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    Juve, tifosi contro la Superlega: “La nostra storia non va infangata”

    TORINO – Il progetto della Superlega, dopo il ritiro dei club inglesi, è ufficialmente naufragato al momento. Intanto, i tifosi della Juve, hanno voluto sottolineare la loro assoluta contrarietà alla nascita di questa nuova competizione, di cui Andrea Agnelli, grandissimo sostenitore, ne è vicepresidente. Per mostrare tutto il loro disappunto, gli ultras del gruppo Viking hanno deciso di realizzare uno striscione, comparso nella notte sui cancelli dell’Allianz Stadium. “La nostra storia non va infangata, barattata e commercializzata”, si legge. Poi un vero e proprio attacco riferito probabilmente al numero uno della Juve Andrea Agnellli: “Noi siamo la Juventus Fc. No alla Superlega…Vergognati!”. LEGGI TUTTO

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    Dall'Inghilterra: “Superlega, City e Chelsea ci ripensano!”

    LONDRA (Gran Bretagna) – Il Manchester City e il Chelsea sarebbero già pronti ad abbandonare il progetto della Superlega: secondo la BBC i Blues stanno preparando la documentazione necessaria per ritirare l’adesione alla controversa competizione. Anche il City, secondo il Sun, avrebbe inviato una lettera di disdetta dal nuovo torneo. Citizens e Blues sono tra i 12 fondatori della Superlega con Inter, Juventus, Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Barcellona, Liverpool, Manchester United, Real Madrid e Tottenham.
    Tutte le news e gli aggiornamenti sulla Superlega
    I tifosi protestano
    I tifosi del Manchester City hanno protestato, ieri sera, mettendo uno striscione al veleno sotto la propria curva con la scritta “127 anni di storia distrutti dall’avidità”. Stasera circa mille tifosi del Chelsea si sono radunati fuori dallo stadio di Stamford Bridge, prima della gara contro il Brighton, per protestare, cercando di bloccare l’ingresso nell’impianto del pullman della loro squadra. LEGGI TUTTO

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    Wolverhampton “campione” della Premier: la mossa anti Superlega

    “Forse è troppo tardi per una parata”, scrive il Wolverhampton, ma intanto nella bio Twitter i Wolves si autoproclamano vincitori della Premier League 2018-2019. Perché? Il motivo, tanto per cambiare, è legato alla Superlega, tema bollente di questi giorni che ha suscitato proteste, adesioni ma anche tanta ironia. Visto che le sei big inglesi, City, United, Chelsea, Liverpool, Arsenal e Tottenham, sono tutte entrare a far parte della Superleague e considerato che nella stagione 2018-19 sono arrivate davanti al Wolverhampton, che è finito settimo, i Wolves ironizzano sulla loro esclusione dal campionato, così come ha minacciato la Uefa, e si assegnano la Premier League di due anni fa. Anche se forse è troppo tardi per una parata. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, Semplici: “Non sono d'accordo sulla Superlega”

    CAGLIARI – “Non sono d’accordo con la Superlega”. Anche l’allenatore del Cagliari Leonardo Semplici si schiera contro la scelta di costituire un “club” di super squadre a livello europeo con l’adesione delle italiane Juventus, Milan e Inter. Il Cagliari, anche se non ufficialmente, ha già fatto capire di essere contrario e che chiederà al pari di altre società l’esclusione delle tre big italiane dalla Serie A. “Prenderanno le decisioni gli organi deputati – ha risposto Semplici nella conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Cagliari -. Tutto questo è importante per il futuro del calcio, anche se io in realtà sono concentratissimo sul presente e sulla mia squadra”.
    Verso l’Udinese
    Cagliari costretto a correre per recuperare terreno. E domani la tappa del tour salvezza è quella di Udine: “mi auguro che la vittoria con il Parma ci abbia dato forza, slancio e convinzione. A questo punto, più che il modulo, è importante l’atteggiamento in campo: lo abbiamo visto nell’ultima mezz’ora sabato scorso”, ha detto Leonardo Semplici in conferenza stampa. “Con il Parma sabato abbiamo dato tutto, in questi giorni abbiamo lavorato per far recuperare tutti al meglio, ma con lo staff valuteremo le condizioni. Turnover? Qualche cambio potrebbe esserci – ha proseguito l’allenatore del Cagliari – ma poca roba. Quello che serve per dare un po’ di freschezza perché è una partita determinante per il nostro cammino”. Benevento, Torino o Fiorentina nel mirino? “Facciamo la corsa su noi stessi. Il mio lavoro è concentrato sul far esprimere al meglio questi ragazzi. Tutto dipende da noi. Non abbiamo più niente da perdere: bisogna tirare fuori coraggio e spregiudicatezza, per una prestazione importante a Udine bisogna mettere in campo la giusta mentalità”. Contro il Parma quattro gol fatti ma anche tre subiti. “Da qui alla fine bisognerà migliorare questo aspetto – ha concluso Semplici – realizzare quattro gol per poter vincere una partita mi sembra troppo. Vero che in passato abbiamo spesso creato ma non concretizzato. Serve equilibrio, commettere meno errori possibile”.
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