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    Juve, Arrivabene: “Il contratto di Dybala? Querelle ridicola”

    TORINO – Non è il momento di parlare di mercato secondo Maurizio Arrivabene, che vuole concentrazione massima in vista della fase decisiva della stagione. L’amministratore delegato della Juve, prima della gara tra bianconeri e Villarreal, viene interpellato sul rinnovo di contratto di Paulo Dybala: “Questa storia sta diventando una querelle che trovo quasi ridicola – dice Arrivabene a Sky Sport – è un momento delicato per tutta la squadra, per evitare qualsiasi tipo di distrazione si è preferito rimandare questo appuntamento. Ricordo che abbiamo cinque rinnovi in corso non uno solo, non c’è nessuna presa di posizione nei confronti di nessuno dei cinque”. Su Alvaro Morata, però, dà un’indicazione importante, quando gli chiedono se la conferma dello spagnolo è legata al rinnovo di Dybala: “No – è la risposta – vediamo la performance giorno per giorno, Morata sta facendo delle cose pazzesche, sembra che stia godendo di una nuova gioventù. È un uomo squadra”. LEGGI TUTTO

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    Juve-Spezia, Morata: “Dedico il gol a mia moglie. Abbraccio con Perin…”

    TORINO – La Juve conquista tre punti importantissimi e batte 1-0 lo Spezia grazie al sesto gol in campionato dell’attaccante spagnolo Alvaro Morata. 14° risultato utile consecutivo per i bianconeri di Massimiliano Allegri, che allungano sull’Atalanta e guardano avanti con ottimismo. Al termine della sfida contro i liguri di Thiago Motta, l’ex Atletico Madrid ha commentato: “Sapevo che sarebbe stata sofferta. Dobbiamo migliorare tante cose, ma sono tre punti che valgono oro. Grande primo tempo, poi un po’ peggio nella ripresa ma alla fine abbiamo vinto e questo conta”.
    Morata e gli obiettivi della Juve
    “Era importante soffrire tutti insieme e così abbiamo fatto. Ancora ci manca tanto per essere una squadra più completa, ma sono tre punti importanti e abbiamo ritrovato lo spirito di sacrificio. Dedico il gol a mia moglie (Alice Campello ndr) che ha fatto il compleanno ieri. L’abbraccio a Perin dopo il gol perché siamo stati a cena insieme e glielo avevo promesso. Obiettivo Champions o credo allo scudetto? Io penso ogni giorno al prossimo allenamento e alla prossima partita. Bisogna affrontare tutte le partite quando arrivano e affrontare con la testa giusta”.
    Guarda la galleryUn gol di Morata fa sognare la Juve: Spezia ko, Inter a -5Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Juve, il CdA fra strategie per l'estate. E c'è il nodo Dybala

    TORINO – Il Consiglio di Amministrazione di oggi è stato caricato di significati forse fin troppo esagerati, perché era e rimane un passaggio importante per la gestione dell’azienda Juventus, ma non è detto che inneschi svolte epocali sotto il profilo prettamente sportivo. Insomma, intorno al tavolo (parzialmente in presenza e parzialmente virtuale) si discuteranno prima di tutto i conti, poi le strategie, si formuleranno scenari e ipotesi da applicare a questi stessi, ma non è detto che domani sera si sappia, per esempio, a quali giocatori sarà rinnovato il contratto e a quali no.Sullo stesso argomentoJuve, Nedved: “Il mercato di gennaio ci ha dato entusiasmo”Juventus

    Dybala, quando sarà il Consiglio di Amministrazione e cosa si decide

    E’ vero che era stato lo stesso amministratore delegato bianconero, Maurizio Arrivabene, a far capire che quella data («fine febbraio») e quell’appuntamento («il CdA») sarebbero stati un momento chiave per prendere le decisioni più importanti, ma in quella sede si tracciano linee guida la cui applicazione pratica è poi lasciata ai dirigenti che quotidianamente fanno funzionare la macchina bianconera. Una cosa, tuttavia, è certa: il nome di Paulo Dybala rimbalzerà nei discorsi della riunione, se non altro perché la sua situazione è nodale per le strategie juventine della prossima estate. Un conto è ipotizzare un mercato nel quale si registri l’addio al numero dieci (con tutte le conseguenze che questo comporterebbe sul fronte del marketing, materia che interessa al CdA), un altro è programmare la campagna acquisti e cessioni sapendo che l’argentino ha rinnovato il contratto e che in attacco potrebbe anche non servire che qualche ritocchino (al netto della situazione Morata).

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    Guarda la gallery”È Vlahovic-mania”: il gol da record in Champions fa il giro del mondo!Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Morata ritorna al futuro: la Champions e la Spagna

    Per Alvaro Morata il derby non è finito venerdì sera. O meglio, è finito quello juventino contro il Torino, ma solo per passare alla preparazione di quello personale spagnolo contro il Villarreal di domani sera. Una sfida contro i suoi connazionali che evoca bei ricordi nel ventinovenne attaccante bianconero, ricordi e sensazioni ideali per cancellare una stracittadina della mole grigia, per lui come per il resto della Juventus, e per trovare carica ed entusiasmo necessari a imprimere una svolta alla stagione. Sua e della squadra. Stagione che per Morata potrebbe essere l’ultima in bianconero, mentre quei ricordi di esaltanti derby spagnoli riemergono dalla prima. La migliore. Quando il ragazzino prestato dal Real Madrid alla Juventus, teorica riserva della coppia Llorente-Tevez, da gennaio in poi esplose togliendo il posto proprio al connazionale.Guarda la galleryJuve-Torino, le pagelle bianconere: Morata troppo solo, Vlahovic e Dybala steccano

    Juve, Morata verso il Villarreal

    Un’esplosione dirompente soprattutto in Champions, iniziata con i botti dei gol all’andata e al ritorno degli ottavi contro il Borussia Dortmund, deflagrata tanto da scuotere tutta l’Europa tra semifinale e finale. Quando la prima Juventus targata Massimiliano Allegri, che dopo l’eliminazione ai gironi della stagione precedente aveva già sorpreso tutti superando i primi due turni a eliminazione diretta, sembrava la vittima sacrificale della doppia sfida destinata a mandare il Real Madrid di Cristiano Ronaldo in finale contro il Barcellona di Messi. Una certezza che Morata incrinò dopo 8 minuti dell’andata, firmando il vantaggio bianconero poi ribadito da Tevez dopo l’1-1 di CR7, e cancellò al ritorno, pareggiando l’1-0 ancora siglato Ronaldo. Non si risolse in trionfo l’altro derby spagnolo, quello in finale con il Barcellona di Messi, ma Morata pareggiando il gol iniziale di Rakitic permise alla Juventus di cullare a lungo il sogno: sfiorato su un possibile rigore su Pogba e su un destro appena fuori di Tevez, poi infranto al 97’ dal 3-1 di Neymar, con tutti i bianconeri in avanti a cercare di pareggiare il 2-1 di Suarez.

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    Guarda la galleryJuve, Vlahovic al debutto Champions: sulla scia dei grandiMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Sport: “Morata, la richiesta al Barcellona di Xavi”

    BARCELLONA – Alvaro Morata resta in cima alla lista dei desideri di Xavi, che l’ha scelto per rinforzare l’attacco del Barcellona. Secondo quanto riportato da Sport, l’attaccante vorrebbe tornare in Spagna ma avrebbe fatto una particolare richiesta al club blaugrana, ovvero una dichiarazione ufficiale il più presto possibile. Morata infatti ha tra le varie possibilità per il suo futuro anche quella di restare alla Juve, con Allegri che lo ha integrato nel tridente insieme a Dybala e Vlahovic. L’attaccante spagnolo dunque è rimasto protagonista nel club bianconero, nonostante l’arrivo dell’attaccante serbo nella sessione invernale, che potrebbe dunque pensare di riscattarlo nella prossima sessione di mercato cercando di abbassare l’opzione di acquisto dall’Atletico Madrid a 15 milioni di euro. Morata tiene però l’opzione del ritorno in Spagna valida, con i colchoneros che, con un anno di contratto rimasto, vorrebbero capitalizzare sulla sua vendita. Il Barcellona dovrà dunque decidersi, con Haaland che resta un altro nome nella lista di Xavi per il mercato attaccanti. Guarda la galleryJuve-Torino, le reazioni social dei bianconeri: “Andiamo avanti”Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Nedved, un assist per Morata

    TORINO – E ora il derby, che per alcuni sarà un battesimo. Prima stracittadina della Mole per Dusan Vlahovic, ad esempio. Per lui una accoglienza in versione “molitura” (spremuto come un’oliva), da parte di Massimiliano Allegri. E non c’è sentore, per ora, che le cose possano cambiare in vista di Juventus-Torino. Troppo importante per i nuovi equilibri bianconeri, l’ex viola sarà ancora della partita (per buona parte, almeno) e di buon grado: adrenalina alle stelle per il fresco passaggio di casacca, voglia di dimostrare tutto il dimostrabile. Vuole giocare e vuole lasciare il segno. Ciò non toglie che qualche variazione in avanti, nel tridente, potrebbe esserci. Almeno uno tra Dybala e Morata potrebbe riposare, con Moise Kean e Federico Bernardeschi pronti a subentrare. Il recupero dell’azzurro campione d’Europa consente ad Allegri di riflettere anche su una variazione tattica: opzione 4-2-3-1. Certo, però, sarebbe un peccato metter mano a questo tridente super offensivo. Ieri a secco, per carità, ma comunque apprezzabile per certe dinamiche e alchimie. Soprattutto, apprezzabile per le potenzialità devastanti che hanno tre giocatori di questo calibro tutti insieme.Guarda la galleryDanilo salva la Juve al 92′: finisce 1-1 contro l’Atalanta

    Juve, le parole di Nedved

    Pavel Nedved, ieri, a margine di Atalanta-Juventus ha voluto sottolineare un aspetto nello specifico: «Si parla di meno di Morata, ma lui è il tassello più importante del trio perché è quello che si sacrifica: sa molto bene tenere la palla, sa molto bene attaccare lo spazio e giocare fronte alla porta. Se il mister li ha riproposti è perché ha apprezzato tutto quello che hanno fatto, vuol dire che è soddisfatto». E ancora, il vicepresidente a proposito di Dybala (e non solo): «Noi dobbiamo affrontare diversi rinnovi in casa nostra. Lavoreremo nelle prossime settimane. Si stanno tutti comportando molto bene, sono dei professionisti e si vede che ci tengono e ci stanno dando molte soddisfazioni».

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    Sullo stesso argomentoAtalanta-Juve, giallo pesante per Danilo: salterà il derby con il TorinoJuventus LEGGI TUTTO

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    Morata, la Juve sta studiando un piano per tenerlo a Torino

    TORINO – Una sorpresa, ma non per tutti. Non per Massimiliano Allegri stupito dello stupore di chi aveva assistito alla prestazione di Alvaro Morata con il Verona. Attaccante a tutto campo, di lotta e di movimento, pronto a dispensare un assist da applausi a Denis Zakaria per il 2-0 della Juventus. «Non è un nuovo ruolo – così il tecnico nel dopopartita -. Alvaro ha fatto sei mesi da punta centrale, che non è nelle sue caratteristiche. Ha bisogno di un altro davanti e, quando ha campo, diventa importante. Ha tecnica, non deve dare riferimenti». È quanto si era visto in campionato all’Olimpico con la Roma (cross da destra per il colpo di testa di Manuel Locatelli), è quanto si era visto in Supercoppa con l’Inter (cross da sinistra per la capocciata di Weston McKennie). E l’avvento di Dusan Vlahovic ha fatto benissimo allo spagnolo, altro che deprimerlo. I due si sono cercati, hanno dialogato e il serbo ha mancato per un nonnulla la rete del raddoppio su un invito di Alvaro nel primo tempo.

    Una prestazione che ha soddisfatto Morata, che ha spazzato le nubi di gennaio e che getta una luce nuova sul futuro. Lo spagnolo, prima: «Sono contento perché ho passato l’ultimo mese senza sapere cosa succedeva. Ma Allegri e la società mi hanno detto che avevano tanta fiducia in me e questo è importante. Uno sta più tranquillo, più sereno e, soprattutto, più carico. Anche i tifosi, quando mi hanno sostituito… Avevo bisogno di questo. Alla fine penso che qualsiasi persona, in qualsiasi lavoro, in qualsiasi situazione ha bisogno di sentirsi voluto e di sentirsi importante. Ora mi sento così. Sono contento di giocare, di essere alla Juve e mi metto a disposizione, anche se devo stare in panchina». Le nubi, poi. Sono quelle comparse a gennaio, quando Morata sembrava destinato a lasciare Torino per trasferirsi al Barcellona. Allegri respingeva l’ipotesi («Per sostituire Alvaro devi prendere uno dei quattro-cinque centravanti che ci sono e che non ti danno»), ma la trattativa c’era. Poi non se ne è fatto nulla, il centravanti è arrivato e lo spagnolo è rimasto comunque. […]

    Sullo stesso argomentoMorata: “Vlahovic uno dei più forti al mondo, alla Juve sto bene”Juventus

    Il futuro di Morata

    Da qui si parte per ipotizzare quanto sarebbe stato complicato immaginare solo pochi giorni fa: una conferma di Morata in bianconero. Il primo elemento è lo spazio occupato dall’ex Arsenal al Barcellona, che toglie una opportunità. Il secondo, a meno di ribaltoni a fine stagione – visto come stanno andando le cose – è Diego Simeone sulla panchina dell’Atletico: il tecnico (eufemismo) non stravede per l’attaccante. Il terzo è il vecchio-nuovo Morata, quello che soddisfa appieno Allegri (da sempre suo estimatore), a suo agio in un ambiente in cui si è trovato sempre bene. Il quarto è la difficoltà di vedere alternative differenti rispetto a un eventuale ritorno in Spagna. Per questo la Juventus sta prendendo in serissima considerazione la prospettiva di tenersi Morata, a patto però che l’Atletico accetti l’idea di uno sconto sui 35 milioni che restano da pagare.

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    Guarda la galleryJuve-Verona, le pagelle: Vlahovic e Zakaria illuminano lo Stadium LEGGI TUTTO

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    Morata: “Vlahovic uno dei più forti al mondo, alla Juve sto bene”

    TORINO – La Juve torna a sorridere con il 2-0 sul Verona e anche Alvaro Morata che seppur non andato a segno ha trovato gloria nella serata dell’Allianz Stadium con l’assist per il raddoppio di Zakaria. Al termine della gara l’attaccante spagnolo, alla domanda e ai complimenti di Barzagli su Dazn, ha risposto: “Sì, grazie, sono contento di vederti anche se in tv. Sono contento perchè abbiamo ritrovato un po’ quello che ci mancava, essere alla Juve, queste sensazioni, questa positività, questa carica, sono contento perchè alla fine io ho passato l’ultimo mese senza sapere cosa succedeva, finchè il mister e la società mi hanno detto che avevano tanta fiducia in me e questo è importante. Si vede che uno sta anche più tranquillo, è più sereno e più carico soprattutto”. Un mese difficile che Morata sembra essersi lasciato alle spalle: “Quello che è successo è successo, io sono qua. Il mister e la società mi hanno detto che hanno tanta fiducia in me e questo è molto importante per me. Anche oggi i tifosi, quando mi hanno sostituito, avevo bisogno anche di questo e sono molto contento per i tre punti, per la partita e soprattutto per la solidità che abbiamo dimostrato oggi”. E larrivo di Vlahovic più che disturbarlo, lo esalta: “Io ho quasi 30 anni e la società ha preso uno degli attaccanti più forti al mondo, un giocatore che può avere una carriera meravigliosa, sono contento perchè sa giocare anche con i compagni, con Dybala ha una buona intesa. Mi piace anche il ruolo dove ho giocato oggi, ho più spazi. Io sono contento di stare alla Juve e sono pronto anche ad andare in panchina, questo vuol dire essere squadra”.Guarda la galleryLa Juve fa festa con Vlahovic e Zakaria: battuto il Verona LEGGI TUTTO