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    Torino: Djidji ancora out, Ricci recuperato per il Milan

    Dal Fila provengono due notizie: una buona e una cattiva. Il boccone amaro è la sicura assenza di Djidji per la sfida di dopodomani: il difensore è ancora molto indietro e non riuscirà a essere della partita. Per lui mirino puntato sull’incrocio contro la Lazio della settimana prossima. Il cioccolatino per Juric, invece, è il recupero di Ricci, che già da mercoledì si allena col gruppo dopo aver smaltito il sovraccarico al tibiale posteriore. La gara giocata da titolare a Salerno gli ha dato fiducia, consegnando al Toro un giocatore che ormai si può considerare pienamente inserito nel contesto tattico. Col Milan è destinato alla panchina, anche per via del rientro di Pobega, ma può diventare una carta preziosa a gara in corso. Nella ripresa la lucidità palla al piede di Ricci può diventare l’arma perfetta per cercare di domare il Diavolo.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

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    Torino, sollievo per Ricci. Djidji non ce la fa

    TORINO – Buone notizie sul conto di Ricci. Il centrocampista anche ieri ha svolto un lavoro differenziato per via di un sovraccarico al tibiale posteriore ma già oggi dovrebbe unirsi al gruppo. Le possibilità che possa recuperare per la sfida di domenica sera al Grande Torino contro il Milan sono in aumento. Insomma, c’è ottimismo. Pobega, invece, si è allenato regolarmente. Non ci sarà Dijdji che ha svolto terapie e neppure Sanabria che ne avrà ancora per una ventina di giorni. Anche Zaza, che lamenta un fastidio al ginocchio sinistro, non sarà disponibile. Per lui continua il momento negativo anche fuori dal rettangolo di gioco. A fine stagione, anche se ha ancora un anno di contratto, in un modo o nell’altro il suo rapporto con il Torino si interromperà.Guarda la gallerySerie A, Torino nella top 10 delle squadre meno precise alla conclusione

    C’è voglia di dare continuità al successo di Salerno

    Oggi Juric entrerà nella fase tecnica, comincerà a preparare con i giocatori la partita tanto attesa. Farà vedere ai suoi il filmato della partita dell’andata a San Siro e il match che i rossoneri hanno pareggiato lunedì sera contro il Bologna. Da segnare che dopo il duro lavoro fisico dei giorni scorsi la condizione fisica dei granata è buona, tutti sono pronti a disputare una partita importante. I tre punti conquistati a Salerno, infatti, hanno portato tranquillità all’interno di un gruppo che arrivava da una serie di risultati negativi. Adesso, quindi, liberi di testa, ci sono i presupposti per poter giocare il match senza nessuna remora psicologica e questo potrebbe essere un vantaggio.

    Sullo stesso argomentoToro, Juric studia la capolista: in tribuna per Milan-BolognaTorino LEGGI TUTTO

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    Ricci: “Italia e Torino, vi conquisterò”

    Il sorriso di Samuele Ricci è forse la miglior cartolina possibile da Podgorica per la Nazionale Under 21, che grazie al suo gol di puro istinto e sensibilità calcistica riesce a portare a casa almeno un punto dal Montenegro, fondamentale per agganciare la Svezia in vetta alla classifica del girone, con in più una partita ancora da recuperare. Ma questa rete, la prima del centrocampista toscano con la selezione guidata dal ct Paolo Nicolato, ha una valenza doppia: pesa per la Nazionale, ma è anche un messaggio a Ivan Juric e al Torino. Non che ne avessero bisogno, ovvio: lo hanno scelto a gennaio, in un’importante operazione di mercato con l’Empoli, per raccogliere l’eredità in mediana di chi, a meno di clamorosi colpi di scena, ritornerà a fine stagione alla base, ovvero Pobega al Milan. Di sicuro al tecnico granata non sarà sfuggito questo dettaglio e di sicuro per Ricci avere spazio nell’Under 21 può diventare un trampolino per convincere Juric a concedergli più spazio.

    I pensieri del centrocampista

    Ma i pensieri di Samuele adesso sono concentrati al cento per cento sulla maglia azzurra anche perché, come ha raccontato a caldo al termine della sfida di venerdì sera contro il Montenegro, l’Italia può e deve fare di più: «Ovviamente questo è un gol che significa tanto per me, anche perché siamo riusciti a riacciuffare il risultato dopo pochi minuti in una partita che non si stava mettendo bene. Come ha detto il ct Nicolato dobbiamo migliorare su tanti aspetti, come quello di approcciare bene partite del genere che magari si adattano meno a quelle che sono le nostre caratteristiche come singoli e come squadra. Per migliorare e per diventare una Nazionale completa dobbiamo imparare ad adattarci a certi tipi di situazione. Dobbiamo pensare alla prossima sfida con la Bosnia che come tipologia di partita sarà simile a quella con il Montenegro. Ma giocheremo in casa e ci teniamo a fare bella figura ». Per Ricci l’occasione, se Nicolato lo confermerà, per far vedere ai tifosi del Toro quanto vale: «Senza dubbio lo spazio in Nazionale mi aiuta a mettere in luce le mie qualità, l’Under 21 è un traguardo importante e la maglia azzurra offre visibilità. E poi ti puoi confrontare in campo internazionale con giocatori di un certo livello. E questo per un giovane come me è ovviamente molto importante. Poi cerco sempre di fare del mio meglio quando il tecnico mi chiama in causa, che sia Juric o sia il ct Nicolato: non pretendo di giocare a tutti i costi, lavoro per migliorare. Anche se adesso magari ho meno spazio nel club non è un problema, me lo aspettavo perché non è mai semplice arrivare in una nuova squadra a gennaio e giocare subito con continuità. Comunque sia cerco di impegnarmi al massimo e di ritagliarmi uno spazio». Nel calcio conta la fiducia e Samuele sa di averne, indipendentemente dal colore della maglia, che sia azzurra o granata.

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    Torino, Ricci resta il top. Ma in B

    TORINO – Per il momento non ha ancora conquistato il Toro, nonostante sia uno dei punti cardine del futuro. Ora Samuele Ricci è in ritiro con l’Under 21: è atteso dagli impegni contro Macedonia e Bosnia che varranno la qualificazione ai prossimi Europei di categoria. Quella di ieri, però, è stata una giornata speciale per un altro motivo: il centrocampista classe 2001 è stato infatti premiato come miglior giovane della Serie B della passata stagione, quella che gli ha permesso di affacciarsi al massimo campionato da protagonista con la maglia dell’Empoli. Un riconoscimento doveroso, per uno dei talenti più cristallini d’Italia: non è un caso che Roberto Mancini gli abbia fatto assaggiare l’azzurro dei grandi nello stage di fine gennaio. Ricci in questa fase sta sgomitando per trovare un posto da titolare nella mediana del Toro: Juric lo apprezza tantissimo, ma ancora non gli ha cucito l’abito perfetto. Lo farà a breve: da qui al termine del torneo il giovane pisano avrà più di un’occasione per mettersi in mostra, anche nell’ottica di poter diventare il fiore all’occhiello del prossimo anno. In Under 21, agli ordini del ct Nicolato, può trovare quello sbocco di minuti che al Toro non ha. Dopodiché tornerà al Filadelfia ancor più carico e determinato.Sullo stesso argomentoTorino, paradosso Ricci e Seck: pagati cari e inutilizzatiTorino LEGGI TUTTO

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    Torino, paradosso Ricci e Seck: pagati cari e inutilizzati

    TORINO – Il Toro degli ultimi tre mesi vive sulle montagne russe. Qualche grande prestazione, poche vittorie, troppi rimpianti, ma anche diverse battute d’arresto. Le prove dei singoli, ovviamente, seguono l’andamento della squadra: se nel girone d’andata tanti giocatori si sono esaltati, quello di ritorno per ora ha fruttato qualche preoccupante involuzione. Oltre a due equivoci belli e buoni: Samuele Ricci e Demba Seck. La loro è una situazione paradossale, per certi versi difficile da spiegare. Perché in rosa ci sono, ma non giocano. Dovevano essere un valore aggiunto per il rush finale, ma finora sono stati due oggetti misteriosi.Sullo stesso argomentoTorino, Juric si tiene così: Cairo deve svoltare in tuttoTorino

    E non certo per colpe loro, anzi. Balza ovviamente all’occhio la condizione di Ricci: miglior giocatore della Serie B 2020-21 e autore di un grandissimo avvio con l’Empoli in Serie A, che gli ha permesso di spiccare il volo verso il Toro. […] Normale che venga da chiedersi il perché dell’arrivo di Ricci già a gennaio: ok comprarlo perché il talento è purissimo e il Toro ci ha visto giusto, ma perché non lasciargli terminare il campionato a Empoli? Magari strappando uno sconto sul cartellino (il costo è pari a 2 milioni per il prestito e 8.5 per il riscatto obbligatorio)? A guardare gli altri dalla panchina, Ricci rischia di non crescere. […] Lo stesso discorso vale per Seck. Il Toro si è scapicollato per prenderlo sul gong del mercato, strappandolo alla Spal per circa 4 milioni di euro. È un talento grezzo, ma pagato non poco per le casse granata. Dunque, perché non lasciarlo ancora cinque mesi in Emilia a giocare?

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    Sullo stesso argomentoBelotti c’è: Cairo, ci sei?Calciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Torino, Ricci si presenta: “Il progetto mi convince”

    TORINO – Samuele Ricci, il colpo del mercato di riparazione più caro della gestione di Urbano Cairo, è stato presentato quest’oggi nella sala stampa dello stadio Olimpico Grande Torino: “La trattativa è andata avanti spedita, il Toro mi ha voluto fortemente: sono contento di essere qui e il progetto mi convince”, ha raccontato il giovane centrocampista. Per quanto riguarda invece le possibili ambizioni europee della squadra di Juric, Ricci ha voluto sottolineare quanto sia importante concentrarsi su ogni singola gara da qui alla fine del campionato: “Non pensiamo all’Europa ma a una partita per volta. Domenica andiamo ad Udine, non sarà facile ma possiamo fare bene”. Il classe 2001 è inoltre reduce dallo stage con la Nazionale di Roberto Mancini: “Non sono stati allenamenti molto intensi, ma è stata una cosa bellissima – ha spiegato – e ho avuto l’occasione di giocare con campioni, con giocatori top”. LEGGI TUTTO

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    Muzzi: “Toro, con Ricci sei da Europa”

    TORINO – Dieci partite sono poche per indirizzare una stagione, figurarsi un’intera carriera. Eppure, a volte, dieci partite possono risultare più che sufficienti per assicurare una svolta nel percorso di crescita di un giovane in rampa di lancio. Chiedere per informazioni a Samuele Ricci, neo stellina del centrocampo di Juric al Torino, uno che – sostenuto da tanto talento – le “sue” dieci partite per decollare le avrebbe comunque trovate, prima o dopo. […] Con l’approdo in panchina dell’ex granata Roberto Muzzi, corsi e ricorsi storici, il suo cammino ha però subito una svolta a gomito. In positivo, naturalmente. Nelle dieci partite tra campionato e Coppa Italia in cui il bomber degli anni Novanta e Duemila ha guidato i toscani, infatti, Ricci ha disputato altrettante gare. Prendendosi quella maglia da titolare che, di fatto, poi non ha più posato. […] Sullo stesso argomentoTorino, Ricci si presenta: “Piazza ideale per me”Calciomercato Torino

    Quali caratteristiche l’avevano tanto colpita in un ragazzo così giovane?

    “Le qualità tecniche sono le più evidenti, ma Samuele è dotato anche di una grande forza nelle gambe, nonostante abbia un fisico piuttosto longilineo. E ha un piede talmente educato che può agire indifferentemente da play o da interno”.

    Che posto occuperà in un Torino che vanta già solidi centrocampisti in rosa?

    “Sarà sicuramente una figura centrale in questo girone di ritorno, ma non soltanto per i granata. In un futuro molto vicino, infatti, lo vedo anche come pedina fondamentale della Nazionale”.

    La squadra di Juric, con il suo innesto, farà un salto di qualità?

    “Il Torino sta già facendo una bella stagione. Per lo spirito che mette in campo e per gioco il mostrato finora, credo possa tranquillamente ambire a una posizione in zona Europa a fine campionato. A maggior ragione con Samuele in più nel motore”.

    Sullo stesso argomentoTorino, la famiglia di Ricci svela: “Decisiva la telefonata di Juric”Torino

    Cos’è cambiato, secondo lei, rispetto al Torino degli ultimi anni? 

    “Il valore aggiunto oggi si chiama Juric: ho sempre avuto grande stima nei suoi confronti, si è costruito da solo e dal nulla. Ero certo fin dall’estate che sarebbe riuscito a far cambiare marcia alla squadra”.

    Da attaccante ad attaccante: che idea si è fatto dell’arrivo di Pellegri?

    “L’ho sempre stimato, anche al Monaco in realtà ha fatto bene quando ha avuto l’opportunità di esprimersi. È ancora giovanissimo e sono convinto che farà parlare a lungo di sé”.

    Come vede, invece, la situazione Belotti?

    “Il Gallo è una delle poche bandiere rimaste, ormai è parte integrante del mondo Toro: deve restare in granata, per me non ci sono discussioni”.

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    Guarda la galleryTorino, la concentrazione di Demba Seck e Pellegri in allenamento LEGGI TUTTO

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    Torino, la famiglia di Ricci svela: “Decisiva la telefonata di Juric”

    TORINO – Non è una domenica come le altre. Non può essere tutto come sempre. Perché tutto è cambiato nel giro di una settimana. La famiglia di Samuele Ricci ha ancora qualche lacrima da asciugare. Le emozioni sono state travolgenti. Prima la convocazione in nazionale maggiore, poi la chiamata del Toro. Quella che, all’improvviso, cambia la vita del centrocampista classe 2001 e dei suoi affetti più cari. Dopo 12 anni di Empoli, è il momento per una nuova sfida. Mamma Laura, ormai, è rassegnata: “Sto piangendo da tre giorni, non abbiamo ancora avuto modo di metabolizzare questi cambiamenti improvvisi”. E svela il motivo di tanta malinconia: “Finora Samuele ha sempre avuto un percorso lineare: il calcio abbinato prima al Liceo Scientifico e poi alla facoltà di Economia. Da un anno è andato a vivere fuori di casa, ma è comunque sempre stato vicino a noi”.Sullo stesso argomentoTorino, preso Samuele Ricci: c’è l’annuncio ufficialeCalciomercato Torino

    La descrizione della nonna 

    A 55 km di distanza, per l’esattezza: quelli che dividono Empoli da Pisa, la patria dei Ricci. Alla domanda su chi sia realmente Samuele, la madre risponde così: “Prendo in prestito le parole di nonna Nelly: “Samuele non è mai stato piccolo”. Più grande, maturo e responsabile dei suoi coetanei. E sempre riservatissimo: abbiamo imparato negli anni a capire i suoi silenzi, a leggere dentro i suoi stati d’animo; lui è imperturbabile”. Almeno prima che arrivasse il Toro a bussare a casa Ricci.

    Sullo stesso argomentoTorino, Ricci si presenta: “Piazza ideale per me”Calciomercato Torino

    Samuele ha dedicato il suo numero di maglia al padre

    Un vero e proprio terremoto, descritto così da papà Alessandro, a cui Samuele ha dedicato il numero di maglia (il 28, giorno del compleanno del babbo): “All’inizio della settimana scorsa ci chiamano, dicendoci che i granata erano interessati a Samuele. Pensammo fosse un discorso per giugno, invece era una decisione da prendere subito. E non è stato semplice: finora non era mai capitato che una società arrivasse fino a quel punto con mio figlio”. Non chiacchiere, come quelle della passata stagione con Arsenal e Leicester. Ma subito sul serio […]

    Sullo stesso argomentoEmpoli, Corsi: “Ricci importante, ma dobbiamo pensare ai conti”Calciomercato Empoli LEGGI TUTTO