONDO TEMPO Nella ripresa Allegri dà un po’ di spazio a Perin e inserisce Gatti, per cominciare. La Juve tira fuori gli artigli, di nuovo. E c’è ancora Kean a risolvere la situazione. Lo fa all’8′: ci mettono la zampa Di Maria, poi Zakaria e Locatelli sino alla conclusione di Kean, con Pena che esce vanamente. La partita resta sfiziosa, con occasioni da una parte (blaugrana) di più e dall’altra (bianconera) di meno. E pure cambi, da una parte e dall’altra. Lewandowski alto, Rapinha traversa (su punizione), Ansu Fati (traversa). Su punizione ci prova anche l’ex bianconero Pjanic, ma non prende bene la mira. La Juventus – a quel punto un po’ prima squadra e un po’ Under 23 – rinuncia mano a mano ad ambizioni offensive e si chiude nella propria metà campo. Con efficacia, comunque, visto che il punteggio resta invariato. Anche grazie ad un doppio paratone di Perin su Depay. LEGGI TUTTO

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    Kean bussa tre volte, Di Maria incanta: la domenica della Juve aspettando gli States

    TORINO – Massimiliano Allegri ha torchiato i suoi ragazzi a suon di doppie sedute per l’intera settimana, oggi gli è bastato un solo allenamento al mattino per capire che sì, questa Juve vuole partire subito forte. Tra 29 giorni si alza il sipario, la “prima” di campionato contro il Sassuolo allo Stadium darà le prime vere risposte sullo stato dell’arte bianconera e nell’attesa il gruppo si è sciroppato un’intensa seduta di lavoro in compagnia del Pinerolo coinvolto anche nella partitella finale. I piemontesi, che la scorsa stagione si sono presi il torneo di Eccellenza garantendosi la promozione in Serie D, hanno fatto da sparring partner ad Angel Di Maria e compagni.Guarda la galleryPartitella Juve contro il Pinerolo: Di Maria incanta

    E proprio il Fideo si è iscritto all’elenco dei goleador di un test dominato dalla tripletta di Moise Kean e dalle doppiette di Matias Soulé e Denis Zakaria. È un’ulteriore dimostrazione dell’ottima condizione dell’attaccante il cui cartellino è ancora di proprietà dell’Everton e che ciclicamente radiomercato accosta a una destinazione diversa da quella juventina. Ma non è detta l’ultima parola, nonostante le voci che corrono tra Torino e Parigi a proposito di un eventuale scambio con l’argentino Leandro Paredes, sempre segnalato tra i pericolanti nella rosa del Psg. Allegri ha visto andare a segno anche Adrien Rabiot, altro giocatore al centro del mercato anche perché ha un solo anno di contratto. Segnali positivi, insomma, filtrano dalla sgambatura contro il Pinerolo. E nella notte italiana tra venerdì e sabato i bianconeri debutteranno nel Soccer Champions Tour a Las Vegas: Allegiant Stadium, ore 5 del nostro mattino, avversari i messicani del Club Deportivo Guadalajara, conosciuti come i Chivas (le capre).

    Sullo stesso argomentoJuve: Pellegrini, Kean, Arthur e altri tra ritiro e mercatoCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve: Pellegrini, Kean, Arthur e altri tra ritiro e mercato

    TORINO – La tournée negli Stati Uniti, il ritorno in Italia, la toccata e fuga a Tel Aviv e poi si parte. La stagione del calcio giocato in casa Juventus scatta sabato 23 luglio, durante il Summer Tour negli Usa. La prima gara è quella contro il Chivas Guadalajara: calcio d’inizio alle 5 ore italiane a Las Vegas. Il tasso tecnico delle avversarie successive, però, si alza notevolmente. Il 27 luglio si fa sul serio: al Cotton Bowl Stadium di Dallas, alle 2.30 ora italiana, la squadra di Massimiliano Allegri affronta il Barcellona. Duello serratissimo con il collega Xavi, in un antipasto di Champions League nel quale la Juventus dovrà capire a che punto si trova il proprio cantiere. Anche perché, domenica 31 luglio, è in programma un’altra gara di livello assoluto: a Los Angeles, alle 4 ore italiane, si presenta il Real Madrid. Da campione d’Europa in carica: non esattamente una passeggiata di salute per Pogba e compagni, che però avranno subito la possibilità di misurarsi coi più forti. Allegri potrà capire in fretta dove migliorare un gruppo che durante i dieci giorni negli Stati Uniti sarà in divenire.Sullo stesso argomentoJuve, Allegri sfida il caldo: doppia seduta per Pogba e compagniJuventus

    Alcuni giocatori, peraltro, non prenderanno parte al ritiro. A cominciare da Arthur, che già da tempo ha le valigie in mano. La Juventus sta studiando la formula per inserire il brasiliano nella trattativa per Nicolò Zaniolo: strada in salita ma non troppo, visto il gradimento della Roma nei confronti del regista. Oltreoceano, per altri motivi, non voleranno due pedine: Federico Chiesa e Kaio Jorge, che rimarranno alla Continassa per proseguire il piano di recupero dai rispettivi infortuni. La loro stagione non è l’estate, ma l’autunno: torneranno a regime fra qualche settimana, per cui meglio non affrettare i tempi. Nel bel mezzo del viaggio negli Stati Uniti, la Juventus avrà diverse situazioni di mercato in uscita da gestire. Da Aaron Ramsey a Moise Kean (occhio all’operazione Paredes col Psg, che si può sbloccare grazie al classe 2000) passando per Luca Pellegrini, fino ad arrivare ad Alex Sandro, giocatore che potrebbe essere ceduto a fronte di offerte degne. Idem Daniele Rugani (può finire nell’affare Arnautovic col Bologna).

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    Tre amichevoli di lusso negli Usa, poi giovedì 4 agosto è tempo di Villar Perosa: Juventus A-Juventus B alle ore 17 è un dolce ritorno nel calendario estivo bianconero. In quella settimana si attende la definizione del test in Israele contro l’Atletico Madrid, dopodiché la musica cambierà. Il campionato parte lunedì 15 agosto con Juventus-Sassuolo alle 20.45. Poi la trasferta di Marassi contro la Sampdoria il 22 agosto alle 20.45, il match contro la Roma del 27 agosto alle 18.30 allo Stadium, lo Spezia nuovamente in casa (31 agosto ore 20.45) e la Fiorentina il 3 settembre alle 15 al Franchi. Con la Champions League sullo sfondo: il 25 agosto largo ai sorteggi della fase a gironi, con successivo esordio martedì 6 o mercoledì 7 settembre. Sarà essenziale uno sprint in avvio: mettere fieno in cascina prima del Mondiale è fondamentale.

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