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    Morata ko, la Spagna trema: infortunio, a rischio Mondiale?

    CADICE (Spagna) – Brutte notizie per Alvaro Morata che dopo 10′ della sfida tra Cadice e Atletico Madrid è stato costretto a lasciare il campo per infortunio. Tremano i Colchoneros, ma anche e soprattutto la Spagna che rischia di non avere l’attaccante ex Juve per il Mondiale in Qatar. Il numero 9 biancorosso, al 7′ del match di Liga,  provando a coordinarsi su un cross si è scontrato con Mbaye restando a terra. In un primo momento lo spagnolo è riuscito a rialzarsi, ma dopo qualche attimo è stato costretto a sdraiarsi nuovamente a terra, portandosi le mani sul volto, per ricevere le cure dei sanitari e chiedere la sostituzione a Simeone. La prima diagnosi del club, come riporta Marca, parla di un trauma al piede, visto che Morata è uscito zoppicando e molto dolorante, ma al momento sono troppo poche le indicazioni per capire quale sarà il suo futuro. Preoccupazione per la nazionale di Luis Enrique che aveva da poco diramato il listone iniziale per proiettarsi verso l’avventura mondiale.Guarda la galleryMorata, infortunio shock: mani in faccia, Mondiale a rischio FOTOIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Morata: «A gennaio mi ha cercato il Barcellona, ma Allegri voleva vedermi giocare con Vlahovic»

    TORINO – La Juve di questi tempi non dà soddisfazioni alla sua tifoseria e se si pensa alle enormi difficoltà che Dusan Vlahovic sta incontrando nonostante sia sempre il cannoniere di squadra con 4 gol in campionato (di cui, però, solo uno su azione), ascoltare Alvaro Morata può fare comunque un bell’effetto e sciogliere per un attimo la tensione. L’ex attaccante bianconero, tornato in estate all’Atletico Madrid da dove nonostante mille rumours non s’è più mosso, ha parlato dal ritiro della Spagna alla nota trasmissione della Cadena Ser, El Larguero. Al centro dell’attenzione le parole dedicate da Alvarito alla sua ex squadra, in particolare al mercato di gennaio e di giugno, quando una squadra l’aveva seguito da vicino: «Sì, è vero, c’è stato un interesse del Barcellona, mi ha chiamato anche Xavi con cui ho parlato non solamente di calcio, un po’ di tutto. E questo mi ha fatto sentire bene, l’ho apprezzato molto». L’ex centrocampista blaugrana era subentrato da un paio di mesi a Ronald Koeman e nelle settimane successive aveva spinto molto perché Morata lo raggiungesse in Catalogna. «Alla fine dell’inverno passato c’erano state 4-5 buonissime opportunità da valutare – prosegue Alvaro – però Allegri è stato chiaro con me, voleva che io rimanessi, mi diceva che voleva vedermi giocare con Vlahovic. Così ha bloccato tutto. E io ho giocato sulla sinistra, l’ho fatto, anche se per me è stato uno sforzo».
    L’addioNon è un mistero che lo spagnolo, finché ha potuto, ha sperato in una conferma nella Juventus, ma l’Atletico Madrid non ha mai mollato un centesimo rispetto all’iniziale accordo tra le società, in base al quale Morata sarebbe stato ceduto a titolo definitivo solamente a fronte di un bonifico da 35 milioni di euro sull’unghia. Ecco perché Alvarito è tornato a Madrid, malgrado si raccontasse da tempo del mancato feeling con Diego Simeone. Non è andata così e non deve stupire il fatto che oggi il bomber della Roja si esprima in questi termini: «Voglio vincere più titoli possibili, penso di poter dare ancora tanto a questa squadra. Credo nel destino. Se concluderò la carriera all’Atletico? La verità è che qui mi sento a casa». Con la Juve, vada come vada la stagione in corso, è ormai finita. Mentre Vlahovic, nel frattempo, ha un nuovo “partner” alla sua sinistra. Il problema è che Filip Kostic s’è abbastanza nascosto fino ad ora.

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    Liga, Gattuso ko contro l'Atletico: Valencia battuto dalla rete di Griezmann

    VALENCIA – Dopo il ko contro l’Athletic Bilbao, il Valencia di Gattuso esce sconfitto anche contro l’Atletico Madrid di Simeone. Al Mestalla i Colchoneros conquistano i tre punti grazie alla rete di Griezmann. Il Valencia, con il nuovo acquisto Cavani che ha seguito la partita in tribuna, rimane a quota 3 punti mentre l’Atletico sale a 6. 
    Valencia-Atletico Madrid, tabellino e statistiche
    Valencia-Atletico Madrid 1-0: decide Griezmann
    Parte meglio il Valencia, che si rende pericoloso all’11’ con Castillejo che si avvicina pericolosamente in area avversaria ma che viene fermato all’ultimo da Oblak. La squadra di Gattuso crea tante occasioni e trova anche il gol al 23′ con Musah, ma la rete viene annullata dal Var per un fallo di Comert all’inizio dell’azione. Al 41′ altro intervento del Var: Correia stende Morata, scattato bene sulla linea del fuorigioco, da ultimo uomo, per l’arbitro è espulsione ma dopo la chiamata cambia la sua decisione in una semplice ammonizione. Altra grande occasione per Morata nel finale della prima frazione ma Mamardashvili si supera e para con la gamba. Partita equilibrata anche nella ripresa, con entrambe le squadre che non riescono a sfondare. Simeone però svolta la partita grazie all’incredibile ingresso di Griezmann: il francese entra in campo al 64′ e ci mette solo due minuti a trovare il gol che porta l’Atletico Madrid in vantaggio. Il Valencia ci prova nel finale ma la difesa di Simeone regge bene: è il secondo ko consecutivo per Gattuso. Vittoria netta invece per l’Atheltic Bilbao di Valverde, che sale a 7 punti piegando per 4-0 il Cadiz, ultimo con zero punti. Fuori casa la squadra di Valverde vince grazie alle reti di Inaki Williams (che sbaglia anche un rigore), Guruzeta (doppietta) e Berenguer. 
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    Juve, Morata, la trattativa procede. L'Atletico è deciso a farlo partire a titolo definitivo

    Eppur si muove. La trattativa per ottenere dall’Atletico Madrid la punta Alvaro Morata procede. La sensazione è che servirà tempo, ma alla fine l’incastro si dovrebbe concretizzare. La situazione è chiara dopo che i bianconeri non hanno voluto esercitare il diritto di riscatto a 35 milioni alla fine della scorsa stagione e del prestito da 10 milioni pagato per l’ultimo campionato 2021/22. Ma, appunto, non è detto che sia l’ultimo. Il bomber spagnolo è il prescelto da Massimiliano Allegri per ricoprire il ruolo di vice Vlahovic. Il ragazzo, tra l’altro, è in grado di giocare come prima punta, ma anche come seconda o esterno del tridente offensivo. Insomma, prendi tre e paghi uno. Il problema, però, è quanto paghi.

    La distanza tra i club

    Al momento la distanza esiste eccome e il punto di caduta, ovvero di intesa, tra i due club, dovrebbe essere di poco inferiore ai 20 milioni di euro. La Juventus dunque proverà con 18 milioni a mettere le mani in maniera definitiva sul cartellino dell’attaccante iberico che tornerebbe con grande entusiasmo sotto la Mole. Sostanzialmente non percorribile invece la strada del terzo prestito perché poco vantaggioso dal punto di vista fiscale per i madridisti. Dunque Alvaro resta nel mirino del club juventino che mantiene aperte altre opzioni qualora l’operazione con l’Atletico non andasse a buon fine. La squadra allenata da Simeone è alle prese con la maxi operazione Cristiano Ronaldo che incide eccome, ovviamente non solo dal punto di vista tecnico, sulle priorità dei problemi da risolvere.

    Altre possibili soluzioni

    Chiaro che qualora CR7 dovesse vestire la maglia biancorossa, allora l’Atletico potrebbe liberarsi di Morata con maggior serenità. Ma come si diceva, non solo Morata. L’attenzione della Juventus per il vice Vlahovic vede sempre attivo il radar sul bolognese Marko Arnautovic e sull’ex capitano del Torino, Andrea Belotti, ancora senza squadra dopo aver rifiutato il prolungamento del contratto con il Torino da cui si è separato 24 giorni fa. Il Gallo, se l’altro ieri era stato abbinato al Borussia Dortmund, ieri è stata la volta di tre club della Premier League: Newcastle, West Ham ed Everton. LEGGI TUTTO

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    Juve, Morata come vice Vlahovic

    Dunque Dusan Vlahovic al centro di una Juventus a trazione anteriore, finalmente attrezzata per risolvere il problema del gol grazie agli inserimenti di Pogba e Di Maria a rendere frizzante e ficcante il gioco dei bianconeri. Ma, come sanno tutti, una squadra ambiziosa non può iniziare la stagione con una sola punta di ruolo. E Kean, dati e numeri alla mano della scorsa stagione, ha dimostrato di essere ancora acerbo o non esattamente il giocatore che aveva fatto intuire di poter diventare. Forse servirà ancora un po’ di tempo per maturare ma al momento non può rappresentare l’alter ego del centravanti serbo. Di qui i movimenti che vedono ora i dirigenti bianconeri sul mercato per ingaggiare una alternativa all’altezza della situazione. La pista numero uno è quella che, come si scrive ormai da un paio di settimane, può portare ad Alvaro Morata. Anche se sarebbe più corretto utilizzare il verbo riportare. L’attaccante spagnolo ha già vestito la maglia bianconera in due parentesi, dal 2014 al 2016 e dal 2020 al 2022. Proprio questi ultimi suoi due campionati sono costati alla Juventus dieci milioni a stagione per il prestito del bomber lasciato tornare all’Atletico Madrid poiché il suo riscatto prevedeva, da accordi col club spagnolo, un ulteriore esborso di 35 milioni. Una cifra ritenuta troppo elevata, ma il ragazzo piace. Piace alla Juventus e piace molto anche ad Allegri che di lui apprezza diverse declinazioni: l’abilità nel saper interpretare il ruolo di prima e seconda punta se non addirittura la figura dell’esterno in un tridente offensivo.

    Verso un terzo capitolo?

    Ma non solo. Ci sono ragioni che vanno al di la dell’aspetto tecnico. L’attaccante iberico infatti è un uomo spogliatoio, sa adattarsi serenamente alle esigenze per cui non rappresenta mai un problema nella sua gestione e digerisce con convinzione il fatto di essere magari utilizzato a partita in corso. Un vantaggio mica da poco per un calciatore del suo livello. Queste le ragioni per cui si scrive da tempo che questo amore Morata-Juventus potrebbe presentare un terzo capitolo. Ma la situazione, seppur in evoluzione, prevede tempistiche che mal si conciliano con le esigenze dei torinesi. Il punto di caduta sul giocatore tra Juventus e Atletico si potrebbe anche trovare (intorno ai 20 milioni) il problema è che gli spagnoli prima di lasciarlo andare vogliono capire se davvero il colpo Cristiano Ronaldo potrà essere portato sino alla conclusione. Solo allora si configurerebbero le condizioni per riportare Morata sotto la Mole. La Juve non ha intenzione di aspettare troppo anche se questi dieci giorni in America saranno utilizzati da Allegri anche per testare il peso specifi- co esatto di un giocatore come Kean.

    Le altre strade

    Normale quindi che la Juventus effettui sondaggi per quelle che sarebbero le soluzioni alternative qualora Morata non ritornasse bianconero. E in questo senso si registra una clamorosa novità. Perché se di Arnautovic si sa già da un pezzo, l’ariete del Bologna verrebbe molto volentieri a Torino e il cartellino costerebbe intorno ai 4 milioni, ecco che si profila un’operazione destinata a lasciare il segno qualora si concretizzasse. Si sono infatti registrati contatti tra il mondo bianconero e l’entourage di Belotti che affianca così l’austriaco. ll 30 giugno il bomber, ex capitano del Torino, è diventato un calciatore svincolato non avendo voluto rinnovare con il club granata e non avrebbe rifiutato a prescindere questa opportunità bianconera. Anzi. Ma, come si diceva, le vie del mercato sono infinite e se si realizzasse la via che porta a Morata il Gallo non potrebbe cambiare sponda del Po. Su Belotti, tra l’altro, proprio ieri sono girati rumors di un interessamento del Borussia Dortmund che deve sostituire Haller dopo che si è fermato per il tumore. LEGGI TUTTO

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    Caro De Ligt, vai pure via. Peccato Morata

    Se il tifo è una fede, molto meno lo è il calcio inteso come mestiere. Oggi sei qui, domani altrove. Finché un giocatore ha tanto valore sul mercato è assolutamente legittimo che cerchi di migliorare se stesso, nel prestigio e nel portafoglio. Inutile ripetere concetti ormai desueti financo patetici: le bandiere non esistono più, al loro posto affermati professionisti che non servono né la patria né la maglia ma la società che li paga. Quel lato romantico del calcio, dunque, non esiste più? È materiale per gli storici che rimpiangono altri tempi? Rispetto al passato oggi gli atleti hanno più possibilità di parlare direttamente e senza filtri. Colpisce quindi nel giorno dell’addio definitivo di Alvaro Morata quel post intriso d’amore per la Juventus e per Torino firmato insieme alla famiglia. Parole autentiche e veritiere, il centravanti spagnolo si è sempre sentito uno di noi e andar via per la seconda volta gli pesa, non c’è dubbio.Sullo stesso argomentoLa Juve saluta Morata: “Grazie di tutto Alvaro!”Juventus

    Molto diverso il caso De Ligt – a onor di cronaca, è dallo scorso inverno che sostengo verrà venduto – considerato da Allegri uno dei pilastri della rifondazione bianconera, che potrebbe andar via a fronte di un’offerta in denaro molto importante da reinvestire immediatamente su altri giocatori. Acquistato tre anni fa il difensore olandese è ancora giovanissimo, ha un fisico eccezionale, con Max è migliorato però ogni tanto è vittima di distrazioni che sono costate molto care. Certo, “non è da questi particolari che si giudica un giocatore” direbbe Francesco De Gregori, però è indubbio che il biondo Matthijs da alcuni mesi morde il freno, ci ha già fatto sapere che comunque a scadenza 2024 preferirebbe partire ma con la Premier alla finestra la nostra serie A comincia ad andargli stretta. Ecco, lo dico a lui e non solo, lo dico a quei giocatori che antepongono a ogni discorso la questione denaro manco si stesse parlando di indigenti: “se non ci credi vai pure”.

    Sullo stesso argomentoLa Juve al Chelsea: “Per De Ligt servono 110 milioni”Calciomercato Juventus

    Se non credi che la Juventus 2022-23 sarà di nuovo competitiva, se sei convinto che altri palcoscenici ti siano più congeniali, accomodati, se non senti particolare attaccamento per questa maglia che potrebbe essere sostituita da un’altra rossa, blu, gialla, svestiti e rivestiti senza esitazione. Sagge le parole di Maurizio Arrivabene: non si possono trattenere giocatori controvoglia. Pur apprezzandone lo stile e l’eleganza, il gioco a testa alta atipico in un difensore, i gol di testa e certi recuperi, non piangerò se De Ligt dovesse essere ceduto, anzi. Chiunque verrà al suo posto sarà benvenuto.

    Guarda la galleryJuve, i sostituti di De Ligt: sale Bremer, scende Gabriel LEGGI TUTTO

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    Arnautovic con…Morata: la Juve raddoppia!

    La Juventus va al raddoppio: il ritorno di Alvaro Morata più un vice Vlahovic. Un attaccante in più. E non in alternativa al jolly spagnolo, per il quale continuano i contatti con l’Atletico Madrid. Provarci, non significa sempre riuscirci nel mercato. Ma, in attesa degli affondi, i sondaggi e le valutazioni portano in questa direzione. L’idea che stuzzica i dirigenti bianconeri e Massimiliano Allegri è quella di aggiungere a Dusan Vlahovic un altro nove di stazza. Un po’ per evitare di spremere il super serbo in una stagione spezzata dal Mondiale in Qatar di novembre/dicembre e un po’ per non correre mai il rischio di ritrovarsi senza centravanti, come è capitato nella prima parte dello scorso campionato quando toccò a Morata sacrificarsi in un ruolo non proprio suo. […] Per tutti questi motivi, nonostante il ds Federico Cherubini continui a lavorare su più tavoli e su profili differenti, ora come ora sono segnalate in salita le quotazioni di Marko Arnautovic del Bologna. Un altro attaccante con la desinenza “IC”, come Vlahovic e gli ex pallini Mandzukic e Ibrahimovic, che tanto piace ad Allegri. […]Sullo stesso argomentoArnautovic-Juve, c’è l’incontro: tutti i dettagliCalciomercato Juventus

    L’ex Inter, seppur legato al club emiliano, ha 33 anni e salirebbe al volo su quello che potrebbe essere l’ultimo grande treno della carriera. Anche a costo di partire dietro a Vlahovic nelle gerarchie. Arnautovic sarebbe il classico vice esperto, pronto a fare la differenza a partita in corso (soprattutto nei finali di gara che necessitano di maggior presenza e centimetri in area) o nelle giornate in cui DV7 ha bisogno di rifiatare. […] Arnautovic piace per diverse ragioni e, proprio per questo, nei giorni scorsi i bianconeri hanno verificato la fattibilità di una eventuale operazione con il suo entourage. L’ipotesi è concreta, ma ancora tutta da costruire visto che il Bologna continua a considere blindato il suo bomber. Stando a quanto filtra dai salotti delle trattative, in realtà un compromesso con i rossoblù alla fine si potrebbe anche trovare. […] 

    Sullo stesso argomentoJuve, il tweet con Morata e Vlahovic nel day after Dybala all’InterCalciomercato Juventus

    Corre da solo, invece, Morata. Lo spagnolo è un pupillo di Allegri e alla Juve si sente a casa. Alla Continassa, dopo i 20 milioni spesi per il prestito biennale, non hanno esercitato il riscatto, fissato a 35 milioni. Ma i contatti proseguono e la fiducia cresce. Se la Juventus rivuole Morata – e Alvaro tornerebbe a piedi -, l’altra certezza è che l’Atletico non intende trattenere l’attaccante a Madrid. Ragioni valide per trovare un punto di incontro: se non uno sconto, un nuovo prestito oneroso (in quel caso Morata dovrebbe rinnovare con l’Atletico) per rimandare ogni discorso di altri 12 mesi.

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    Guarda la galleryJuve, casting vice-Vlahovic: chi scende e chi sale LEGGI TUTTO

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    Juve, Morata via? Occhio a Milik, Muriel e Martial

    TORINO – Incontri, cene, contatti. La finale di Champions League di questa sera allo Stade de France tra Real Madrid e Liverpool ha trasformato Parigi nella capitale del mercato. Un vertice importante, non ancora risolutore, ha visto spettatrice interessata anche la Juventus. Già, perché ieri sotto la Tour Eiffel l’entourage di Alvaro Morata ha avuto un primo colloquio con l’Atletico Madrid, club proprietario del cartellino dell’attaccante juventino. Gli spagnoli, come ripetuto più volte pubblicamente anche dal presidente Enrique Cerezo, vogliono sapere se la Juventus riscatterà Alvaro dopo il prestito biennale (prezzo fissato a 35 milioni) o se alla Continassa faranno un passo indietro. 
    (…)
    Il post Morata
    In casa Juve non ci si illude troppo, anche per questo sono già cominciati i ragionamenti e i sondaggi per l’eventuale post Morata. I dirigenti stanno valutando due tipologie di attaccante: un centravanti più classico in grado di dare il cambio a Dusan Vlahovic oppure un giocatore più simile a Morata, cioè abile sia da punta esterna sia da centrale. Il preferito del primo gruppo è il vecchio pallino Arkadiusz Milik, già vicino alla Juventus ai tempi del Napoli e oggetto di interessamenti anche in inverno. Il polacco a giugno sarà riscattato dall’Olympique Marsiglia, ma in caso di offerta da parte di un top club potrebbe anche partire. Senza contare che i rapporti tra l’OM e la Juve sono ottimi grazie al passato bianconero del presidente dei francesi, lo spagnolo Pablo Longoria. Alla Continassa, però, stanno pensando anche ad attaccanti più duttili, alla Morata appunto. Meglio se in saldo o in prestito. Come potrebbero essere Luis Muriel dell’Atalanta e Anthony Martial del Manchester United, di rientro dal prestito al Siviglia e già trattato dalla Juventus a gennaio prima della virata su Vlahovic.
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    Guarda la galleryMorata, tra il futuro incerto e la voglia di Juve: social tutto in bianconero FOTO LEGGI TUTTO