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    Chiesa bomber: la sfida di Allegri dopo aver vinto la scommessa su Rabiot

    TORINO – Certi amori sbocciano con il tempo: al terzo anno insieme Massimiliano Allegri e Federico Chiesa mettono in scena prove di felling. Più da parte del tecnico, a dire il vero, mentre il giocatore a parole resta ancora critico, elogiando il lavoro di Magnanelli. Il campo dice però che la rinascita dell’attaccante passa dal nuovo ruolo e dall’obiettivo in termini realizzati che il tecnico gli ha assegnato: seconda punta al fianco di Dusan Vlahovic con la prospettiva di arrivare a 16 gol. Uno stimolo e una grande responsabilità che il Conte Max ha affidato a uno degli uomini più talentuosi della rosa che, però, sotto la sua gestione finora aveva brillato soltanto a tratti.
    Chiesa, Pirlo e Mancini prima di Allegri
    L’exploit di domenica a Udine, in gol dopo appena 108 secondi, al primo pallone toccato, ha confermato come i cambiamenti possano dare i suoi frutti. Determinante nella Juventus di Pirlo e all’Europeo con Mancini, al ritorno di Allegri sulla panchina bianconera Chiesa si era quasi involuto, prima che il serio infortunio lo costringesse a un lungo stop e a una ripresa in salita, tanto che l’anno scorso Allegri non lo ha considerato un titolare. Il giocatore e il tecnico hanno sempre faticato a capirsi: Allegri chiedeva a Chiesa di giocare più con i compagni e di gestire meglio i momenti del match. Niente testa bassa e puntare avversario e porta, niente strappi a cento all’ora, ma più lucidità, sapere quando tenere e giocare la palla e quando invece dribblare e tirare. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Juve 0-3: la festa di Allegri la firmano Chiesa, Vlahovic e Rabiot

    Attenti a quei due. Se Federico Chiesa e Dusan Vlahovic dovessero superare indenni le colonne d’ercole del calciomercato e le trappole dei bilanci da sistemare, la Juventus si troverebbe già in casa una coppia d’attacco da Scudetto. Il numero 7, già incensato da Allegri come arrivato “con una gamba diversa” a questa stagione, sembra essere ritornato ai livelli pre crociato e aver travasato la sofferenza di tanti mesi nel serbatoio del cinismo che un fuoriclasse deve tenere sempre pieno; al numero 9, glaciale su rigore che di fatto chiude subito la partita, sembra aver fatto molto bene tutta la messa in discussione e il balletto Lukaku: prestazione da protagonista, dentro la partita, e doppietta negata solo da un fuorigioco di un compagno di squadra. Ah, poi c’è la costante Rabiot, ma quella nella matematica allegriana era già considerata come inevitabile.

    Chiesa spietato, Vlahovic sigilla, Rabiot puntuale

    Novità Udinese rispetto all’anno scorso: Kabasele nel terzetto difensivo, Ebosele ed Elanga sugli esterni e Zarraga al posto di Samardzic, che Pozzo ha confermato essere sul mercato. Anche la Juventus cambia le fasce: Weah e Cambiaso facce ed energie nuove per Allegri che si gode il vantaggio dopo neanche due minuti, Vlahovic ruba palla sulla trequarti e innesca Chiesa, destro a incrociare che fredda spietato Silvestri. Esultanza col dito indice alzato e l’urlo “una, una”, come a dire mi basta un pallone per decidere, ricordando Cristiano Ronaldo a Cardiff dopo aver firmato l’1-0 al primo pallone toccato, firma sul regalo Champions al Real Madrid contro i bianconeri. LEGGI TUTTO

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    “Mbappé come Rabiot? Cosa sta succedendo al Psg”

    Rabiot, l’ultimo anno con il Psg prima della Juve

    Insomma, se Mbappé non dovesse rinnovare o non riuscisse a trasferirsi al Real Madrid in questa sessione di mercato, secondo il quotidiano Sport rischierebbe di fare lo stesso percorso dell’ultimo anno di Rabiot al Psg. Il centrocampista (che ha da poco rinnovato con la Juventus) ha vissuto la sua ultima stagione da separato in casa: dopo aver rifiutato il rinnovo del contratto i vertici del club parigino diedero l’ordine all’allora allenatore della squadra Tuchel di non contare più su Adrien, che fu costretto a rivolgersi addirittura alla Giustizia sportiva. Inoltre, Rabiot venne anche sanzionato per un ‘like’ ad un post di Evra su Instagram in cui festeggiava per un successo del Manchester United contro il Psg. Il centrocampista francese nell’estate del 2019 raggiunse poi la Vecchia Signora con la quale finalmente si sente a casa. LEGGI TUTTO

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    Rabiot e la Juve, la stagione dell’amore: il post sui social

    La storia d’amore tra Adrien Rabiot e la Juventus è destinata a continuare, e il francese ha voluto ribadirlo ancora una volta. Dopo l’annuncio sul rinnovo per un altro anno con i bianconeri, il centrocampista francese è tornato ad allenarsi con i suoi compagni di squadra per preparare al meglio la prossima stagione. L’ultima annata, nonostante i problemi della squadra, è stata la migliore sotto molti punti di vista per Adrien, che è diventato sempre di più un punto fermo nello scacchiere di Allegri. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, infortunio in allenamento con la Francia: cosa è successo

    Problemi fisici per Adrien Rabiot. Il centrocampista della Juventus (che in stagione ha realizzato 11 gol con la maglia bianconera) ha avuto un problema al polpaccio durante l’ultimo allenamento mattutino in gruppo con la Francia e sarà costretto a saltare le ultime due sfide stagionali della squadra di Deschamps. Rabiot avrebbe dovuto giocare venerdì 16 giugno a Faro, contro Gibilterra, e lunedì 19 giugno contro la Grecia allo Stade de France.
    Rabiot, i risultati degli esami
    Il centrocampista classe 1995 (il cui futuro con la Vecchia Signora è ancora in dubbio) ha effettuato un’ecografia e una risonanza magnetica che hanno confermato la lesione al polpaccio. Lo staff dei Bleus, per rimpiazzarlo, ha deciso di puntare su Boubacar Kamara dell’Aston Villa, che lunedì raggiungerà il resto dei compagni. LEGGI TUTTO

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    Juve, ora si può rifondare: Allegri-Giuntoli, le strade. E su Rabiot…

    TORINO – La giustizia sportiva italiana ha fatto il suo corso e ha stabilito che in Europa la Juventus ci potrà andare: di sicuro è già certa di una poltrona in Conference League, perché il settimo posto è blindato, ma una eventuale vittoria a Udine, unita all’incastro con altri risultati, potrebbe proiettarla in Europa League. Ma poi la palla passerà alla Uefa: sarà Ceferin ad avere l’ultima parola e il verdetto arriverà a stretto giro di posta, prima di stilare l’elenco delle squadre che parteciperanno alle Coppe nella prossima stagione. Disputare o meno una competizione europea sposta gli equilibri, ma solo se si tratta di Champions League: per ricavi e ritorno economico non prenderne parte è un danno economico che incide sulla programmazione, oltre che sulla scelta dei giocatori da tenere e da prendere. LEGGI TUTTO

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    Juve, la rabbia negli spogliatoi dopo l’ennesimo torto: il retroscena

    Furente. Questo è l’aggettivo più appropriato per definire lo stato d’animo della squadra bianconera subito dopo la partita pareggiata all’ultimo secondo con il Siviglia. L’euforia e la gioia piena per aver agguantato l’x grazie al colpo di testa grintoso di Gatti su assist di Pogba (a fianco del difensore c’era in agguato anche Milik) ha cancellato soltanto per pochi minuti la rabbia per il rigore non concesso dall’arbitro tedesco Siebert che forse, alla fine, di tutta la “compagnia arbitrale” era il meno colpevole visto che sarebbe dovuto intervenire il Var per richiamarlo e invitarlo a rivedere l’entrata violenta e con il piede a martello sulla tibia di Adrien Rabiot.

    Juve, la reazione negli spogliatoi

    Nervi a fior di pelle che nello spogliatoio sono montati ulteriormente a caldo quando la mezzala francese si è tolto parastinchi e calzettoni mostrando a medici e compagni le condizioni della gamba malconcia che potrebbe anche fargli saltare la convocazione per la sfida di domani sera contro la Cremonese quando, a prescindere, Massimiliano Allegri potrebbe provvedere a un maxi turn over per preservare i migliori nel ritorno di giovedì contro il Siviglia in Spagna: in palio l’accesso alla finalissima di Europa League di Budapest il 31 maggio. Vedere le ferite multiple lasciate dai tacchetti di Badè sulla carne di Rabiot ha fatto montare il sangue al cervello di parecchi giocatori che quest’anno si sono visti fare di tutto dagli uomini col fischietto in collegamento con il Var. LEGGI TUTTO

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    Rabiot, il fratello è una furia: attacco ad arbitro e Var di Juve-Siviglia

    TORINO – Il fatto netto in area di rigore del Siviglia commesso da Badè su Adrien Rabiot nell’andata della semifinale di Europa League fa ancora discutere. Il centrocampista della Juventus, mostrando i segni del fallo sulla sua gamba destra, ha espresso il suo disappunto ai microfoni di Sky Sport nel post-partita sottolineando l’incredulità del non intervento del Var ed il fratello ha ribadito il concetto con toni più aspri. James ha pubblicato una storia su Instagram mostrando il fallo del giocatore del Siviglia, ingrandendo sulle ferite riportate dal fratello commentando: “Dare il Var in mano a degli incompetenti è come dare degli occhiali da vista alle persone non vedenti”. LEGGI TUTTO