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    Il Napoli alza il pressing: Ndoye a Conte per il ritiro

    Si accelera per Dan Ndoye. Ieri altro incontro con gli agenti. L’accordo è ad un passo. Sarà importante per presentarsi dal Bologna (che già lavora al sostituto) con decisione per ridurre la richiesta di 40 milioni e regalare l’esterno a Conte prima del ritiro di Dimaro (17 luglio). La priorità è lui, lo svizzero, anni 24, un’ala moderna, offensiva ma generosa, che gioca a sinistra ma anche a destra, che copre tutta la fascia e sta crescendo nei dati offensivi: 8 gol lo scorso anno, 9 con quello decisivo in finale di Coppa Italia al Milan. Al Napoli segnò di tacco con taglio in area d’attaccante puro. Era aprile. Conte e Manna presero nuovi appunti dopo aver provato a portarlo a Napoli già a gennaio dopo l’addio di Kvaratskhelia.

    Ndoye, si accelera

    Il Bologna si oppose, oggi apre all’addio, vuole assecondare il giocatore – e la sua voglia di giocare nel Napoli – ma alle proprie condizioni. Anche perché la cifra andrà in parte condivisa con il Basilea, che l’ha ceduto nel 2023 e che vanta una percentuale sulla rivendita. Il ds Manna in questi giorni è a Milano. Gli appuntamenti in agenda sono tanti. Ndoye è una delle priorità. Ma le trattative sono diverse. Sempre con il Bologna, ad esempio, si parla anche di Sam Beukema (26) per la difesa. Valutazione: 25-30 milioni. Tanti, troppi. Come per Ndoye. E poi, almeno ad oggi, il difensore è blindato. Ma il mercato è appena cominciato e il Napoli ha Alessandro Zanoli (24) come jolly da sfruttare: piace molto a Italiano, può rientrare in una delle due trattative.

    Sprint Napoli

    Corre il Napoli sul mercato e lo fa ricercando giocatori che facciano altrettanto. Sulle corsie laterali piace sempre Noa Lang, 26 anni, olandese del Psv. Costa 25 milioni. È un’opzione, un’altra, complementare a Ndoye. Nella strategia del club, infatti, potrebbero arrivare due esterni. Nel mirino anche Federico Chiesa, 27, in uscita dal Liverpool. Conte lo apprezza. Gattuso, ieri, in conferenza, gli ha consigliato di ritrovare minutaggio per poter sognare di nuovo una convocazione con l’Italia. Il Napoli ha già chiesto informazioni. Ma Manna, esplorando il mercato, è tornato anche in Premier, dove Sancho, 25, rientrato dal prestito al Chelsea, potrebbe lasciare lo United. Anche in quel caso il ds azzurro è alla finestra. Ma le priorità sono altre.

    Anguissa verso la permanenza

    Sempre dall’Inghilterra, ieri, hanno accostato il nome di Matt O’Riley al Napoli, ovvero il danese, anni 24, che la scorsa estate aveva prima sbloccato l’affare Gilmour e poi lo aveva congelato essendosi subito infortunato al suo arrivo al Brighton. Il Napoli non ha confermato, anche perché a centrocampo, con Anguissa verso la permanenza e per cui il contratto può essere rivisto, non sono al momento previsti super-investimenti. Anche per questo è stato bloccato l’iinesto di Musah (22).

    I movimenti

    Resta in stand-by anche Juanlu Sanchez, 21 anni, laterale spagnolo protagonista agli Europei Under 21: 12 più 2 di bonus l’offerta, 20 la richiesta. Dato che con il giocatore c’è già l’accordo, potrebbe servire solo del tempo per ridurla ulteriormente. Il Napoli non ha fretta. Sempre in Spagna, Manna è tornato a parlare col Villarreal di Rafa Marin. Affare vicino alla conclusione in prestito con diritto di riscatto. In uscita tanti nomi: Simeone piace a Genoa, Torino e Pisa; i granata sono anche su Ngonge, seguito pure da Lazio e Monaco. Può partire Mazzocchi e saluteranno Cajuste, Lindstrom, Folorunsho e Zerbin, tutti rientrati dai prestiti e non riscattati. LEGGI TUTTO

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    Roma, tutto su Pisilli: star dell’Under 21 e tuttofare per Gasp

    N iccolò Pisilli sta vivendo un momento magico. Il centrocampista della Roma si è preso la scena con l’Italia Under 21, segnando un gol strepitoso contro la Spagna durante l’Europeo in Slovacchia. Schierato trequartista al posto del compagno di squadra Baldanzi (infortunato al ginocchio), Pisilli ha dimostrato di saper spostare gli equilibri con una giocata da campione: sul lancio lungo di Ghilardi, ha addomesticato un pallone complicato, superato in dribbling Pablo Marin e scaricato una diagonale imprendibile all’angolino basso. Quel gol non solo ha permesso alla baby Italia di strappare un punto prezioso contro la Spagna, ma ha anche acceso i riflettori su un talento che sembra pronto a esplodere.

    Il messaggio

    Nell’Under 21, dove la maggior parte dei compagni (classe 2002 e 2003) è a fine ciclo, Pisilli, classe 2004, si candida a diventare il protagonista assoluto del prossimo biennio, magari persino con la fascia da capitano al braccio. La sua ultima prestazione non è passata inosservata, soprattutto agli occhi Gasperini, noto per saper esaltare giocatori dinamici e versatili a prescindere dalla carta di identità. Con l’ex allenatore Atalanta, Niccolò potrebbe trovare l’ambiente ideale per sbocciare definitivamente in giallorosso, grazie al suo profilo di centrocampista box-to-box con un debole per gli inserimenti senza palla.

    La crescita di Pisilli

    La storia di Pisilli è quella di un ragazzo che ha trasformato i suoi limiti in punti di forza. Da piccolo, pur riconosciuto come talentuoso, era considerato troppo gracile per reggere i contrasti nel calcio professionistico. A Trigoria, però, ha seguito un percorso di crescita mirato, lavorando sul fisico e affinando le sue doti tecniche. Oggi, a 20 anni, è uno dei centrocampisti più promettenti d’Italia, con muscoli, personalità e un esordio già conquistato con la nazionale maggiore. L’ultima stagione è stata quella della consacrazione, la prima in pianta stabile al fianco di Dybala e soci. Non a caso, la Roma ha annunciato in tempi record il rinnovo del suo contratto fino al 2029, con uno stipendio che potrebbe raggiungere i 2 milioni di euro. Si tratta di un salto enorme rispetto ai 70.000 euro annui del precedente accordo.

    Il fattore DDR

    La scorsa estate, Pisilli sembrava destinato a un prestito al Lask, lassù in Austria, per giocare con continuità. Le valigie erano pronte, ma Daniele De Rossi ha bloccato la cessione, convinto che il ragazzo fosse già pronto. «È un giocatore molto forte, ancora un bambino, però mi ha impressionato», aveva detto DDR, intuendone il potenziale a scatola chiusa. Una decisione azzeccata, che ha permesso a Pisilli di crescere sotto in Italia, nella sua culla naturale.

    Un Jolly per la Roma

    Mezzala, trequartista o mediano: Pisilli può fare tutto. La sua versatilità si sposa perfettamente con la filosofia di Gasperini, che ama valorizzare i giovani talenti. Non è difficile immaginarlo in prospettiva come un elemento chiave nel centrocampo giallorosso, pronto a seguire le orme di altri romani e romanisti che hanno scritto la storia all’Olimpico. Con il suo talento e la fame di chi sogna in grande, Pisilli è un predestinato con i piedi ben piantati per terra, pronto a prendersi il futuro. LEGGI TUTTO

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