consigliato per te

  • in

    Milan-Tottenham, per Giroud è come un derby

    MILANO – Olivier Giroud è pronto a vivere il suo personalissimo “doppio derby”. L’uomo che ha risollevato, o meglio, salvato l’abbacchiato Milan contro il Torino, ha giocato per nove stagioni a Londra, ma per lui il Tottenham è sempre stato sinonimo di rivale cittadino. Perché il francese ha conosciuto la Premier con l’Arsenal e poi l’ha vissuta con il Chelsea. Dieci anni a Londra e il Tottenham – insieme al Manchester United – rivale contro cui ha giocato di più da avversario: ben 18 partite (7 vittorie, altrettante sconfitte e 4 pareggi). Quattro i gol segnati agli Spurs, mai affrontati però in campo europeo. E domani a San Siro il francese, che in questa edizione della Champions ha già segnato 4 gol, sarà ancora una volta il faro offensivo del Milan. Giroud non è al top della forma, la barra della benzina tende alla riserva dopo mesi in cui ha dovuto tirare la carretta. Però lui c’è sempre stato, ha risposto presente con ben 11 gol stagionali – la scorsa annata furono 14 in tutto – e ha fatto il suo anche ai Mondiali. Non è ancora arrivato il momento del riposo e domani Giroud avrà anche un ulteriore motivo per dire la sua contro il Tottenham. In panchina per gli inglesi ci sarà un allenatore che ha ridato vitalità alla sua storia. Fu Antonio Conte infatti a volerlo nel Chelsea nel gennaio 2018: a dire il vero il tecnico salentino provò a prendere Edin Dzeko, ma la Roma disse no, e così virò su Giroud che grazie agli allenamenti di Conte arrivò in formissima al Mondiale russo nel 2018, conquistato da centravanti titolare, seppur a secco di gol. Giroud poi divenne determinante nel Chelsea per Sarri (fu capocannoniere nell’Europa League vinta dal Chelsea nel ’18-19) e Tuchel (6 gol nella vittoriosa Champions ’20-21). LEGGI TUTTO

  • in

    Bentancur, infortunio shock: crociato! Le condizioni

    TORINO – Le brutte sensazioni di ieri, dopo lo stop di Rodrigo Bentancur nel corso del match di Premier League tra Leicester City e Tottenham, sembrano purtroppo aver trovato conferma. Secondo quanto riportato dalle ultime indiscrezioni in arrivo dall’Uruguay, infatti, dalla risonanza magnetica cui si è sottoposto l’ex centrocampista della Juventus sarebbe emersa la rottura del legamento crociato. Qualora la notizia dovesse essere confermata, significherebbe per lui stagione finita. Di sicuro salterà entrambe le sfide col Milan in Champions League. Davvero una brutta notizia per la squadra guidata da Antonio Conte, visto che il giocatore era stato determinante nella prima parte di stagione, con 6 gol in 26 presenze complessive. LEGGI TUTTO

  • in

    Conte si ferma per problemi di salute: il comunicato del Tottenham

    LONDRA (INGHILTERRA) – Grande spavento per Antonio Conte: il tecnico del Tottenham verrà operato dopo che gli è stata diagnosticata una colecistite. Ad annunciarlo è stato lo stesso club inglese attraverso una nota ufficiale apparsa sui propri social: “Antonio Conte ha recentemente accusato forti dolori addominali – si legge -. A seguito di una diagnosi di colecistite, oggi sarà sottoposto a un intervento chirurgico per l’asportazione della cistifellea e tornerà dopo un periodo di convalescenza. Tutti al Club gli augurano ogni bene”.
    Paura per Conte: out per la sfida contro il City di Guardiola?
    L’intervento costringerà l’allenatore ex Juventus e Inter, tra le altre, a fermarsi per un po’, pertanto con tutta probabilità salterà la gara in programma domenica alle 17.30, quando il suo Tottenham ospiterà il Manchester City di Pep Guardiola. LEGGI TUTTO

  • in

    Pazzesco Manchester City: rimonta dallo 0-2 e batte Conte 4-2!

    MANCHESTER (Inghilterra) – All’Etihad Stadium di Manchester si recupera il match della 7ª giornata della Premier League (quella rinviata per la scomparsa della Regina Elisabetta II) tra il City ed il Tottenham, match che ha visto trionfare in rimonta i padroni di casa per 3-2 grazie ad un dominante secondo tempo. Spurs che rifilano un terrificante 1-2 proprio sul finale di un primo tempo che, prima del 45′, non aveva regalato grandi emozioni. Al 45′ Dejan Kulusevski sblocca la partita grazie ad un clamoroso errore della difesa Citizens. Mal giocata del primo tempo la firma Harry Kane: recupera palla in scivolata dentro l’area del City, tira in porta, Ederson para ma sulla respinta c’è Emerson Royal che al 47′ sigla il 2-0 con il quale le squadre vanno negli spogliatoi. Nel secondo tempo arriva la reazione del City nel segno di Riyad Mahrez: Alvarez accorcia le distanze al 51′ e 4 minuti dopo arriva la firma del solito Erling Haaland (assist Mahrez) per il 2-2. Perisic colpisce una clamorosa traversa al 59′ e Mahrez lo punisce al 63′ con il gol del 3-2 City! Per il giocatore algerino anche la soddisfazione della doppietta personale siglata al 90′ grazie ad un bruttissimo errore della difesa ospite. Per i ragazzi di Guardiola un successo cruciale per restare in scia ll’Arsenal, -5 (con una gara in più). Mentre prosegue il momento difficile per gli Spurs alla terza sconfitta nelle ultime 4 partite. LEGGI TUTTO

  • in

    Conte, scatto d'orgoglio: poker Tottenham!

    LONDRA (Inghilterra) – Rialza la testa il Tottenham nel 19° turno della Premier League sul campo del Crystal Palace. Poker per la formazione di Antonio Conte la doppietta di Harry Kane e i guizzi di Doherty e Son. Forte iniziezione di fiducia per gli Spurs che si rilanciano nella corsa Europa restando in scia di United e Newcastle. Una vittoria che permette al tencico italiano di ritrovare il sorriso dopo la ripartenza post Mondiale non avvenuta nei migliori dei modi. Ings risponde a Podence nell’1-1 tra Aston Villa e Wolverhampton. Pareggio per 2-2 tra Leeds e West Ham: padroni di casa avanti con l’azzurro Gnonto, poi il ribaltone degli ospiti con un rigore dell’ex Milan Paquetà e un gol di un altro azzurro, questa volta Scamacca. Ma al 70′ è Rodrigo per il Leeds a trovare la rete del definitivo pareggio. Basta un gol di Awoniyi, invece, al Nottingham per espugnare il campo del Southampton per 1-0. LEGGI TUTTO

  • in

    Conte ko, Tonfo Tottenham in casa contro l’Aston Villa

    Il Tottenham non riesce a rialzare la testa. Dopo il pareggio esterno contro il Brentford, la squadra di Antonio Conte perde 0-2 in casa con l’Aston Villa. Gli Spurs chiudono il primo tempo sul punteggio di 0-0 e nelle fasi iniziali della seconda frazione di gara subiscono il gol di Buendia, che al 50’ sfrutta l’assist di Watkins e insacca alle spalle di Lloris. Nei minuti successivi la squadra di Conte cerca inutilmente la via della rete e viene colpita nuovamente dagli avversari: al 73’ Douglas Luiz segna il gol del 2-0 finale per gli ospiti.

    Conte, record negativo in difesa

    Il Tottenham spreca così l’occasione di superare momentaneamente il Manchester United, attualmente quarto in classifica a +2 con una partita in meno e continua a fare i conti con una difesa tutt’altro che solida: con quella contro l’Aston Villa sono 7 le partite consecutive di Premier League in cui gli Spurs hanno subito almeno due gol, stabilendo un nuovo record negativo nel campionato inglese. LEGGI TUTTO

  • in

    Ivan Ventrone: “Papà un duro che scaldava i cuori. La Juve casa sua”

    Ogni singola parola è come se la pronunciasse anche papà. Giampiero Ventrone se n’è andato troppo presto, ma ha lasciato una grande eredità. Ai suoi calciatori, agli allenatori che hanno lavorato con lui, ma soprattutto alla sua famiglia. Ai figli Ivan e Martina e anche all’amata moglie Cinzia. Nelle frasi di Ivan, ragazzo di 25 anni che oggi lavora in ambito sales in una multinazionale del settore pubblicitario, traspare il rammarico di un figlio che vorrebbe ancora abbracciare il proprio padre. Stringendolo forte, come se lo dovesse salutare per l’ultima volta. Ma a Ivan piace ricordare le cose belle: lo fa con orgoglio smisurato, perché Ventrone gli ha insegnato a vivere a testa alta. Sempre.Guarda la galleryTottenham, minuto di silenzio e una corona di fiori per ricordare VentroneIvan, chi era papà?«Era speciale, in tutti i sensi. Ha sempre cercato di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti da militare. Per lui rigore e disciplina erano alla base di ogni giornata, di ogni singola scelta. Trasmetteva questi valori ai suoi giocatori e alla sua famiglia. Per tutti era il “Marine”, ma creava un’empatia magica. Con chiunque: era una grande persona, in grado di aiutarti e farti tirare fuori il meglio. E nel suo mestiere ha fatto la storia».In che senso?«Lui era un innovatore, perché ha sempre studiato in maniera ossessiva. Ha anticipato il concetto di forza nel calcio, è stato uno dei primi a studiare la seduta atletica al termine della partita per i giocatori che non erano scesi in campo. Era così affamato che quando faceva la gavetta nei dilettanti la notte rubava i coni in tangenziale. Ha portato i giocatori in palestra, ha portato la musica in palestra. Non era solo un preparatore atletico, perché aveva una personalità ingombrante. Non ha mai avuto paura del confronto, anche duro. E non è mai sceso a compromessi in tutta la vita».Marcello Lippi lo ha conosciuto a Napoli e con lui ha iniziato il ciclo d’oro alla Juve.«Papà è partito dal Real Sant’Anna e dalla Puteolana, poi le giovanili del Napoli e da allora è scattato il feeling con Lippi. Gli anni alla Juventus sono stati i più belli della sua carriera: un decennio indimenticabile, perché ha trovato una società che gli ha permesso di lavorare bene su tutti gli aspetti. Ha messo la Juve davanti alla propria famiglia. La forza di quella società è stata quella di aver concesso carta bianca a tutti i propri uomini di campo».

    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO