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    De Rossi e le prime parole al Genoa: “Il destino mi ha portato qui, importante il rapporto con i dirigenti”

    14:46

    Cosa ha convinto De Rossi? Ecco la risposta

    “Il direttore Lopez mi è piaciuto tanto. Galliani una volta mi disse: “Scegliete in base ai dirigenti che sono loro che ti salvano” e qui ne ho avuto la conferma. Ho sentito vicinanza, rispetto e penso che questa esperienza possa durare. Ma la base è che c’è una squadra forte, altrimenti non fai in tempo a fare punti e a creare rapporti. Voglio lavorare dove c’è amore e a volte dove c’è amore c’è tanto odio. Anche alla Spal c’era amore e non merita dove è ora, questa è la dinamica più sana, qui sono stato scelto come allenatore. Alla Roma appartengo a quella squadra e a quella tifoseria, ma magari sono stato scelto anche per altri motivi”

    14:44

    De Rossi: “Ho visto una squadra viva”

    De Rossi ribadisce: “Ho visto una squadra viva e questo è importante”. Un giornalista gli chiede: “Questa squadra può giocare con il 4-2-3-1?” De Rossi ride: “Immagino non piacesse il modulo. In ogni caso ci sono margini per poter cambiare ma anche continuare alcune cose. Credo nella tattica, ma soprattutto nel ruolo dell’allenatore: dirò sempre la verità ai miei giocatori e quando andrò via magari i giocatori saranno in lacrime come alla Spal e come alla Roma. L’attacco segna poco? Dobbiamo metterli nelle condizione di segnare, senza dargli troppa responsabilità”

    14:40

    De Rossi e l’esperienza sull’Ostiamare

    “Sono ancora il proprietario dell’Ostiamare, sono lì con il cuore. È stata un’esperienza importante, ho capito che passa nella testa dei dirigenti, le società per rigare dritto hanno bisogno di un certo ordine. Mi è piaciuto girare con l’Ostiamare perché in D ho visto allenatori tanti preparati, a partire dal mio, D’Antoni, che forse mi ha insegnato più lui in tre mesi che tanti altri. L’ho ripreso con il telefonino e non mi vergognavo”

    14:38

    De Rossi ringrazia Murgita e Criscito

    “Ringrazio Roberto e Criscito. Mimmo ha deciso di continuare il suo percorso, a me avrebbe fatto piacere se fosse rimasto con noi ma ha giustamente preferito fare il suo percorso”

    14:33

    Dall’espulsione con la Roma al rientro a Marassi

    “La casualità di ripartire da qui? È una coincidenza che fa sorridere e non era neanche la prima volta a Genova. Non me lo meritavo quel rosso e lo pagherò caro, non mi piacerà per niente non essere a bordocampo. La vita è piena di coincidenze, anche per quanto riguarda il Boca e l’atteggiamento di noi romanisti. Nasco romanista e ci rimango ma se avessi potuto scegliere in Italia avrei scelto il Genoa per il tifo di passione che c’è qui. Come da calciatore volevo provare qualcosa di folle al Boca, spero nasca un grande amore. Speriamo di avere qualche vantaggio fisico col fatto che hanno giocato ieri, meglio avere a volte lo spirito di chi viene da due sconfitte”

    14:31

    De Rossi: “Ringrazio i giocatori”

    “Ringrazio i giocatori per la disponibilità, ho delle idee, mancherà Malinovkyi che ovviamente sarebbe stato meglio averlo”

    14:29

    De Rossi e cosa non è andato nelle sue esperienze precedenti

    “Sono autocritico, so riconoscere gli errori. Ho analizzato cosa potevo fare meglio, fa parte della crescita di un essere umano, a 20 anni magari l’avevo meno sviluppato, non penso di aver sbagliato dal punto di vista umano ma magari potevo chiudere un occhio e far finta di niente”

    14:26

    Il pensiero su Marassi

    “Questo stadio deve tornare in inferno. Vorrei fondermi con l’atmosfera del Ferraris”

    14:25
    Sui tifosi del Genoa

    “Per me è vitale il calcio, dopo la partita se si perde non è finito il mondo, ma voglio vedere gente che va oltre lo sforzo fisico. Questa non è una tifoseria da scampagnate”  

    14:24

    Il sogno di De Rossi

    “Non voglio stare qui da spettatore che timbra il cartellino, mi farebbe piacere andarmene tra qualche anno e avere una tifoseria che mi ama. Nessuna vittorie in casa? Sintomo che le cose non vanno, non penso però ci sia un tabù mentale. Io trasmetto quello che per me è il calcio. Sempre”  

    14:23

    Il legame con il Boca

    Sono cinque anni che non torno a Buenos Aires, meglio così che sto qui, però è vero che dovevo andare al Classico. Mi fa piacere l’esplosione d’amore dei tifosi della Roma e del Boca. La Roma comunque è l’amore di una vita, il Boca un’esperienza importante”  

    14:20

    Fiducia De Rossi

    “Il Genoa non è mai stato schiacciato” 

    14:19

    Sull’esordio in campionato contro la Fiorentina

    “Penso che se avessi potuto scegliere la squadra da non affrontare avrei scelto la Fiorentina che ha campioni feriti e un allenatore molto bravo, ma siamo una squadra forte anche noi. Questi ragazzi hanno grande voglia, ho trovato una squadra in condizioni fisiche eccezionali e il merito va dato a Vieira. Se non ci fossero stati problemi non sarei qui, non mi piace parlare del lavoro dei colleghi” 

    14:17

    Sul modulo del Genoa

    “Il modulo? Ogni allenatore deve adattare le loro idee ai giocatori, questa società ha dna da vendere soprattutto quando gioca in casa ha tanto”

    14:16

    De Rossi tra emozione e carica

    “Per chi è della mia generazione ha vissuto un’epopea del Genoa, per me è un grande onore. Sono carico emozionato eccitato e ho rispetto di dove sono”

    14:15

    “Genoa grande squadra”

    “Cosa mi ha portato fino qui? Il destino, tante volte si sono chiuse porte che pensavo fossero occasioni da non perdere assolutamente. A giugno ho avuto occasioni ma quante porte chiuse per arrivare fino qui… la Roma è stata un’occasione incredibile e adesso questa. Il Genoa è una grande squadra”

    14:14

    De Rossi: “Grazie”

    “Grazie alla società per la fiducia, ho capito che Diego Lopez era la persona che volevo accanto. Grazie per la fiducia e per l’opportunità”, le prime parole di Daniele 

    14:13

    Lopez elogia De Rossi

    “Grazie a Vieira e a due persone come Criscito e Murgita che ci hanno dato una mano. Perché De Rossi? Scelto per l’uomo che è e la sua voglia immensa, capisce cosa significa questa piazza, questo stadio. Daniele ha la stessa attitudine che aveva da giocatore come mister, capisce come migliorare la squadra. Grazie e mucha suerte”

    14:11

    Lopez presenta De Rossi

    “Siamo qui per dare il benvenuto a Daniele e volevo ringraziare il presidente per questa opportunità come chief of football, mi sento molto strutturato qui”, queste le prime parole di Lopez

    14:10

    De Rossi, conferenza iniziata

    E’ comunicata la conferenza stampa di De Rossi 

    14:06

    Gli ultimi mesi di De Rossi

    Daniele è stato impegnato negli ultimi mesi a gestire da proprietario l’Ostiamare, il club dove è nato e cresciuto prima di giocare nelle giovanili della Roma. La squadra biancoviola è prima in classifica e imbattuta nel girone F di Serie D.     

    13:57

    Il commento di Damiano su De Rossi

    Il cantante, noto tifoso della Roma, ha salutato con un messaggio sui social l’ex capitano e tecnico giallorosso. APPROFONDISCI 

    13:50

    In conferenza stampa anche Diego Lopez

    De Rossi è l’uomo più atteso a Villa Rostan. Oggi, al fianco del tecnico, si presenterà anche il nuovo direttore sportivo, cioè lo spagnolo Diego Lopez, ex Lens 

    13:42

    De Rossi alla terza esperienza in panchina

    Oltre la Roma, Daniele ha allenato la Spal in passato. Il Genoa, quindi, è la sua terza avventura tra i professionisti  

    13:38

    Il nuovo staff della prima squadra

    Con De Rossi ci sono anche Giacomazzi (il vice che sarà in panchina domenica), Mancini (collaboratore tecnico e suo braccio destro e pure sinistro), Checcucci (match analyst), Iodice (preparatore atletico) e Brignardello (preparatore atletico) 

    13:30

    De Rossi contro la Roma

    Il ritorno all’Olimpico è fissato per lunedì 29 dicembre alle 20.45, quando sarà in programma Roma-Genoa  

    13:21

    Il primo allenamento di DDR

    De Rossi ha già preso confidenza con il campo a Pegli: tuta e prime indicazioni tattiche. GUARDA LA GALLERY 

    13:14

    Verso l’esordio contro la Fiorentina

    De Rossi esordirà contro la Fiorentina: si tratta di uno scontro salvezza. DDR però non potrà sedersi in panchina alla sua prima con il Genoa a causa di una squalifica rimediata quando allenava la Roma. Fu espulso per proteste proprio in una sfida contro il Genoa

    13:06

    Il ritorno di De Rossi dopo un anno

    Daniele non allena da oltre un anno in Serie A: l’ultima panchina risale proprio a Genoa-Roma, giocata al Ferraris il 15 settembre 2024 

    13:03

    Genoa, situazione complicata

    Vieira è stato esonerato dopo un avvio di campionato negativo: sola una vittoria in dieci giornate. De Rossi è stato chiamato per far  cambiare marcia alla squadra 

    13:00

    De Rossi, quanti messaggi

    L’ex centrocampista è stato sommerso di messaggi dopo la firma con il Genoa: da Totti a Svilar. TUTTI I DETTAGLI 

    Genova LEGGI TUTTO

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    La Fiorentina gioca nel terrore

    La Fiorentina ha cominciato a perdere anche in Conference League, sprofondando ancora più giù in una crisi che sembra non avere una fine. Ha sbagliato in attacco e in difesa, brutta fuori e fragile dentro. Ha perso di nuovo partendo da una situazione di vantaggio, in campionato ha lasciato undici punti alle rimonte avversarie, in Germania i primi tre di questa coppa. Perché Vanoli si rendesse conto di quale impre LEGGI TUTTO

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    Donadoni si prende lo Spezia

    LA SPEZIA – In Italia, l’ultima volta che si è sistemato sulla fascia, da mister, e non da ala pura qual’era quando metteva gli scarpini, era il 20 maggio del 2018. Allenava il Bologna, venne sconfitto dall’Udinese di Tudor, oggi come allora l’Italia non era ai Mondiali, ed i rossoblù emiliani non avevano ancora innescato Orsolini. Da allora ad oggi, tranne misteriose 14 partite allo Shenzen in C LEGGI TUTTO

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    Cerco una immagine di maestosità permanente per avere una idea su un portiere imponente, cuccurucucu paloma. Canto di gloria, ammirazione e delirio per Vanja Milinkovic-Savic. In porta, con le braccia aperte è un nuovo uomo vitruviano. Sempre con le braccia spalancate, è il portiere sul Corcovado. Nella figura enorme, Atlante che regge il mondo. Voglio […] LEGGI TUTTO

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    Spalletti, ora sì: con la Nazionale non c’entrava nulla

    È questo il suo mestiere, inutile girarci intorno. Il mestiere di Luciano Spalletti è allenare una squadra di club. Con la Nazionale non c’entrava nulla. Come tutti gli allenatori ha bisogno di tempo, ma quello che gli mancava da ct (a lui, come ad altri) era la possibilità di creare qualcosa di suo, di modellare, […] LEGGI TUTTO

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    La Sampdoria prova a cambiare

    GENOVA – Tre notti e due giorni di lavoro a Veronello per la Sampdoria. Un ritiro anticipato aspettando la gara di sabato a Venezia per provare a sfuggire a una classifica che fa paura. I blucerchiati sono ultimi insieme allo Spezia, devono affrontare di nuovo gli spettri della Serie C e hanno bisogno di trovare i giusti equilibri non solo a livello tecnico. Tre giorni che possono rivelarsi utili a Foti e Gregucci per migliorare i meccanismi di gioco, dopo l& LEGGI TUTTO

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    Guida alla 12ª giornata di Serie B. S’inizia con Spezia-Bari (e c’è Donadoni). La Samp cerca l’impresa a Venezia

    Empoli-Catanzaro, sabato ore 15

    L’arrivo di Dionisi all’Empoli, al posto di Pagliuca, non ha ancora portato la svolta sperata: due ko e due pari finora, con l’ex tecnico di Sassuolo e Palermo che ha rilevato Pagliuca. E ora la classifica piange, coi toscani in piena bagarre-salvezza, quando gli obiettivi stagionali erano ben diversi, anche se in estate la squadra è stata probabilmente sopravvalutata. E al Castellani sbarcherà il Catanzaro di Aquilani che se la passa piuttosto bene: viene da tre vittorie fila (messe sotto, nell’ordine, Palermo, Mantova e Venezia), 9 punti coi quali i calabresi hanno lasciato la zona calda della classifica e ora sentono profumo di playoff: i mezzi per raggiungerli a fine stagione, sembrano esserci tutti. 

    Frosinone-Modena, sabato ore 15

    Chi l’avrebbe detto, in piena estate, che alla 12ª giornata questa partita sarebbe stata il match-clou del turno? Eppure è così, gara che può dirci chi fra Alvini e Sottil ha le carte in regola per durare fino alla fine, magari ce l’hanno entrambi. Il Frosinone ha fatto 7 punti nelle ultime tre partite, ritrovando lo smalto d’inizio stagione e archiviando gli unici due ko stagionali (con Monza e Venezia, peraltro). La squadra vista negli ultimi tempi, come minimo, può giocarsela per i playoff ma potrebbe avere anche i mezzi per lottare per i primi due posti, cioè per la promozione diretta. Il Modena di Sottil – sempre primo con un punto di vantaggio sul Monza – erano in tanti ad aspettarlo al varco dopo il ko nel derby del Secchia (la prima sconfitta stagionale), giocato nel turno infrasettimanale in casa della Reggiana. Ma poi è arrivato il convincente 3-0 alla Juve Stabia, risultato reso ancor più rimarchevole dal fatto che i campani non avevano giocato il turno infrasettimanale e dunque sbarcavano a Modena in teoria più freschi. Insomma, Frosinone e Modena hanno già superato a pieni voti esami importanti. Ora c’è da capire se potranno durare in vetta e dintorni, senza soffrire di vertigini.

    Mantova-Padova, sabato ore 15

    All’inferno e ritorno, per il Mantova di Possanzini. Più volte il tecnico che due stagioni fa ha riportato i lombardi in B, è stato ad un passo dall’esonero. Poi domenica sera è arrivata la meritata vittoria in casa della Samp, grazie al gran gol di Ruocco, col quale il Mantova ha lasciato l’ultimo posto, pur restando in zona retrocessione diretta. Chissà, ora per i lombardi potrebbe iniziare tutta un’altra stagione. Il Padova di Andreoletti è in linea con un campionato di consolidamento in B. Nello scorso turno, ha rischiato il ko interno con il Sudtirol ma poi c’ha pensato Bortolussi a fare 1-1 su rigore, salendo a 6 gol in classifica cannonieri. Dopo la squalifica di due anni e un paio di gare saltate per infortunio, è imminente il rientro del Papu Gomez, il cui debutto in B può ovviamente portare molto al Padova, magari anche la qualificazione ai playoff.

    Reggiana-Entella, sabato ore 15

    Nonostante il ko di domenica scorsa ad Avellino (un pazzesco 4-3), la Reggiana resta a distanza di sicurezza dalla zona calda della classifica e con un successo potrebbe coltivare qualche speranza di lottare per qualificarsi ai playoff. L’Entella di Chiappella ha finora raccolto 13 punti, di cui 12 in casa, nel fortino del Sannazzari. Ma per mettere in sicurezza il campionato, bisogna migliorare, e di molto, il rendimento esterno, visto che finora i chiavaresi hanno portato a casa solo l’1-1 di Cesena, a inizio campionato. Poi solo rovesci fuori casa, compreso il 4-0 incassato nell’ultima trasferta, a Frosinone. Serve una sterzata ma non sarà semplice contro la Reggiana degli ultimi tempi.

    Sudtirol-Carrarese, sabato ore 15

    Segnali di ripresa per il Sudtirol di Castori che nell’ultima uscita ha sfiorato il colpo a Padova: avanti col gol di Merkaj, solo a fine gara gli altoatesini hanno subito il pari dei veneti. Insomma, si sta rivedendo la squadra d’inizio stagione, che poteva anche coltivare qualche speranzella-playoff. Adesso invece, c’è solo dastaccarsi dalla zona calda della classifica e poi si vedrà. La Carrarese di Calabro viene dallo 0-2 incassato dal Frosinone, risultato che ha un po’ ridimensionato il fenomeno apuano. Ma chissà, visto che al Druso di Bolzano già non poche squadre vi hanno vinto, tornare dall’Alto Adige con un risultato eclatante potrebbe contribuire a far vivere alla Carrarese quella bella stagione che stava già partorendo.

    Juve Stabia-Palermo, sabato ore 17.15

    Il Palermo di Inzaghi è veramente guarito? Il 5-0 inflitto al povero Pescara, farebbe dire di sì (ma quanti rischi corsi sullo 0-0…). Però, per capire se i precedenti due brutti ko con Monza (0-3) e Catanzaro (1-0) possono essere archiviati, capita giusto a fagiolo il test in casa della Juve Stabia, un esame che può davvero dire molto sullo stato di salute dei siciliani. I campani di Abate hanno dimostrato di poter bissare la scorsa stagione, quando con Pagliuca in panchina chiusero al 5° posto e in semifinale playoff. La squadra non sembra risentire dell’amministrazione giudiziaria che ha investito il club dopo la scoperta di alcune infiltrazioni della camorra nelle società che svolgono i servizi per le gare interne al Menti di Castellammare (la gara col Bari sarà recuperata giovedì 4 dicembre alle 19.30). Insomma, sembra proprio la partita ideale per capire quanto veramente vale il Palermo, se può davvero andare direttamente in A, o meno. Perché qualche dubbio, ancora c’è.

    Venezia-Sampdoria, sabato ore 19.30

    Prosegue il momento no del Venezia di Stroppa, reduce dal ko di Catanzaro, già il terzo in campionato, dopo quelli patiti dal Cesena in casa e a Carrara. Risultati non confortanti di una squadra che in trasferta non ha ancora raccolto un successo. Insomma, troppo poco per ambire alla promozione diretta, anche se a inizio stagione il Venezia era considerato la seconda forza della B dopo il Palermo. Se la squadra non cresce (la vetta è già a -8), con questi numeri il Venezia può ambire ai playoff che già oggi giocherebbe (è 6° in classifica). Ma per puntare ai primi due posti serve uno scatto non da poco che però la squadra, per i mezzi di cui dispone, è in grado di fare. Al Penzo, sbarcherà la Samp del duo Foti-Gregucci, ri-scivolata all’ultimo posto (assieme allo Spezia) dopo il ko interno patito domenica scorsa dal Mantova (0-1). Nel frattempo nello staff tecnico è tornato Attilio Lombardo che nella scorsa annata era stato il fondamentale vice di Evani, quando la Samp, nelle ultime giornate, passò sotto l’ala dei cosiddetti “manciniani”. E chissà se l’ex ala destra di Zelo Buon Persico porterà in squadra lo spirito giusto. Samp che prepara la sfida con tre giorni di ritiro a Veronello. Da Venezia bisognerà tornare con qualcosa in tasca. Si fa presto a dire che la squadra blucerchiata potrà essere debitamente rinforzata al mercato di gennaio. Ma se si arriverà al 2026 con una situazione di classifica quasi compromessa, non sarà semplice portare a Genova i rinforzi giusti, senza dimenticarsi che questa squadra è più debole di quella che nella scorsa annata era retrocessa in C, prima che arrivasse “l’assist” del Brescia.

    Cesena-Avellino, domenica ore 15

    Dopo tre vittorie di fila, l’ascesa del Cesena di Mignani s’è interrotta a Bari, un ko per 1-0 favorito dal fatto che i pugliesi erano più freschi per il rinvio della gara di Castellammare con la Juve Stabia nel turno infrasettimanale. Adesso un bel test contro gli irpini per capire se il Cesena può fare un pensierino alla promozione diretta (cioè ai primi due posti) o se può puntare a un’altro piazzamento ai playoff, dopo l’8° posto (a sorpresa) del 2024/25. Nello scorso turno, col pazzesco 4-3 inflitto alla Reggiana, l’Avellino di Biancolino ha dimostrato di aver superato al meglio il momento no in cui la squadra s’era ficcata, confermandosi come la miglior squadra delle quattro provenienti dalla C. Può dire molto la partita del Manuzzi, i tifosi romagnoli solo due turni fa hanno visto i loro beniamini portare a casa la prima vittoria interna (2-1 alla Carrarese). Insomma, l’Avellino ci può provare, in trasferta ha già prodotto partite notevoli, come quando vinse a Carrara 4-3, giocando a lungo inferiorità numerica e segnando tre dei quattro gol in dieci contro undici.

    Pescara-Monza, domenica ore 17.15

    Il Pescara di Vivarini dà l’impressione di essere la squadra più fragile della B, ha la difesa più battuta del campionato, già 23 gol al passivo, dato schizzato dopo il 5-0 incassato a Palermo. Un risultato che non sarà semplice da metabolizzare. Non solo, gli abruzzesi non vincono dal 21 settembre (l’unico successo di questo campionato), quando con una ripresa stratosferica inflissero un clamoroso 4-0 all’Empoli, prova però mai piùreplicata, anche se fa pensare che i mezzi tecnici alla squadra, in teoria, non mancherebbero. Al contrario, il Monza di Bianco scoppia di salute, viene da 5 vittorie di fila. I brianzoli danno l’impressione di potersi prendere la B, anche se nell’ultima vittoria, l’1-0 di domenica scorsa sullo Spezia, la squadra è stata meno brillante delle precedenti uscite e la vittoria è arrivata soltanto per un regalo del portiere dello Spezia. Insomma, a Pescara potrebbe essere tutt’altra partita, da sudarsela per vincerla. LEGGI TUTTO