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    Pellegri è ancora ko

    TORINO – Ripresa degli allenamenti per il Torino dopo le due settimane scarse di ferie. Per Juric la possibilità di iniziare l’esame dei compiti delle vacanze svolte dai granata, prima sulla bilancia e poi in campo.

    Al Fila senza otto titolari

    Con alcune limitazioni: Ola Aina, reduce dalla lesione miotendinea del bicipite femorale sinistro, ha svolto soltanto terapie, mentre Schuurs si è limitato a un lavoro differenziato e Pellegri a un programma personalizzato. Si pensava potesse essere più agevole, il recupero da quell’assurdo infortunio dopo pochi secondi dall’avvio di Bologna-Torino. E invece la caviglia dell’ex del Milan non guarisce del tutto («C’è contusione ossea», spiegava Juric prima della sosta per non derubricare a minimo il guaio del centravanti): il tempo per recuperare comunque c’è, visto che anche domani e fino al 6 dicembre i granata si alleneranno al Filadelfia, quindi il 7 partiranno per proseguire il lavoro, ma a Murcia dove le massime stagionali toccano i 20 gradi. Nelle prime prove tattiche il ruolo di centravanti è quindi interpretato da Sanabria, con Karamoh secondo attaccante. Il tecnico granata non può infatti contare nemmeno su Vlasic e Radonjic, ora al Mondiale con Lukic, Rodriguez e il portiere Milinkovic-Savic.
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    Torino: Schuurs a rischio operazione

    TORINO – L’unica buona notizia, mettiamola così, è che dopo la prossima giornata il campionato si ferma per la sosta dovuta al Mondiale. E dunque ci sarà davanti più tempo per consentire a Perr Schuurs di recuperare dalla lussazione alla spalla destra riportata ieri sera contro la Sampdoria. Il centrale olandese ha lascato lo stadio con un tutore e poi si è recato subito in ospedale per i primi controlli. Oggi i nuovi accertamenti hanno evidenziato una lussazione gleno-omerale che è stata ridotta. Schuurs dovrà sottoporsi a ulteriori accertamenti strumentali nei prossimi giorni e soltanto allora si andrà a definire il percorso terapeutico da seguire: ovvero, se sarà necessario effettuare un intervento chirurgico, eventualità sulla quale si è espresso ieri sera Juric con termini preoccupati, o se limitarsi a una riabilitazione. A Roma, domenica, il sui posto sarà preso da Buongiorno, che già lo ha sostituito contro la Samp. LEGGI TUTTO

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    Così Schuurs si è preso il Torino

    TORINO – Quattro partite consecutive da titolare, tra campionato e Coppa Italia, che con buona probabilità domenica contro il Milan diventarnno cinque. Perr Schuurs, arrivato in estate dall’Ajax per un’operazione costata circa 12 milioni (bonus compresi), si è preso il Toro dopo l’iniziale diffidenza di Juric. Intendiamoci: il tecnico non aveva dubbi sulle qualità del difensore, tuttavia nei primi allenamenti aveva notato alcuni aspetti sui quali era necessario migliorare, dovuti al fatto che Schuurs avesse giocato in precenza soltanto nel campionato olandese. C’era da lavorare soprattutto sulla marcatura, che per Juric deve essere rigorosa al cento per cento. E Schuurs ha dimostrato di avere recepito con grande rapidità le sue indicazioni, convincendolo che, pur in un reparto dove ci sono cinque potenziali titolari (oltre a lui, Djidji, Rodriguez, Buongiorno e Zima), la sua presenza è diventata indispensabile.

    Schuurs punto fermo di Juric

    Con il passare delle settimane gli spazi sono cresciuti e, dopo le partite dall’inizio di Cremona e contro il Sassuolo, l’ultima panchina è stata a Napoli, dove le incertezze dei granata sono state devastanti e hanno convinto Juric a tornare definitivamente sui propri passi: morale, Schuurs titolare contro l’Empoli, la Juventus, il Cittadella (in Coppa ha anche segnato il suo primo gol in Italia) e l’Udinese e sempre con ottimi risultati, se pensiamo che l’unica incertezza è stata nel derby, quando si è opposto quasi sempre con buoni esiti a Vlahovic: è vero che il serbo ha segnato la rete della vittoria, però la responsabiltà sul gol subito va condivisa almeno con altri due compagni. Insomma, Schuurs non è più soltanto l’idolo dei tifosi, ma anche uno dei punti fermi di Juric. Per la gioia anche della società, che su lui ha fatto uno dei cinque investimenti più onerosi dell’era Cairo.

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    Torino, in difesa è nato il… tridente

    INVIATO A UDINE – Dodici i gol subiti fin qui da un Torino capace di chiudere con la porta inviolata le prove interne contro Lazio (0-0) e Lecce (successo per 1-0). Solo in due occasioni Milinkovic ha incassato piu? di una rete, a Bergamo come a Napoli (3 i gol subiti). Si sa d’altronde che la tenuta difensiva e? specialita? della casa, tanto che senza piu? di un evitabile errore individuale nella porta del serbo, di palloni, ne sarebbero entrati ben pochi. Juric stesso, e a piu? riprese, ha insistito sulla necessita? di mantenere alta l’attenzione per tutta la durata della gara. Un lavoro sulla mente che si e? accompagnato a uno specifico sul campo: se l’attacco e? stato rivoluzionato e il centrocampo ha perso Pobega e Mandragora, in difesa si sono avute 4 conferme – Djidji, Zima, Buongiorno e Rodriguez – una partenza dolorosa, quella di Bremer, e una fisiologica visto il poco utilizzo, cioe? quella di Izzo. Se per ovviare alla partenza del centrale napoletano il tecnico granata si e? accontentato della possibilita? di abbassare Adopo (come successo a Monza), per prendere il posto del brasiliano a Juric e? stato consegnato Schuurs. Diamante affatto grezzo, ma che al Fila ha dovuto lavorare sodo per transitare dalla scuola olandese a quella italiana. «Ha grande intelligenza e vuole migliorare, lavorare con lui e? un piacere – ha detto piu? di una volta Juric -: deve pero? crescere nella marcatura a uomo, visto che arriva da una diversa scuola di pensiero».
    Schuurs leader della difesa granata
    Affinche? Schuurs potesse ritagliarsi il ruolo di leader della difesa del dopo Bremer ci e? insomma voluto un po’ di tempo: arrivato a Torino il 18 agosto, quindi dopo la trasferta del turno inaugurale a Monza, l’olandese e? andato in panchina contro la Lazio per poi esordire, da titolare, contro la Cremonese. Una prestazione buona, ma ancora non tale da spalancargli la definitiva titolarita?: nel turno successivo, a Bergamo, l’allenatore gli ha preferito Buongiorno. Schierato al centro di una difesa che a destra e sinistra, salvo cause di forza maggiore, vede piazzati due punti fermi: Djidji – che si e? meritatamente conquistato la fiducia di Juric – a destra e il capitano Rodriguez a sinistra. Un’alternanza che prosegue: con il Lecce tocca a Schuurs, poi con l’Inter al prodotto del settore giovanile granata; col Sassuolo dal 1’ c’e? l’ex dell’Ajax, al Maradona in mezzo alla retroguardia va Buongiorno. Una rotazione che si e? interrotta contro l’Empoli, prova dalla quale il croato sembra aver scelto la linea titolare. Formata appunto da Djidji, Schuurs e Rodriguez, in campo da subito sia con i toscani, che nel derby e presumibilmente oggi alla Dacia Arena.
    Guarda la galleryUdinese-Torino, la probabile formazione di JuricIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, Schuurs verso l'esame Beto. Così l'olandese si prepara al duello

    TORINO – Perr Schuurs non è mai stato un difensore-goleador: di reti ne ha messa a segno qualcuna, ma prima di confrontarsi ad alti livelli con l’Ajax. Con il Fortuna Sittard nel 2017-18 aveva realizzato 8 gol, ma la categoria era la B olandese. Con l’Ajax ha invece infilato due reti in campionato (59 gare) e una in Coppa d’Olanda (13 presenze). In Italia il suo primo acuto è arrivato contro il Cittadella, a firmare il tris di una prova che Zima avrebbe chiuso sul 4-0. Se il ceco contro l’Udinese dovrebbe tornare in panchina – favoriti per giocare dall’inizio ai lati sono Djidji e Rodriguez – l’olandese in Friuli avrà nuovamente una maglia da titolare. Avversario di alto livello: Schuurs se la vedrà con Beto – del quale al Fila sta studiando ogni mossa -: con 5 reti è il vicecapocannoniere del campionato (come lui Dybala e Kvaratskhelia, a quota 6 ci sono Arnautovic, Vlahovic e Immobile).

    Ora è lui il titolare

    Per Schhurs, ormai caposaldo della difesa granata, si tratterà della settima partita in campionato: in sei è stato titolare, subentrando soltanto con il Napoli. Dopo avergli preferito Buongiorno potendo anche contare sulla crescente affidabilità del prodotto del settore giovanile granata, ora Juric ha dato la maglia da riferimento della retroguardia a Schuurs. E l’olandese lo sta ripagando con prestazioni per lo più convincenti.
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    Toro: Schuurs e l'uscita palla al piede. Vi ricorda qualcuno?

    TORINO – Perr Schuurs non è un ragazzo qualunque nel Toro di Ivan Juric. Il sangue dell’olandese si sta colorando sempre più di granata e lo riconosci non solamente dalle prestazioni scintillanti, collezionate sul campo, ma anche dai gesti, dagli stimoli che dà ai compagni, dalle parole soprattutto: «Il nostro valore va dimostrato in tutte le partite, anche per i tifosi. Pensiamo subito alla prossima». Dichiarazioni di un piccolo grande campioncino, con le stimmate del leader che verrà, appartenente alla leva calcistica della classe ’99: la stessa di Matthijs de Ligt, per esempio, anche lui cresciuto nella scuola dell’Ajax. Nuovo, Schuurs, perché appena alla prima stagione di Toro, però già consolidato per abitudini ed esperienze di successo.
    Perfettibile, ma già strepitoso
    E quando Juric dice di Schuurs che «ha una mentalità pazzesca, però deve crescere ancora», esattamente cosa intende? La risposta c’è: il tecnico croato e il vice Matteo Paro stanno lavorando sul tipo di marcatura stretta e sui tempi dell’anticipo, perché l’allenatore sente di aver bisogno di un difensore fisico, che aggredisca l’avversario facendogli sentire il fiato sul collo e riesca ad anticiparlo sul pallone nei tempi più stretti possibili. E che magari costringa l’attaccante a indietreggiare per non finire in fuorigioco. Già immaginiamo Juric urlare a Schuurs istruzioni del tipo: “Devi pressare, devi essere un martello”. Direttive alle quali, evidentemente, l’olandese non era abituato per la scuola di calcio frequentata fino alla scorsa stagione.
    Muraglie umane
    Quanto al lato squisitamente tecnico, nulla da eccepire, ovvio. Si possono migliorare determinati aspetti, ma senza la necessità di insegnare qualcosa. Con Schuurs non ce n’è bisogno, il ragazzo è forte, fortissimo. Perr è destinato a prendere il comando della difesa granata dopo la partenza di Gleison Bremer. E sabato, dopo l’ottima prova contro l’Empoli, c’è il derby. Quello con il brasiliano passato in estate dal Torino alla Juventus sarà un incrocio speciale, suggestivo, intrigante. Dubbio che poi non è tale: l’uscita di Schuurs palla al piede non vi ricorda forse qualcuno? Ognuno, che sia tifoso bianconero o granata, si faccia la propria idea. Intanto l’attesa della stracittadina sta montando in città. Il Toro ci crede e le esibizioni delle due squadre in questo scorcio di campionato fanno pensare che sì, stavolta, non c’è mismatch. Come minimo, a occhio, le distanze sembrano essersi ridotte.
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    Toro, Schuurs la grande certezza: in crescita e pronto a lasciare il segno

    TORINO – Il migliore, la grande certezza. Si chiama Perr Schuurs, 22 anni, olandese, difensore centrale: anche contro l’Empoli, riproposto finalmente titolare da Juric, è stato il migliore in campo. Ma, ovviamente, vuole di più: «Questa partita è simile a quelle disputate contro Inter e Sassuolo, dove abbiamo avuto tante occasioni e alla fine non sono arrivati i punti che meritavamo. Nel primo tempo siamo stati perfetti e abbiamo avuto tantissime palle-gol per passare in vantaggio. E se non concretizzi tutto si complica. Dopo il vantaggio dell’Empoli è uscito il nostro carattere che ci ha permesso di pareggiare nel finale. Ma meritavamo di più, molto più che un punto. Per questo dobbiamo fare ancora meglio. Della mia prestazione sono soddisfatto, per me il campionato italiano è tutto nuovo, ma sto migliorando grazie agli insegnamenti del tecnico e dello staff».

    Il suo ambientamento procede senza problemi. «A Torino e nel Toro mi trovo bene, ho ricevuto tanto affetto da tutti: tifosi, compagni e società. Qui si gioca con un sistema di gioco diverso da quello olandese e devo ancora abituarmi e migliorarmi. Per fortuna l’allenatore e la squadra mi stanno aiutando in ogni circostanza a imparare in fretta. Sì, sono molto contento di essere al Torino». E in effetti con il passare del tempo il centrale sta crescendo in maniera esponenziale, anche se ha sempre fatto bene, sin dall’inizio della sua avventura in granata: tanto da diventare già un idolo dei tifosi, che hanno subito dimenticato Bremer.

    Torino, Schuurs è il degno erede di Bremer

    L’olandese non fa rimpiangere il brasiliano e questo è già un successo. Continuando di questo passo non solo diventerà un punto di forza del Toro, ma anche un giocatore di livello internazionale. Ovviamente anche per lui il discorso scivola sul derby di sabato. Tutti i granata sanno che un successo in questa partita valorizzerebbe una stagione che in questo momento non è esaltante come sembrava essere nelle prime tre giornate di campionato. «Tutti noi – conclude l’olandese – conosciamo l’importanza di questa partita. Dobbiamo a ogni costo sfoderare il nostro spirito battagliero per regalare una grande soddisfazione ai tifosi che sono eccezionali».  Ecco Perr Schuurs, uno che ha le idee chiare. Tra qualche tempo si prenderà il Toro perché ha qualità tecnico-tattiche che all’interno del gruppo granata nessuno possiede. Il prossimo passo, va da sé, è lasciare il segno nel derby.

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    Torino, le mosse anti Napoli: una gabbia per Kvara

    TORINO – Nelle quattro trasferte affrontate in questo inizio di stagione, il Toro non è mai riuscito a concludere la partita senza subire reti, anche quando ha vinto, come è successo a Monza e a Cremona. Non sono tanti i gol incassati (sei, tre dei quali a Bergamo contro l’Atalanta), ma Juric sta lavorando intensamente anche sull’aspetto legato alla concentrazione e alle disattenzioni. A maggior ragione visto che, sabato, alla ripresa del campionato, i granata sono attesi dal Napoli, primo in classifica insieme con l’Atalanta e miglior attacco del torneo con l’Udinese. Nulla di che stupirsi, intendiamoci: la squadra di Spalletti è una delle principali candidate allo scudetto, trascinata per l’appunto dal georgiano Kvaratskhelia, rivelazione di questo avvio della Serie A, da Raspadori, che anche in Nazionale ha dimostrato di essere in forma strepitosa, e Simeone. Juric sta riflettendo su chi schierare allo Stadio Maradona. Rodriguez è la certezza principale, anche se bisognerà vedere come rientrerà dagli impegni con la Svizzera. Ma, anche non al top, il capitano è elemento imprescindibile. La sensazione è accanto a lui ci sarà Schuurs, che in queste due settimane ha potuto allenarsi al Filadelfia non essendo stato convocato dall’Olanda e che, quindi, ha ulteriormente approfondito le conoscenze che il tecnico croato gli chiede. Schuurs potrebbe essere centrale oppure interpretare la posizione di braccino destro. Il ballottaggio è per la terza maglia da titolare e in corsa sono Buongiorno, ansioso di riscattare la prestazione con il Sassuolo e in questi giorni leader anche nelle convocazioni, e Djidji, che garantisce livelli standard più che notevoli. Uno dei due dovrà accomodarsi in panchina dove, tra i difesnori, ci sarà anche Zima.Guarda la gallerySuperga e Buongiorno, il Torino dentroIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO