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    Strefezza punta Dybala: “Voglio la sua maglia, lui il più forte in Italia”

    LECCE – Il Lecce si prepara ad ospitare sabato (ore 18) la Juventus con Gabriel Strefezza che vuole proseguire il suo ottimo momento (4 gol in 9 partite). Il giocatore brasiliano ha parlato ai microfoni di Dazn ricordando quando, ai tempi della Spal, riuscì a realizzare un suo sogno: la maglia di Cristiano Ronaldo. Il racconto del giocatore di quel Spal-Juventus del 22 febbraio 2020: “Fine primo tempo, stavamo perdendo 1-0, prima di iniziare il 2° tempo ero a centrocampo con la palla in attesa del fischio per iniziare e avevo Cristiano davanti, ho pensato fosse l’occasione perfetta per chiedergli la maglia, gli dissi ‘Cris, posso avere la maglia’ e lui mi disse certamente – aggiunge – È stata un’emozione fortissima perché lui l’ho sempre seguito per come giocava. La maglia adesso è in un quadro in Brasile”.
    Strefezza e la prossima maglia
    “La prossima maglia che vorrei? Guarda, quella di Dybala. Ci avevo provato ma non ci ero riuscito, Paulo è il più forte calciatore che c’è in Italia”.
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    Dybala, l'ex Juventus tra Vialli, Vieri e Batistuta: la Joya commenta i gol della Serie A

    TORINO – Un giudice d’eccezione, uno che di gol capolavoro ne sa qualcosa. Paulo Dybala ha commentato nell’ambito di una partnership con Aera One Football una serie di reti iconiche della Serie A (presenti nei loro pacchetti), descrivendole e dando le sue impressioni a caldo.
    Dybala commenta i gol iconici della Serie A
    “Ci siamo seduti con Paulo Dybala per dare un’occhiata ad alcuni dei momenti iconici su cui puoi mettere le mani in questo momento con Aera Football”, la didascalia del post su Instagram. Alcune di queste meraviglie già le conosceva, altre le ha viste per la prima volta. Di certo si tratta di magie che hanno lasciato il segno in Serie A. LEGGI TUTTO

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    A tutto Nicolussi Caviglia: la Juventus, Cristiano Ronaldo, Grabbi

    TORINO – Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista, contratto con la Juventus fino al 2026, si racconta a Dazn. Dalla vita in bianconero all’infortunio, quindi la ripartenza in Serie B con il Sudtirol. Fin qui la sfortuna non lo ha risparmiato, ma il ragazzo, 22 anni, ha ancora tanto da dare al calcio. In pratica, è un nuovo inizio.
    La Juventus, il debutto, la formazione
    «La Juve è la mia esperienza fondativa. Sono arrivato in bianconero a otto anni e ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino alla Primavera. Poi, grazie al progetto Under 23, nel 2018 ho avuto l’opportunità di giocare in Serie C e nel 2019 ho fatto metà stagione con la prima squadra esordendo con loro. La società mi ha accompagnato nel mio percorso da bambino a uomo, oltre che di giocatore. Al debutto è stata un’emozione grandissima. Ho pensato solamente a stare nel gioco e a vivere il momento».
    Cristiano Ronaldo il meglio, poi Dybala
    «Il giocatore più forte che ho visto nella Juve? Sicuramente Cristiano Ronaldo. Ma anche Dybala, Cancelo e Chiellini. Ho imparato semplicemente nel vedere queste persone in allenamento, sono un consiglio vivente. Il fatto di lavorare con questi campioni è un aiuto, si impara semplicemente guardandoli. Già nel periodo delle giovanili ci viene trasmessa la mentalità della Juventus, che è vincente e sempre basata sul lavoro. Al tuo bagaglio aggiunge questa cosa in più».
    Da Nicolussi Caviglia a Miretti
    «Con Fabio Miretti ci sentiamo poco, sono contento che stia giocando. E’ più piccolo di me ma ci siamo sempre seguiti a vicenda. Non abbiamo mai avuto la possibilità di giocare insieme perché sono stato in prestito quando lui era in Primavera».
    Grabbi allenatore doc
    «Ho preso tanto da tutti gli allenatori che ho avuto, alcuni molto bravi. Forse, però, quello che mi ha lasciato di più è stato Corrado Grabbi, nelle giovanili bianconere. Mi ha allenato per cinque anni ed è stato come un secondo papà, mi ha trasmesso tanto a livello umano. Tuttora lo chiamo sempre per avere qualche consiglio, abbiamo un rapporto diretto».
    L’obiettivo è tornare in Serie A
    «L’infortunio è alle spalle. L’obiettivo è recuperare le forma fisica e poi tornare in Serie A. Ho appreso molto da quella esperienza. Non si può restare inermi davanti alle prove che la vita ti mette davanti. Fin qui ho superato dislivelli incredibili, ho vissuto un esordio in Serie A e uno spezzone di stagione con la Juventus, ho visto davanti a me porte che si aprivano e poi momenti veramente duri, ma non ho mai perso la voglia di andare avanti. Penso che ognuno di noi sia la somma degli avvenimenti positivi e negativi che lo riguardano. Ho maturato consapevolezza delle possibilità del mio corpo, della mia testa. Sono migliorato nelle letture delle situazioni di campo e nella gestione della partita. La mia motivazione, se possibile, è cresciuta ancora di più. Ora ho solo voglia di giocare il più possibile e il meglio possibile. Mi sto allenando duramente e sto giocando partite importanti, mi sento bene. Sono concentrato a rispondere al meglio sul campo alle richieste del mister, a imparare da quello che chiede a ognuno di noi e interpretare con la mia personalità e i miei strumenti la sua idea di calcio per la salvezza del Sudtirol. Ho una grande voglia di lavoro quotidiano e di giocare il più possibile e nel miglior modo per fare la mia parte e aiutare la squadra che sta scrivendo la propria storia. Una sfida difficile, ma appassionante, per la quale siamo tutti uniti».
    Le trappole della Serie B
    «La Serie B è un campionato molto competitivo e anche complicato, può nascondere molte insidie. Oltre al lavoro quotidiano richiede l’atteggiamento giusto. Abbiamo l’umiltà di andare in campo senza sottovalutare nessun avversario, ma maturando in consapevolezza. Abbiamo valori importanti e vogliamo ottimizzarli sul campo contro qualsiasi squadra si incontri. Sono stato una stagione con il Perugia, ho giocato 30 partite e quell’esperienza mi è servita per conoscere la categoria e le sue insidie; è un campionato che aggiunge molto all’esperienza di un calciatore. Punto a essere valutato secondo i miei meriti e tornare dov’ero prima dell’infortunio, cioè in Serie A. Qui a Bolzano sto avendo continuità nel mio rendimento e penso solo a stare concentrato sugli obiettivi di squadra, a mettermi a disposizione del tecnico».

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    Dybala, speranza Mondiale: sarà fra i pre-convocati dell'Argentina

    TORINO – Paulo Dybala sarà nella lista dei pre-convocati dell’Argentina per il Mondiale in Qatar: i 35 che Scaloni sceglierà per la prima convocazione saranno noti ufficialmente nei prossimi giorni, ma dopo diversi consulti con il ct e con il suo collaboratore Walter Samuel la Joya è certo di farne parte. Il calciatore della Roma continuerà così a lavorare e a cercare di recuperare dall’infortunio al retto femorale sinistro in attesa delle convocazioni definitive, che si avranno però solamente a sette giorni dalla kermesse asiatica. Per capire con maggiore precisione l’andamento del recupero dell’infortunio dell’ex Juve bisognerà però attendere i nuovi controlli, con ogni probabilità fisati per la prossima settimana.  LEGGI TUTTO

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    Juve, Vlahovic e Dybala: botta e risposta social dopo il premio

    TORINO – Durante la cerimonia del Gran Galà del Calcio 2022 lo juventino Dusan Vlahovic è stato nominato nominato nella Top 11 della scorsa stagione oltre che, assieme a Rafa Leao e Ciro Immobile, come uno dei migliori attaccanti della scorsa stagione. Il centravanti serbo ha voluto ricordare questa serata su Instagram pubblicando una foto del momento in cui ritira il premio, attirando “l’attenzione” di tanti compagni di squadra che, chi in maniera ‘simpaticamente molesta’, chi con un semplice attestato di stima, hanno voluto congratularsi con lui. Nel primo caso rientra sicuramente Paulo Dybala, che ha scritto all’ex compagno, accompagnato con delle faccine ridenti, “Que canchero!”, ossia “che lupo di mare” (tradotto dal gergo argentino), con Vlahovic che a sua volta ha risposto con l’emoticon di una faccina divertita. Messaggi anche da parte di Fagioli, di Di Maria e dell’ex bianconero Marchisio, che invece in tono più pacato ed usando delle semplici emoticon hanno voluto complimentarsi.Guarda la galleryJuventus, chi si rivede: riecco Pogba che palleggia e corre con i compagniIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Argentina, i guai di Di Maria e Dybala e quell'audio virale dell'ex ct Bilardo

    TORINO – L’Argentina è in ansia per le condizioni di Ángel Di María e Paulo Dybala: mancano poco meno di 40 giorni all’inizio del Mundial in Qatar e i tifosi dell’Albiceleste incrociano le dita e si domandano se sia il caso di convocare i due infortunati nel caso in cui il Fideo e la Joya arrivassero alla settimana prima dell’inizio della Coppa del Mondo senza la adeguata preparazione.
    Il meglio che possa accadere! A tal proposito in Argentina nelle ultime ore è diventato virale sui social media un vecchio audio di Carlos Bilardo, ex ct della Selección campione del Mondo in Messico nel 1986 e vicecampione 4 anni dopo in Italia, in cui El Narigón spiega che la cosa migliore che può capitare alla sua Nazionale è che, a un mese dal Mondiale, tutti si infortunino. «Continuiamo a pensare che sia fantastico il fatto che si facciano male a un mese dall’inizio della Coppa. È meraviglioso, un dono del cielo. Il perché? Semplice: hai un paio di settimane in cui puoi prepararti perfettamente sotto il punto di vista fisico e arrivare al Mondiale con una forma molto più che brillante. E quindi uccidere, mangiare vivi i nostri avversari, surclassare quelli che giocano nel Real Madrid, nell’Inter… Se ti fai male al Mondiale sei fottuto, totalmente. Infortunandoti un mese prima, invece, guadagni brillantezza». Penserete che sia un po’ estrema come teoria: d’accordo, ma ricordatevi che El Narigón Bilardo è sempre stato un personaggio sui generis, uno che durante la cena che seguì al matrimonio tra Diego Armando Maradona e Claudia Villafañe il 7 novembre 1989 fece avvicinare a turno i difensori della Selección presenti alla festa ai giocatori brasiliani e italiani del Napoli che erano al matrimonio per capire chi fossero quelli più adatti a marcarli. Il ct stava già pensando a come stupire gli avversari nel Mondiale italiano dell’estate seguente… A preoccupare il ct Lionel Scaloni e i tifosi argentini sono soprattutto i malanni di Di María e Dybala, ma anche i problemini di Messi e del Tucu Correa. Al via di Qatar 2022 mancano meno di 40 giorni: se è vera la teoria di Bilardo «non poteva succedere niente di meglio», il Fideo, la Joya, la Pulga e il Tucu al Mondiale «si mangeranno vivi gli avversari».
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    Dybala, l'esito degli esami: ecco per quanto tempo lo perde la Roma

    ROMA – Paulo Dybala si è sottoposto ad una risonanza magnetica dopo l’infortunio rimediato nel calcio di rigore segnato contro il Lecce: confermata la lesione muscolare al retto femorale sinistro. La Roma, con tutta probabilità, non riavrà a disposizione l’argentino prima del 2023, con i tempi di recupero stimati tra le quattro e le sei settimane. L’ex Juve tenterà il recupero in extremis per la Coppa del Mondo in Qatar con la nazionale Albiceleste. LEGGI TUTTO

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    Roma, Dybala ko: ecco quanto rischia di restare fuori

    ROMA – La Roma è in ansia per Paulo Dybala. L’ecografia svolta dall’argentino ex Juventus ha confermato la lesione al quadricipite femorale della coscia sinistra, accusato nella gara di ieri col Lecce, e si sottoporrà ad una risonanza magnetica tra 24-36 ore, non appena si ridurrà il versamento: la Joya, con tutta probabilità, sarà out per un periodo compreso tra le 4 e le 8 settimane e salterà le super sfide con Napoli e Lazio. Stamane, chi era vicino a Paulo raccontava di un calciatore più sereno rispetto a quello ripreso ieri dalle telecamere, quasi in lacrime, mentre abbandonava il terreno di gioco: l’esito dell’ecografia, però, spegne di fatto ogni entusiasmo. Anche l’Argentina resta con il fiato sospeso, perché al Mondiale mancano 40 giorni.Guarda la galleryDybala infortunato, l’affetto dei tifosi Juve: “Forza Paulo”Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO