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    Caso Ronaldo, l’ex allenatore all’attacco: “Manchester United e Ten Hag disonesti”

    MANCHESTER (Inghilterra) – Ronaldo è stato umiliato e farebbe meglio a lasciare il Manchester United. E’ il pensiero di un tecnico che CR7 lo conosce benissimo, Leonel Pontes. Perché è stato nientemeno che lo scopritore del plurivincitore del Pallone d’Oro. Pontes può vantarsi di essere stato il primo allenatore di Ronaldo, nelle giovanili dello Sporting Lisbona. E i sempre più accentuati malumori allo United dell’attaccante, escluso dal match con il Chelsea per aver abbandonato la panchina anzitempo contro il Tottenham, non possono lasciarlo indifferente. “Cristiano è il miglior giocatore nella storia del calcio e un grande professionista. Il club e il suo allenatore (Erik ten Hag, ndr) non sanno come affrontare il suo carisma, la sua qualità e il suo potenziale. Non si può escludere, o pensare di inserire solo negli ultimi minuti, un giocatore con queste qualità, con la sua storia, con tutto quello che ha dato al calcio e al Manchester United”. Per il 50enne tecnico di Machico, “c’è della disonestà in tutto questo. Se non contavano su di lui, avrebbero dovuto lasciarlo partire. E’ il giocatore con lo stipendio più alto e con le prestazioni migliori in quel ruolo, deve stare in campo più tempo possibile. Un giocatore dovrebbe stare solo dove lo vogliono e dove lo trattano bene. E se il migliore al mondo viene umiliato in questo modo, non ho dubbi: è meglio andarsene”.
    Pontes: “Mondiale imprevedibile, ma il Portogallo può andare lontano”
    Pontes ha successivamente parlato del Mondiale in Qatar , dove si aspetta grandi cose dal Portogallo: “Se partiamo bene e superiamo la fase a gironi, acquistando fiducia e convinzione, possiamo andare lontano”, spiega il 50enne tecnico lusitano che dal 2010 al 2014 è stato assistente dell’allora ct Paulo Bento. “Il Mondiale è imprevedibile, saranno presenti grandi squadre e grandi giocatori. E anche le squadre di rango inferiore, oltre ad avere buoni giocatori, tatticamente sono cresciute tanto”, prosegue. “Ma la nostra nazionale ha giocatori di livello internazionale, abituati alle grandi competizioni e a lottare per i trofei. Siamo rispettati, abbiamo il miglior giocatore del mondo e diversi che possono fare un grande Mondiale”.
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    A tutto Nicolussi Caviglia: la Juventus, Cristiano Ronaldo, Grabbi

    TORINO – Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista, contratto con la Juventus fino al 2026, si racconta a Dazn. Dalla vita in bianconero all’infortunio, quindi la ripartenza in Serie B con il Sudtirol. Fin qui la sfortuna non lo ha risparmiato, ma il ragazzo, 22 anni, ha ancora tanto da dare al calcio. In pratica, è un nuovo inizio.
    La Juventus, il debutto, la formazione
    «La Juve è la mia esperienza fondativa. Sono arrivato in bianconero a otto anni e ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino alla Primavera. Poi, grazie al progetto Under 23, nel 2018 ho avuto l’opportunità di giocare in Serie C e nel 2019 ho fatto metà stagione con la prima squadra esordendo con loro. La società mi ha accompagnato nel mio percorso da bambino a uomo, oltre che di giocatore. Al debutto è stata un’emozione grandissima. Ho pensato solamente a stare nel gioco e a vivere il momento».
    Cristiano Ronaldo il meglio, poi Dybala
    «Il giocatore più forte che ho visto nella Juve? Sicuramente Cristiano Ronaldo. Ma anche Dybala, Cancelo e Chiellini. Ho imparato semplicemente nel vedere queste persone in allenamento, sono un consiglio vivente. Il fatto di lavorare con questi campioni è un aiuto, si impara semplicemente guardandoli. Già nel periodo delle giovanili ci viene trasmessa la mentalità della Juventus, che è vincente e sempre basata sul lavoro. Al tuo bagaglio aggiunge questa cosa in più».
    Da Nicolussi Caviglia a Miretti
    «Con Fabio Miretti ci sentiamo poco, sono contento che stia giocando. E’ più piccolo di me ma ci siamo sempre seguiti a vicenda. Non abbiamo mai avuto la possibilità di giocare insieme perché sono stato in prestito quando lui era in Primavera».
    Grabbi allenatore doc
    «Ho preso tanto da tutti gli allenatori che ho avuto, alcuni molto bravi. Forse, però, quello che mi ha lasciato di più è stato Corrado Grabbi, nelle giovanili bianconere. Mi ha allenato per cinque anni ed è stato come un secondo papà, mi ha trasmesso tanto a livello umano. Tuttora lo chiamo sempre per avere qualche consiglio, abbiamo un rapporto diretto».
    L’obiettivo è tornare in Serie A
    «L’infortunio è alle spalle. L’obiettivo è recuperare le forma fisica e poi tornare in Serie A. Ho appreso molto da quella esperienza. Non si può restare inermi davanti alle prove che la vita ti mette davanti. Fin qui ho superato dislivelli incredibili, ho vissuto un esordio in Serie A e uno spezzone di stagione con la Juventus, ho visto davanti a me porte che si aprivano e poi momenti veramente duri, ma non ho mai perso la voglia di andare avanti. Penso che ognuno di noi sia la somma degli avvenimenti positivi e negativi che lo riguardano. Ho maturato consapevolezza delle possibilità del mio corpo, della mia testa. Sono migliorato nelle letture delle situazioni di campo e nella gestione della partita. La mia motivazione, se possibile, è cresciuta ancora di più. Ora ho solo voglia di giocare il più possibile e il meglio possibile. Mi sto allenando duramente e sto giocando partite importanti, mi sento bene. Sono concentrato a rispondere al meglio sul campo alle richieste del mister, a imparare da quello che chiede a ognuno di noi e interpretare con la mia personalità e i miei strumenti la sua idea di calcio per la salvezza del Sudtirol. Ho una grande voglia di lavoro quotidiano e di giocare il più possibile e nel miglior modo per fare la mia parte e aiutare la squadra che sta scrivendo la propria storia. Una sfida difficile, ma appassionante, per la quale siamo tutti uniti».
    Le trappole della Serie B
    «La Serie B è un campionato molto competitivo e anche complicato, può nascondere molte insidie. Oltre al lavoro quotidiano richiede l’atteggiamento giusto. Abbiamo l’umiltà di andare in campo senza sottovalutare nessun avversario, ma maturando in consapevolezza. Abbiamo valori importanti e vogliamo ottimizzarli sul campo contro qualsiasi squadra si incontri. Sono stato una stagione con il Perugia, ho giocato 30 partite e quell’esperienza mi è servita per conoscere la categoria e le sue insidie; è un campionato che aggiunge molto all’esperienza di un calciatore. Punto a essere valutato secondo i miei meriti e tornare dov’ero prima dell’infortunio, cioè in Serie A. Qui a Bolzano sto avendo continuità nel mio rendimento e penso solo a stare concentrato sugli obiettivi di squadra, a mettermi a disposizione del tecnico».

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    Manchester United: Varane e Martinez, altro che Cristiano Ronaldo

    TORINO – (e.e.) Il segreto della rinascita del Manchester United? Cristiano Ronaldo. Sì, CR7 in panchina. Che poi il portoghese dia di matto è un altro discorso. Il segreto in effetti è questo. Ma è anche la coppia di centrali: Raphael Varane e Lisandro Martinez. Nelle loro partite giocate insieme (8) sei vittorie e 5 delle quali senza subire gol. Vero muro. Tanto che vengono raffigurati come eroi combattenti delle serie tv che tanto vanno di moda.
    Maguire, dove sei finito?
    Il successo sul Tottenham di Antonio Conte ha mostrato che le scelte di Ten Hag sono forti. E giuste. Anche capitan Maguire, che è infortunato, è finito ai margini e ha perso il posto in mezzo alla difesa. LEGGI TUTTO

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    Bufera Ronaldo, è finita con il Manchester United? Il gesto contro Ten Hag

    MANCHESTER (Inghilterra) – Il rapporto tra Cristiano Ronaldo ed il Manchester United è arrivato al punto di non ritorno. Prima del triplice fischio del match vinto 2-0 dai Red Devils contro il Tottenham di Antonio Conte, il portoghese ha lasciato la panchina per avviarsi verso gli spogliatoi. Durante il match l’allenatore dello United Ten Hag aveva usato solo 3 cambi su 5 a disposizione facendo innervosire l’ex Juventus, nel post partita il tecnico olandese ha glissato l’argomento ma avvisando: “Ci occuperemo di questo giovedì. L’ho visto partire ma non gli ho parlato dopo. Non ci faccio caso, vogliamo concentrarci su questa squadra, è stata una magnifica prestazione di tutti e 11 i giocatori, sono stati 11 giocatori che difendono, 11 giocatori che attaccano. C’era anche molta dinamica in attacco. Stasera festeggiamo il risultato e il resto ci occuperemo giovedì”.Guarda la galleryPremier, l’abbraccio tra Cristiano Ronaldo e Henry prima di United-Tottenham
    Cristiano Ronaldo, un’annata da dimenticare
    Il CR7 bis allo United non sta andando come le parti si aspettavano, soprattutto il portoghese che ha passato più tempo in panchina che in campo. Ad oggi l’ex bianconero ha giocato solo 12 partite tra Premier Leeague (8) ed Europa League (4) realizzando 2 gol per un ammontare di 691 minuti. Il minutaggio maggiore lo ha in Europa League dove su 4 partite per 3 volte ha giocato i 90 minuti, in campionato invece si registra una sola partita intera (13 agosto nel ko per 4-0 contro il Brentford). Per 2 volte è rimasto seduto in panchina senza entrare mentre per 5 volte è entrato a partita in corso se non addirittura nel finale come successe il 22 agosto nel successo per 2-1 contro il Liverpool quando entrò a 4 minuti dalla conclusione.
    Guarda la galleryRonaldo e le incredibili smorfie contro Ten Hag in United-TottenhamIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Conte e la paura di Cristiano Ronaldo: il gesto in conferenza stampa

    LONDRA (Inghilterra) – Mercoledì ad Old Trafford il Manchester United di Cristiano Ronaldo ospita il Tottenham di Antonio Conte, un match chiave per entrambe le squadre. Gli Spurs, dopo il successo contro l’Everton, hanno registrato la loro miglior partenza di sempre in Premier League (23 punti su 30 a disposizione) e si trovano al 2° posto a pari punti con il Manchester City.
    Conte-CR7, il drammatico ricordo di marzo
    L’ultima volta che i Red Devils e gli Spurs si sono affrontati fu uno show di Cr7, il portoghese infatti realizzò 3 gol nel successo per 3-2 del 12 marzo. Uno show che Conte spera di non rivivere come dichiarato in conferenza stampa: “Sono l’ultima persona che può rispondere a questa domanda (Ronaldo non ha ancora segnato in casa, ndr) perchè la scorsa stagione ha segnato una tripletta contro di noi. Incrociamo le dita per domani, stiamo parlando di un top player che continua a fare la differenza per la squadra in cui gioca – aggiunge – Cristiano Ronaldo con Messi ha fatto la storia del calcio nell’ultimi quindici anni e penso che ogni singola parola non sia abbastanza per descrivere la grandezza di questo giocatore. Ho una grande ammirazione per Cristiano, per la sua professionalità ma spero di stare calmo domani, spero che non succeda come l’anno scorso. Abbiamo perso 3-2 ma abbiamo perso contro di lui non contro il Manchester United, mi ricordo bene perchè avevamo giocato un buon match ma lui aveva risolto la situazione da solo”.
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    Pallone d’Oro, Vlahovic sopra Cristiano Ronaldo: social Juve scatenati

    È il grande giorno dell’assegnazione del Pallone d’Oro 2022 a Parigi. France Football ha rivelato a poco a poco la classifica in attesa di comunicare le prime posizioni. Nessun calciatore italiano era presente tra i 30 candidati, mentre invece nella lista compaiono tre giocatori della Serie A: Maignan, Leao e Vlahovic.

    La posizione di Vlahovic

    Dusan Vlahovic, centravanti della Juventus, si è classificato 17esimo, ex aequo con Casemiro (Real Madrid) e Luis Diaz (Liverpool). L’attaccante serbo si è piazzato davanti a un suo illustre predecessore in bianconero: Cristiano Ronaldo, vincitore del premio per ben cinque volte, è infatti al 20esimo posto nella graduatoria del 2022.

    Le reazioni

    La notizia di Vlahovic che precede Cristiano Ronaldo nella graduatoria del Pallone d’Oro ha galvanizzato e, allo stesso tempo, divertito i tifosi bianconeri sui social. C’è chi fa notare che il buon piazzamento sia arrivato malgrado qualche critica e il momento non ottimale vissuto dalla Juve di recente, chi invece si limita a constatare con soddisfazione il risultato e a riconoscere i meriti di Vlahovic (“sono solo chiacchiere quelle della gente che continua ancora a criticarlo, lui fa i fatti”). In ogni caso grande orgoglio e speranza per il futuro (“17esimo posto per Dusan Vlahovic! Tra qualche anno potrai benissimo arrivare nelle prime posizioni”).

    Guarda la galleryLa Juve e il Pallone d’Oro, perché c’entra BenzemaIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    La gioia di Cristiano Ronaldo: “700 gol con i club, uniti si continua!”

    MANCHESTER (Inghilterra) – Il Manchester United è tornato al successo espugnando per 2-1 il campo del’Everton, decisivo il gol al 44′ di Cristiano Ronaldo, un gol leggendario. Infatti si è stata la rete realizzata numero 700 in carriera (con i club) da parte dell’ex Juve che sui social ha celebrato questo nuovo traguardo della sua leggendaria carriera: “700 club goals! Che bel numero che abbiamo raggiunto insieme! Grazie a tutti i miei compagni di squadra, allenatori, club, famiglia e amici e, naturalmente, ai miei fan. Uniti si continua!” LEGGI TUTTO

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    Ronaldo-United, le tante panchine diventano uno sfottò virale sui social

    MANCHESTER (Inghilterra) – Cristiano Ronaldo non ha giocato il derby Manchester contro il City. Gli uomini di Guardiola hanno dominato per 6-3 e Ten Hag, come dichiarato poi in conferenza stampa, non ha voluto schierare l’ex Juve per rispetto alla sua grande carriera. Il mondo dei social però ha colto la palla al balzo per schernire ancora il fuoriclasse portoghese: l’account Twitter @TrollFootball ha pubblicato un’immagine irrisoria con la Heat Map (mappa di calore) di CR7 di questa stagione. La Heat Map è una rappresentazione grafica dei dati dove i singoli valori contenuti in una matrice sono rappresentati da colori, nel calcio viene utilizzata per evidenziare le zone coperte prevalentemente dai giocatori dove il rosso indica un’alta percentuale di presenza. Su Twitter è stata utilizzata per prendere in giro il portoghese, come a dire che in questa complicata annata è più occupato a cambiare posto o a camminare nell’area tecnica. LEGGI TUTTO